25
Israele si stabilì a Sittim e il
popolo cominciò a trescare con le figlie di Moab. Esse
invitarono il popolo ai sacrifici offerti ai loro dei; il
popolo mangiò e si prostrò davanti ai loro dei. Israele
aderì al culto di Baal-Peor e l'ira del Signore si accese
contro Israele.
Il Signore disse a Mosè: "Prendi
tutti i capi del popolo e fa' appendere al palo i colpevoli,
davanti al Signore, al sole, perché l'ira ardente del
Signore si allontani da Israele". Mosè disse ai giudici
d'Israele: "Ognuno di voi uccida dei suoi uomini coloro che
hanno aderito al culto di Baal-Peor".
Ed ecco uno degli Israeliti venne e
condusse ai suoi fratelli una donna madianita, sotto gli
occhi di Mosè e di tutta la comunità degli Israeliti, mentre
essi stavano piangendo all'ingresso della tenda del
convegno. Vedendo ciò, Pincas figlio di Eleazaro, figlio del
sacerdote Aronne, si alzò in mezzo alla comunità, prese in
mano una lancia, seguì quell'uomo di Israele nella tenda e
li trafisse tutti e due, l'uomo di Israele e la donna, nel
basso ventre. E il flagello cessò tra gli Israeliti. Di quel
flagello morirono ventiquattromila persone.
Il Signore disse a Mosè: "Pincas,
figlio di Eleazaro, figlio del sacerdote Aronne, ha
allontanato la mia ira dagli Israeliti, perché egli è stato
animato dal mio zelo fra di loro, e io nella mia gelosia non
ho sterminato gli Israeliti. Perciò digli che io stabilisco
con lui un'alleanza di pace, che sarà per lui e per la sua
stirpe dopo di lui un'alleanza di un sacerdozio perenne,
perché egli ha avuto zelo per il suo Dio e ha fatto il rito
espiatorio per gli Israeliti". Ora l'uomo d'Israele, che è
stato ucciso con la donna madianita, si chiamava Zimri,
figlio di Salu, capo di un casato paterno dei Simeoniti. La
donna che è stata uccisa, la Madianita, si chiamava Cozbi,
figlia di Zur, capo della gente di un casato in Madian.
Poi il Signore disse a Mosè:
"Trattate i Madianiti da nemici e uccideteli, poiché essi vi
hanno trattati da nemici con le astuzie mediante le quali vi
hanno sedotti nella faccenda di Peor e nella faccenda di
Cozbi, figlia di un principe di Madian, loro sorella, che è
stata uccisa il giorno del flagello causato per la faccenda
di Peor".
26
Il Signore disse a Mosè e ad
Eleazaro, figlio del sacerdote Aronne: "Fate il censimento
di tutta la comunità degli Israeliti, dall'età di vent'anni
in su, secondo i loro casati paterni, di quanti in Israele
possono andare in guerra". Mosè e il sacerdote Eleazaro
dissero loro nelle steppe di Moab presso il Giordano di
fronte a Gèrico: "Si faccia il censimento dall'età di
vent'anni in su, come il Signore aveva ordinato a Mosè e
agli Israeliti, quando uscirono dal paese d'Egitto".
Ruben primogenito d'Israele. Figli
di Ruben: Enoch, da cui discende la famiglia degli Enochiti;
Pallu, da cui discende la famiglia dei Palluiti; Chezron, da
cui discende la famiglia degli Chezroniti; Carmi, da cui
discende la famiglia dei Carmiti. Tali sono le famiglie dei
Rubeniti: quelli che furono registrati erano
quarantatremilasettecentotrenta. Figli di Pallu: Eliab.
Figli di Eliab: Nemuel, Datan e Abiram. Questi sono quel
Datan e quell'Abiram, membri del consiglio, che si
ribellarono contro Mosè e contro Aronne con la gente di Core,
quando questa si era ribellata contro il Signore; la terra
spalancò la bocca e li inghiottì insieme con Core, quando
quella gente perì e il fuoco divorò duecentocinquanta
uomini, che servirono d'esempio. Ma i figli di Core non
perirono.
