I
PREMESSA:
per fare la Volontà di
DIO bisogna conoscerLo e amarLo. Per questo Egli ci ha dato Le
Sacre Scritture (La Bibbia) e un'unica MAMMA, Colei che ci porta tutti al
Figlio Gesù. Nella
carne ognuno ha ricevuto un padre e una madre diversa, ma nello
Spirito abbiamo un solo Padre, DIO, e una sola Mamma: Lei, la
Madre di Gesù. Ecco perché siamo tutti fratelli e tutti
ugualmente chiamati alla salvezza.
“L’uomo, finché pensa che la ragione umana possa essere il metro
di tutte le cose, non potrà mai comprendere le realtà
spirituali” (1 Cor. 2, 12-16)
Sembra che il peccato sia
sparito, e che non ci sia da preoccuparsi per le nostre azioni,
perché il Signore perdona tutto e tutti; attenzione, perché non
è così: San Raffaele Arcangelo, uno dei sette che sono sempre
davanti al Trono di Dio, pronti ad eseguire ogni Sua richiesta,
nel Libro dell' Antico Testamento intitolato Tobia, ci dice:
"Coloro che commettono il peccato e
l'ingiustizia sono nemici della propria vita. Io [Raffaele] vi
voglio manifestare tutta la verità, senza nulla nascondervi: vi
ho già insegnato che è bene nascondere il segreto del re, mentre
è cosa gloriosa rivelare le opere di Dio.
Coloro che amano Dio nella verità gioiranno; coloro invece che
commettono il peccato e l'ingiustizia spariranno da tutta la
terra. Ora, figli, vi comando: servite Dio nella verità e fate
ciò che a lui piace. Anche ai vostri figli insegnate l'obbligo
di fare la giustizia e l'elemosina, di ricordarsi di Dio, di
benedire il suo nome sempre, nella verità e con tutte le forze".
(Tobia, 12, 6-ss)
Consideriamo i tempi in cui
viviamo, dove ricorre spesso uno degli abusi più vergognosi che
l'umanità possa perseguire, la pedofilia, e meditiamo le parole
di Gesù:"Ma
chiunque fa inciampare uno di questi piccoli che ripongono fede
in me, sarebbe più utile per lui che gli si appendesse al collo
una macina da mulino come quella che viene fatta girare da un
asino e che fosse affondato nell'ampio e aperto mare. Guai al
mondo a causa delle pietre d'inciampo! Naturalmente, è
ineluttabile che vengano le pietre d'inciampo, ma guai all'uomo
mediante cui viene la pietra d'inciampo! Se dunque la tua mano o
il tuo piede ti fa inciampare, taglialo e gettalo via da te; è
meglio per te entrare nella vita storpio o zoppo che essere
gettato con due mani o due piedi nel fuoco eterno. E se il tuo
occhio ti fa inciampare, cavalo e gettalo via da te; è meglio
per te entrare con un occhio solo nella vita che essere gettato
con due occhi nella Geenna ardente. (Mt 18, 6-9)
Anche Sant'Agostino diceva "Fa
quel che vuoi", ma la frase intera era "AMA e fa quel che vuoi!"
Perché chi ama molto NON PECCA: Più si
ama, meno si osserva dall’alto; più si ama, meno si giudica; più
si ama, più si perdona; più si ama, più si ascolta e meno si
parla; più si ama, più si diventa roccia, appoggio, sicurezza
per l’altro; più si ama, più si è veri!
Più ami, meno ci tieni ad affermarti; più ami, più diventi e sei
te stesso; più ami e più diventi luce; più ami, meno hai paura;
più ami e più cerchi la bellezza, la Verità, l’unità, la
semplicità, la trasparenza, l’eterno; più ami e più pregusti la
gloria futura; più ami, più diffondi il paradiso e lo anticipi…
già qui un po'! (Sant'Agostino)
E' vero, non siamo in grado di
estirpare il male dal mondo, non possiamo liberarcene e siamo
costretti a subirlo; ma questo non ci deve mai far pensare di
poterlo far crescere dentro
di noi e praticarlo a nostra volta! Il destino del grano è farsi
pane, il destino della gramigna è nel fuoco!
"Un'altra parabola espose loro così: "Il
regno dei cieli si può paragonare a un uomo che ha seminato del
buon seme nel suo campo. Ma mentre tutti dormivano venne il suo
nemico, seminò zizzania in mezzo al grano e se ne andò. Quando
poi la messe fiorì e fece frutto, ecco apparve anche la
zizzania. Allora i servi andarono dal padrone di casa e gli
dissero: Padrone, non hai seminato del buon seme nel tuo campo?
Da dove viene dunque la zizzania? Ed egli rispose loro: Un
nemico ha fatto questo. E i servi gli dissero: Vuoi dunque che
andiamo a raccoglierla? No, rispose, perché non succeda che,
cogliendo la zizzania, con essa sradichiate anche il grano.