Figli di Simeone secondo le loro
famiglie. Da Nemuel discende la famiglia dei Nemueliti; da
Iamin la famiglia degli Iaminiti; da Iachin la famiglia
degli Iachiniti; da Zocar la famiglia dei Zocariti; da Saul
la famiglia dei Sauliti. Tali sono le famiglie dei Simeoniti.
Ne furono registrati ventiduemiladuecento.
Figli di Gad secondo le loro
famiglie. Da Sefon discende la famiglia dei Sefoniti; da
Agghi la famiglia degli Agghiti; da Suni la famiglia dei
Suniti; da Ozni la famiglia degli Ozniti; da Eri la famiglia
degli Eriti; da Arod la famiglia degli Aroditi; da Areli la
famiglia degli Areliti. Tali sono le famiglie dei figli di
Gad. Ne furono registrati quarantamilacinquecento.
Figli di Giuda: Er e Onan; ma Er e
Onan morirono nel paese di Canaan. Ecco i figli di Giuda
secondo le loro famiglie: da Sela discende la famiglia degli
Selaniti; da Perez la famiglia dei Pereziti; da Zerach la
famiglia degli Zerachiti. I figli di Perez furono: Chezron
da cui discende la famiglia dei Chezroniti; Amul da cui
discende la famiglia degli Amuliti. Tali sono le famiglie di
Giuda. Ne furono registrati settantaseimilacinquecento.
Figli di Issacar secondo le loro
famiglie: da Tola discende la famiglia dei Tolaiti; da Puva
la famiglia dei Puviti; da Iasub la famiglia degli Iasubiti;
da Simron la famiglia dei Simroniti. Tali sono le famiglie
di Issacar. Ne furono registrati
sessantaquattromilatrecento.
Figli di Zàbulon secondo le loro
famiglie: da Sered discende la famiglia dei Serediti; da
Elon la famiglia degli Eloniti; da Iacleel la famiglia degli
Iacleeliti. Tali sono le famiglie degli Zabuloniti. Ne
furono registrati sessantamilacinquecento.
Figli di Giuseppe secondo le loro
famiglie: Manàsse ed Efraim. Figli di Manàsse: da Machir
discende la famiglia dei Machiriti. Machir generò Gàlaad. Da
Gàlaad discende la famiglia dei Galaaditi. Questi sono i
figli di Gàlaad: Iezer da cui discende la famiglia degli
Iezeriti; Elek da cui discende la famiglia degli Eleciti;
Asriel da cui discende la famiglia degli Asrieliti; Sichem
da cui discende la famiglia dei Sichemiti; Semida da cui
discende la famiglia dei Semiditi; Efer da cui discende la
famiglia degli Eferiti. Ora Zelofcad, figlio di Efer, non
ebbe maschi ma soltanto figlie e le figlie di Zelofcad si
chiamarono Macla, Noa, Ogla, Milca e Tirza. Tali sono le
famiglie di Manàsse: gli uomini registrati furono
cinquantaduemilasettecento.
Questi sono i figli di Efraim
secondo le loro famiglie: da Sutelach discende la famiglia
dei Sutelachiti; da Beker la famiglia dei Bekeriti; da Tacan
la famiglia dei Tacaniti. Questi sono i figli di Sutelach:
da Erano è discesa la famiglia degli Eraniti. Tali sono le
famiglie dei figli di Efraim. Ne furono registrati
trentaduemilacinquecento. Questi sono i figli di Giuseppe
secondo le loro famiglie.
Figli di Beniamino secondo le loro
famiglie: da Bela discende la famiglia dei Belaiti; da Asbel
la famiglia degli Asbeliti; da Airam la famiglia degli
Airamiti; da Sufam la famiglia degli Sufamiti; da Ufam la
famiglia degli Ufamiti. I figli di Bela furono Ard e Naaman;
da Ard discende la famiglia degli Arditi; da Naaman discende
la famiglia dei Naamiti. Tali sono i figli di Beniamino
secondo le loro famiglie. Gli uomini registrati furono
quarantacinquemilaseicento.
Questi sono i figli di Dan secondo
le loro famiglie: da Suam discende la famiglia dei Suamiti.
Sono queste le famiglie di Dan secondo le loro famiglie.
Totale per le famiglie dei Suamiti: ne furono registrati
sessantaquattromilaquattrocento.
Figli di Aser secondo le loro
famiglie: da Imna discende la famiglia degli Imniti; da Isvi
la famiglia degli Isviti; da Beria la famiglia dei Beriiti.
Dai figli di Beria discendono: da Eber la famiglia degli
Eberiti; da Malchiel la famiglia dei Malchieliti. La figlia
di Aser si chiamava Sera. Tali sono le famiglie dei figli di
Aser. Ne furono registrati cinquantatremilaquattrocento.
Figli di Nèftali secondo le loro
famiglie: da Iacseel discende la famiglia degli Iacseeliti;
da Guni la famiglia dei Guniti; da Ieser la famiglia degli
Ieseriti; da Sillem la famiglia dei Sillemiti. Tali sono le
famiglie di Nèftali secondo le loro famiglie. Gli uomini
registrati furono quarantacinquemilaquattrocento.
Questi sono gli Israeliti che
furono registrati: seicentounmilasettecentotrenta.
Il Signore disse a Mosè: "Il paese
sarà diviso tra di essi, per essere la loro proprietà,
secondo il numero delle persone. A quelli che sono in
maggior numero darai in possesso una porzione maggiore; a
quelli che sono in minor numero darai una porzione minore;
si darà a ciascuno la sua porzione secondo il censimento. Ma
la ripartizione del paese sarà gettata a sorte; essi
riceveranno la rispettiva proprietà secondo i nomi delle
loro tribù paterne. La ripartizione delle proprietà sarà
gettata a sorte per tutte le tribù grandi o piccole".
Questi sono i leviti dei quali si
fece il censimento secondo le loro famiglie: da Gherson
discende la famiglia dei Ghersoniti; da Keat la famiglia dei
Keatiti; da Merari la famiglia dei Merariti.
Queste sono le famiglie di Levi: la
famiglia dei Libniti, la famiglia degli Ebroniti, la
famiglia dei Macliti, la famiglia dei Musiti, la famiglia
dei Coriti. Keat generò Amram. La moglie di Amram si
chiamava Iochebed, figlia di Levi, che nacque a Levi in
Egitto; essa partorì ad Amram Aronne, Mosè e Maria loro
sorella. Ad Aronne nacquero Nadab e Abiu, Eleazaro e Itamar.
Ora Nadab e Abiu morirono quando presentarono al Signore un
fuoco profano. Gli uomini registrati furono ventitremila:
tutti maschi, dall'età di un mese in su. Non furono compresi
nel censimento degli Israeliti perché non fu data loro
alcuna proprietà tra gli Israeliti.
Questi sono i registrati da Mosè e
dal sacerdote Eleazaro, i quali fecero il censimento degli
Israeliti nelle steppe di Moab presso il Giordano di Gèrico.
Fra questi non vi era alcuno di quegli Israeliti dei quali
Mosè e il sacerdote Aronne avevano fatto il censimento nel
deserto del Sinai, perché il Signore aveva detto di loro:
"Dovranno morire nel deserto!". E non ne rimase neppure uno,
eccetto Caleb figlio di Iefunne, e Giosuè figlio di Nun.
27
Le figlie di Zelofcad, figlio di
Efer, figlio di Gàlaad, figlio di Machir, figlio di Manàsse,
delle famiglie di Manàsse, figlio di Giuseppe, che si
chiamavano Macla, Noa, Ogla, Milca e Tirza, si accostarono e
si presentarono davanti a Mosè, davanti al sacerdote
Eleazaro, davanti ai capi e a tutta la comunità all'ingresso
della tenda del convegno, e dissero: "Nostro padre è morto
nel deserto. Egli non era nella compagnia di coloro che si
adunarono contro il Signore, non era della gente di Core, ma
è morto a causa del suo peccato, senza figli maschi. Perché
dovrebbe il nome del padre nostro scomparire dalla sua
famiglia, per il fatto che non ha avuto figli maschi? Dacci
un possedimento in mezzo ai fratelli di nostro padre". Mosè
portò la loro causa davanti al Signore. Il Signore disse a
Mosè: "Le figlie di Zelofcad dicono bene. Darai loro in
eredità un possedimento tra i fratelli del loro padre e
farai passare ad esse l'eredità del loro padre. Parlerai
inoltre agli Israeliti e dirai: Quando uno sarà morto senza
lasciare un figlio maschio, farete passare la sua eredità
alla figlia. Se non ha neppure una figlia, darete la sua
eredità ai suoi fratelli. Se non ha fratelli, darete la sua
eredità ai fratelli del padre. Se non ci sono fratelli del
padre, darete la sua eredità al parente più stretto nella
sua famiglia e quegli la possiederà. Questa sarà per i figli
di Israele una norma di diritto, come il Signore ha ordinato
a Mosè".