Lasciate che l'una e l'altro crescano insieme fino alla
mietitura e al momento della mietitura dirò ai mietitori:
Cogliete prima la zizzania e legatela in fastelli per bruciarla;
il grano invece riponetelo nel mio granaio". (Mt 13,24-30)
A proposito di Parabole: una cosa
sono le parabole, esempi raccontati da Gesù per far comprendere
concetti importanti in modo semplice, e tutt'altra cosa sono gli
avvenimenti della Sua vita e della Sua predicazione, raccontati
dagli evangelisti Marco, Matteo, Luca e Giovanni. Qualcuno ha
affermato, recentemente, che il miracolo della moltiplicazione
dei pani e dei pesci, non sia stato altro che una parabola... La
testimonianza di tutti e quattro gli evangelisti dice il
contrario: Mt 14, 13-21; Mc 6,
33-44; Lc 9, 11-17; Gv 6, 1-13 concordano nella
narrazione dell'episodio miracoloso. Pochi pani e pochi pesci
bastarono per sfamare 5.000 persone e ne avanzarono intere
ceste. Già anni fa un noto sacerdote affermava che la
resurrezione di Lazzaro non era mai avvenuta... Il tentativo di
togliere a Gesù la divinità non è nuovo: Oltre al più noto Ario
che negava l'eguaglianza di Padre, Figlio e Spirito Santo, vi
erano altri, come gli ebioniti, che credevano che il Figlio fosse subordinato
al Padre essendo non più di un umano speciale. Essi
sostenevano che Gesù non era figlio di Dio, ma piuttosto
un uomo comune che era profeta.
Il Concilio di Nicea decise una formula che esprime la sostanza
della fede, detta Simbolo Niceno proclamando la piena
“consustanzialità” di Cristo, vero Dio, con il Padre e con lo
Spirito Santo. Egli non è creato, ma generato dal Padre prima di
tutti i secoli, incarnato per opera dello Spirito Santo in Gesù
di Nazareth e poi veramente crocifisso, morto e risorto, a
smentita delle teorie gnostiche che negavano incarnazione e
mortalità, indegne della realtà divina.( http://vaticaninsider.lastampa.it/documenti/dettaglio-articolo/articolo/13943/) Realtà che è
innegabile, a meno che non si vogliano modificare o addirittura
cancellare i Vangeli. Nel racconto dell'Annunciazione,
Elisabetta, riferendosi a Maria dice: "la madre del mio
Signore".
"In quei giorni Maria si mise in viaggio verso la montagna e
raggiunse in fretta una città di Giuda. Entrata nella casa di
Zaccaria, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il
saluto di Maria, il bambino le sussultò nel grembo. Elisabetta
fu piena di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu
fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che debbo
che la madre del mio Signore venga a me? Ecco, appena la voce
del tuo saluto è giunta ai miei orecchi, il bambino ha esultato
di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto
nell'adempimento delle parole del Signore».
Allora Maria disse:
"L’anima mia magnifica
il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché
ha guardato l’umiltà della sua serva. D’ora in poi tutte le
generazioni mi chiameranno beata. Grandi cose ha fatto per me
l’Onnipotente e Santo è il suo nome; di generazione in
generazione la sua misericordia per quelli che lo temono". (Lc
2, 26-50)
A Filippo, Apostolo che gli
chiedeva di poter vedere il Padre, Gesù rispose così: Gli disse Filippo: «Signore,
mostraci il Padre e ci basta». Gli rispose Gesù: «Da tanto tempo
sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto
me ha visto il Padre. Come puoi dire: Mostraci il Padre? Non
credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io
vi dico, non le dico da me; ma il Padre che è con me compie le
sue opere. Credetemi: io sono nel Padre e il Padre è in me; se
non altro, credetelo per le opere stesse". "Se uno mi ama,
osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a
lui e prenderemo dimora presso di lui". (Gv 14, 8-11 e 23)
A Tommaso,
che non riesce a credere
alla Sua resurrezione, Gesù chiede di mettere la mano nel Suo
costato, là dove la lancia aveva lacerato la carne quando era
sulla Croce; e Tommaso (ebreo osservante, a conoscenza che solo
davanti a Dio ci si deve inginocchiare
"Ascolta, Israele: il Signore è il nostro Dio, il Signore è uno
solo." (Deut. 6, 4) si getta ai Suoi piedi e Lo
chiama "Mio Signore e mio DIO!" Gesù
gli disse: «Perché mi hai veduto, hai creduto: beati quelli che
pur non avendo visto crederanno!».(Gv 20, 28-29)
Perché Beati? Perché "Gesù fece ancora
molti altri segni in presenza dei suoi discepoli, che non sono
scritti in questo libro. Ma queste cose sono state scritte,
affinché voi crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio e
affinché, credendo, abbiate vita nel suo nome". (Gv 20, 30-31)
La fede in Gesù è
la Via che, nella Verità, conduce alla VITA!
Ma perché OGGI si dovrebbe negare
la divinità di Gesù? Perche questo consentirebbe di fare un
passo enorme verso l'unificazione di tutte le religioni... Per
creare un'unica Religione Mondiale che, con l'appoggio del
potere politico, possa divenire Obbligatoria per tutti,
ciò che è il vero obiettivo di tutti gli attacchi alla figura
divina di Cristo, e che precede l'abolizione del culto alla
Madre di Dio! Perché tutto il senso del Sacrificio di Gesù
e la grandezza del Sì di Maria si perda, perché l'apostasia
nella Chiesa di Pietro possa prevalere, fino al trionfo del
nemico di Dio e degli uomini!
E' necessario cercare di capire
quali avvenimenti sono in corso e quali sono alle porte,
accostandosi all'Apocalisse o Rivelazione di San Giovanni
Apostolo, Libro della Sacra Bibbia che è sempre stato il più
difficile da interpretare, perché, quando fu scritto, molti
degli avvenimenti narrati non si riferivano ad avvenimenti
passati, ma a cose che dovevano accadere in futuro, e
particolarmente negli ultimi tempi, quelli che avrebbero
preceduto il Trionfo di Dio e del Suo Regno anche sulla
Terra.
II
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