Il Signore disse a Mosè: "Sali su
questo monte degli Abarim e contempla il paese che io dò
agli Israeliti. Quando l'avrai visto, anche tu sarai riunito
ai tuoi antenati, come fu riunito Aronne tuo fratello,
perché trasgrediste l'ordine che vi avevo dato nel deserto
di Sin, quando la comunità si ribellò e voi non dimostraste
la mia santità agli occhi loro, a proposito di quelle
acque". Sono le acque di Mèriba di Kades, nel deserto di
Sin. Mosè disse al Signore: "Il Signore, il Dio della vita
in ogni essere vivente, metta a capo di questa comunità un
uomo che li preceda nell'uscire e nel tornare, li faccia
uscire e li faccia tornare, perché la comunità del Signore
non sia un gregge senza pastore". Il Signore disse a Mosè:
"Prenditi Giosuè, figlio di Nun, uomo in cui è lo spirito;
porrai la mano su di lui, lo farai comparire davanti al
sacerdote Eleazaro e davanti a tutta la comunità, gli darai
i tuoi ordini in loro presenza e lo farai partecipe della
tua autorità, perché tutta la comunità degli Israeliti gli
obbedisca. Egli si presenterà davanti al sacerdote Eleazaro,
che consulterà per lui il giudizio degli Urim davanti
al Signore; egli e tutti gli Israeliti con lui e tutta la
comunità usciranno all'ordine di Eleazaro ed entreranno
all'ordine suo". Mosè fece come il Signore gli aveva
ordinato; prese Giosuè e lo fece comparire davanti al
sacerdote Eleazaro e davanti a tutta la comunità; pose su di
lui le mani e gli diede i suoi ordini come il Signore aveva
comandato per mezzo di Mosè.
28
Il Signore disse a Mosè: "Da'
quest'ordine agli Israeliti e di' loro: Avrete cura di
presentarmi al tempo stabilito l'offerta, l'alimento dei
miei sacrifici da consumare con il fuoco, soave profumo per
me.
Dirai loro: Questo è il sacrificio
consumato dal fuoco che offrirete al Signore; agnelli
dell'anno, senza difetti, due al giorno, come olocausto
perenne. Uno degli agnelli lo offrirai la mattina e l'altro
agnello lo offrirai al tramonto; come oblazione un decimo di
efa di fior di farina, intrisa in un quarto di hin
di olio di olive schiacciate. Tale è l'olocausto perenne,
offerto presso il monte Sinai: sacrificio consumato dal
fuoco, soave profumo per il Signore. La libazione sarà di un
quarto di hin per il primo agnello; farai nel
santuario la libazione, bevanda inebriante per il Signore.
L'altro agnello l'offrirai al tramonto, con una oblazione e
una libazione simili a quelle della mattina: è un sacrificio
fatto con il fuoco, soave profumo per il Signore.
Nel giorno di sabato offrirete due
agnelli dell'anno, senza difetti; come oblazione due decimi
di fior di farina intrisa in olio, con la sua libazione. È
l'olocausto del sabato, per ogni sabato, oltre l'olocausto
perenne e la sua libazione.
Al principio dei vostri mesi
offrirete come olocausto al Signore due giovenchi, un
ariete, sette agnelli dell'anno, senza difetti e tre decimi
di fior di farina intrisa in olio, come oblazione per
ciascun giovenco; due decimi di fior di farina intrisa in
olio, come oblazione per l'ariete, e un decimo di fior di
farina intrisa in olio, come oblazione per ogni agnello. È
un olocausto di soave profumo, un sacrificio consumato dal
fuoco per il Signore. Le libazioni saranno di un mezzo
hin di vino per giovenco, di un terzo di hin per
l'ariete e di un quarto di hin per agnello. Tale è
l'olocausto del mese, per tutti i mesi dell'anno. Si offrirà
al Signore un capro in sacrificio espiatorio oltre
l'olocausto perenne e la sua libazione.
Il primo mese, il quattordici del
mese sarà la pasqua del Signore. Il quindici di quel mese
sarà giorno di festa. Per sette giorni si mangerà pane
azzimo. Il primo giorno si terrà una sacra adunanza; non
farete alcun lavoro servile; offrirete in sacrificio con il
fuoco un olocausto al Signore: due giovenchi, un ariete e
sette agnelli dell'anno senza difetti; come oblazione, fior
di farina intrisa in olio; ne offrirete tre decimi per
giovenco e due per l'ariete; ne offrirai un decimo per
ciascuno dei sette agnelli e offrirai un capro come
sacrificio espiatorio per fare il rito espiatorio per voi.
Offrirete questi sacrifici oltre l'olocausto della mattina,
che è un olocausto perenne. Li offrirete ogni giorno, per
sette giorni; è un alimento sacrificale consumato dal fuoco,
soave profumo per il Signore. Lo si offrirà oltre
l'olocausto perenne con la sua libazione. Il settimo giorno
terrete una sacra adunanza; non farete alcun lavoro servile.
Il giorno delle primizie, quando
presenterete al Signore una oblazione nuova, alla vostra
festa delle settimane, terrete una sacra adunanza; non
farete alcun lavoro servile. Offrirete, in olocausto di
soave profumo al Signore, due giovenchi, un ariete e sette
agnelli dell'anno; in oblazione, fior di farina intrisa in
olio: tre decimi per ogni giovenco, due decimi per l'ariete
e un decimo per ciascuno dei sette agnelli; offrirete un
capro per il rito espiatorio per voi. Offrirete questi
sacrifici, oltre l'olocausto perpetuo e la sua oblazione.
Sceglierete animali senza difetti e vi aggiungerete le loro
libazioni.
29
Il settimo mese, il primo giorno
del mese terrete una sacra adunanza; non farete alcun lavoro
servile; sarà per voi il giorno dell'acclamazione con le
trombe. Offrirete in olocausto di soave odore al Signore un
giovenco, un ariete, sette agnelli dell'anno senza difetti;
in oblazione, fior di farina intrisa in olio: tre decimi per
il giovenco, due decimi per l'ariete, un decimo per ciascuno
dei sette agnelli e un capro, in sacrificio espiatorio, per
il rito espiatorio per voi; oltre l'olocausto del mese con
la sua oblazione e l'olocausto perenne con la sua oblazione
e le loro libazioni, secondo il loro rito. Sarà un
sacrificio consumato dal fuoco, soave profumo per il
Signore.
Il decimo giorno di questo settimo
mese terrete una sacra adunanza e vi mortificherete; non
farete alcun lavoro e offrirete in olocausto di soave
profumo al Signore un giovenco, un ariete, sette agnelli
dell'anno senza difetti; come oblazione, fior di farina
intrisa in olio: tre decimi per il giovenco, due decimi per
l'ariete, un decimo per ciascuno dei sette agnelli e un
capro in sacrificio espiatorio, oltre il sacrificio
espiatorio proprio del rito dell'espiazione e oltre
l'olocausto perenne con la sua oblazione e le loro libazioni.
Il quindici del settimo mese
terrete una sacra adunanza; non farete alcun lavoro servile
e celebrerete una festa per il Signore per sette giorni.
Offrirete in olocausto, come sacrificio consumato dal fuoco,
soave profumo per il Signore, tredici giovenchi, due arieti,
quattordici agnelli dell'anno senza difetti; come oblazione,
fior di farina intrisa in olio: tre decimi per ciascuno dei
tredici giovenchi, due decimi per ciascuno dei due arieti,
un decimo per ciascuno dei quattordici agnelli e un capro in
sacrificio espiatorio, oltre l'olocausto perenne, con la sua
oblazione e la sua libazione. Il secondo giorno offrirete
dodici giovenchi, due arieti, quattordici agnelli dell'anno
senza difetti, con le loro oblazioni e le libazioni per i
giovenchi, gli arieti e gli agnelli secondo il numero e il
rito e un capro in sacrificio espiatorio, oltre l'olocausto
perenne, la sua oblazione e le loro libazioni. Il terzo
giorno offrirete undici giovenchi, due arieti, quattordici
agnelli dell'anno senza difetti, con le loro oblazioni e le
loro libazioni per i giovenchi, gli arieti e gli agnelli
secondo il loro numero e il rito e un capro in sacrificio
espiatorio, oltre l'olocausto perenne, la sua oblazione e la
sua libazione. Il quarto giorno offrirete dieci giovenchi,
due arieti, quattordici agnelli dell'anno senza difetti, con
le loro offerte e le loro libazioni per i giovenchi, gli
arieti e gli agnelli secondo il loro numero e il rito e un
capro in sacrificio espiatorio, oltre l'olocausto perenne,
la sua oblazione e la sua libazione. Il quinto giorno
offrirete nove giovenchi, due arieti, quattordici agnelli
dell'anno senza difetti, con le loro oblazioni e le loro
libazioni per i giovenchi, gli arieti, e gli agnelli secondo
il loro numero e il rito e un capro, in sacrificio
espiatorio, oltre l'olocausto perenne, la sua oblazione e la
sua libazione. Il sesto giorno offrirete otto giovenchi, due
arieti, quattordici agnelli dell'anno senza difetti, con le
loro oblazioni e le loro libazioni per i giovenchi, gli
arieti e gli agnelli secondo il loro numero e il rito e un
capro in sacrificio espiatorio, oltre l'olocausto perenne,
la sua oblazione e la sua libazione. Il settimo giorno
offrirete sette giovenchi, due arieti, quattordici agnelli
dell'anno senza difetti, con le loro oblazioni e le loro
libazioni per i giovenchi, gli arieti e gli agnelli secondo
il loro numero e il rito e un capro, in sacrificio
espiatorio, oltre l'olocausto perenne, la sua oblazione e la
sua libazione. L'ottavo giorno terrete una solenne adunanza;
non farete alcun lavoro servile; offrirete in olocausto,
come sacrificio consumato dal fuoco, soave profumo per il
Signore, un giovenco, un ariete, sette agnelli dell'anno
senza difetti, con le loro oblazioni e le loro libazioni,
per il giovenco, l'ariete e gli agnelli secondo il loro
numero e il rito e un capro in sacrificio espiatorio oltre
l'olocausto perenne, la sua oblazione e la sua libazione.
Questi sono i sacrifici che
offrirete al Signore nelle vostre solennità, oltre i vostri
voti e le vostre offerte volontarie, si tratti dei vostri
olocausti o delle vostre oblazioni o delle vostre libazioni
o dei vostri sacrifici di comunione".
30
Mosè riferì agli Israeliti quanto
il Signore gli aveva ordinato.
Mosè disse ai capi delle tribù
degli Israeliti: "Questo il Signore ha ordinato: Quando uno
avrà fatto un voto al Signore o si sarà obbligato con
giuramento ad una astensione, non violi la sua parola, ma
dia esecuzione a quanto ha promesso con la bocca. Quando una
donna avrà fatto un voto al Signore e si sarà obbligata ad
una astensione, mentre è ancora in casa del padre, durante
la sua giovinezza, se il padre, avuta conoscenza del voto di
lei e dell'astensione alla quale si è obbligata, non dice
nulla, tutti i voti di lei saranno validi e saranno valide
tutte le astensioni alle quali si sarà obbligata. Ma se il
padre, quando ne viene a conoscenza, le fa opposizione,
tutti i voti di lei e tutte le astensioni alle quali si sarà
obbligata, non saranno validi; il Signore la perdonerà,
perché il padre le ha fatto opposizione. Se si marita quando
è legata da voti o da un obbligo di astensione assunto alla
leggera con le labbra, se il marito ne ha conoscenza e
quando viene a conoscenza non dice nulla, i voti di lei
saranno validi e saranno validi gli obblighi di astensione
da lei assunti. Ma se il marito, quando ne viene a
conoscenza, le fa opposizione, egli annullerà il voto che
essa ha fatto e l'obbligo di astensione che essa si è
assunta alla leggera; il Signore la perdonerà. Ma il voto di
una vedova o di una donna ripudiata, qualunque sia l'obbligo
che si è assunto, rimarrà valido. Se una donna nella casa
del marito farà voti o si obbligherà con giuramento ad una
astensione e il marito ne avrà conoscenza, se il marito non
dice nulla e non le fa opposizione, tutti i voti di lei
saranno validi e saranno validi tutti gli obblighi di
astensione da lei assunti. Ma se il marito, quando ne viene
a conoscenza, li annulla, quanto le sarà uscito dalle
labbra, voti od obblighi di astensione, non sarà valido; il
marito lo ha annullato; il Signore la perdonerà. Il marito
può ratificare e il marito può annullare qualunque voto e
qualunque giuramento, per il quale essa sia obbligata a
mortificarsi. Ma se il marito, da un giorno all'altro, non
dice nulla in proposito, egli ratifica così tutti i voti di
lei e tutti gli obblighi di astensione da lei assunti; li
ratifica perché non ha detto nulla a questo proposito quando
ne ha avuto conoscenza. Ma se li annulla qualche tempo dopo
averne avuto conoscenza, porterà il peso della colpa della
moglie".
Queste sono le leggi che il Signore
prescrisse a Mosè riguardo al marito e alla moglie, al padre
e alla figlia, quando questa è ancora fanciulla, in casa del
padre.
31
Il Signore disse a Mosè: "Compi la
vendetta degli Israeliti contro i Madianiti, poi sarai
riunito ai tuoi antenati". Mosè disse al popolo: "Mobilitate
fra di voi uomini per la guerra e marcino contro Madian per
eseguire la vendetta del Signore su Madian. Manderete in
guerra mille uomini per tribù di tutte le tribù d'Israele".
Così furono forniti, dalle migliaia d'Israele, mille uomini
per tribù, cioè dodicimila uomini armati per la guerra. Mosè
mandò in guerra quei mille uomini per tribù e con loro
Pincas, figlio del sacerdote Eleazaro, il quale portava gli
oggetti sacri e aveva in mano le trombe dell'acclamazione.
Marciarono dunque contro Madian come il Signore aveva
ordinato a Mosè, e uccisero tutti i maschi. Uccisero anche,
oltre i loro caduti, i re di Madian Evi, Rekem, Sur, Ur e
Reba cioè cinque re di Madian; uccisero anche di spada
Balaam figlio di Beor. Gli Israeliti fecero prigioniere le
donne di Madian e i loro fanciulli e depredarono tutto il
loro bestiame, tutti i loro greggi e ogni loro bene;
appiccarono il fuoco a tutte le città che quelli abitavano e
a tutti i loro attendamenti e presero tutto il bottino e
tutta la preda, gente e bestiame. Poi condussero i
prigionieri, la preda e il bottino a Mosè, al sacerdote
Eleazaro e alla comunità degli Israeliti, accampati nelle
steppe di Moab, presso il Giordano di fronte a Gèrico.
Mosè, il sacerdote Eleazaro e tutti
i principi della comunità uscirono loro incontro fuori
dell'accampamento. Mosè si adirò contro i comandanti
dell'esercito, capi di migliaia e capi di centinaia, che
tornavano da quella spedizione di guerra. Mosè disse loro:
"Avete lasciato in vita tutte le femmine? Proprio loro, per
suggerimento di Balaam, hanno insegnato agli Israeliti
l'infedeltà verso il Signore, nella faccenda di Peor, per
cui venne il flagello nella comunità del Signore. Ora
uccidete ogni maschio tra i fanciulli e uccidete ogni donna
che si è unita con un uomo; ma tutte le fanciulle che non si
sono unite con uomini, conservatele in vita per voi. Voi poi
accampatevi per sette giorni fuori del campo; chiunque ha
ucciso qualcuno e chiunque ha toccato un cadavere si
purifichi il terzo e il settimo giorno; questo per voi e per
i vostri prigionieri. Purificherete anche ogni veste, ogni
oggetto di pelle, ogni lavoro di pelo di capra e ogni
oggetto di legno".
Il sacerdote Eleazaro disse ai
soldati che erano andati in guerra: "Questo è l'ordine della
legge che il Signore ha prescritto a Mosè: L'oro, l'argento,
il rame, il ferro, lo stagno e il piombo, quanto può
sopportare il fuoco, lo farete passare per il fuoco e sarà
reso puro; ma sarà purificato anche con l'acqua della
purificazione; quanto non può sopportare il fuoco, lo farete
passare per l'acqua. Vi laverete le vesti il settimo giorno
e sarete puri; poi potrete entrare nell'accampamento".
Il Signore disse a Mosè: "Tu, con
il sacerdote Eleazaro e con i capi dei casati della
comunità, fa' il censimento di tutta la preda che è stata
fatta: della gente e del bestiame; dividi la preda fra i
combattenti che sono andati in guerra e tutta la comunità.
Dalla parte spettante ai soldati che sono andati in guerra
preleverai un contributo per il Signore: cioè l'uno per
cinquecento delle persone e del grosso bestiame, degli asini
e del bestiame minuto. Lo prenderete sulla metà di loro
spettanza e lo darai al sacerdote Eleazaro come offerta da
fare con il rito di elevazione in onore del Signore. Della
metà che spetta agli Israeliti prenderai l'uno per cinquanta
delle persone del grosso bestiame, degli asini e del
bestiame minuto; lo darai ai leviti, che hanno la custodia
della Dimora del Signore".
Mosè e il sacerdote Eleazaro fecero
come il Signore aveva ordinato a Mosè. Ora il bottino, cioè
tutto ciò che rimaneva della preda fatta da coloro che erano
stati in guerra, consisteva in seicentosettantacinquemila
capi di bestiame minuto, settantaduemila capi di grosso
bestiame, sessantunmila asini e trentaduemila persone, ossia
donne che non si erano unite con uomini. La metà, cioè la
parte di quelli che erano andati in guerra, fu di
trecentotrentasettemilacinquecento capi di bestiame minuto,
dei quali seicentosettantacinque per il tributo al Signore;
trentaseimila capi di grosso bestiame, dei quali settantadue
per l'offerta al Signore; trentamilacinquecento asini, dei
quali sessantuno per l'offerta al Signore, e sedicimila
persone, delle quali trentadue per l'offerta al Signore.
Mosè diede al sacerdote Eleazaro il contributo dell'offerta
prelevata per il Signore, come il Signore gli aveva
ordinato. La metà che spettava agli Israeliti, dopo che Mosè
ebbe fatto la spartizione con gli uomini andati in guerra,
la metà spettante alla comunità fu di
trecentotrentasettemilacinquecento capi di bestiame minuto,
trentaseimila capi di grosso bestiame, trentamilacinquecento
asini e sedicimila persone. Da questa metà che spettava agli
Israeliti, Mosè prese l'uno per cinquanta degli uomini e
degli animali e li diede ai leviti che hanno la custodia
della Dimora del Signore, come il Signore aveva ordinato a
Mosè.
I comandanti delle migliaia
dell'esercito, capi di migliaia e capi di centinaia, si
avvicinarono a Mosè e gli dissero: "I tuoi servi hanno fatto
il computo dei soldati che erano sotto i nostri ordini e non
ne manca neppure uno. Per questo portiamo, in offerta al
Signore, ognuno quello che ha trovato di oggetti d'oro:
bracciali, braccialetti, anelli, pendenti, collane, per il
rito espiatorio per le nostre persone davanti al Signore".
Mosè e il sacerdote Eleazaro presero dalle loro mani
quell'oro, tutti gli oggetti lavorati.
Tutto l'oro dell'offerta, che essi
consacrarono al Signore con il rito dell'elevazione, da
parte dei capi di migliaia e dei capi di centinaia, pesava
sedicimilasettecentocinquanta sicli. Gli uomini
dell'esercito si tennero il bottino che ognuno aveva fatto
per conto suo. Mosè e il sacerdote Eleazaro presero l'oro
dei capi di migliaia e di centinaia e lo portarono nella
tenda del convegno come memoriale per gli Israeliti davanti
al Signore.
32
I figli di Ruben e i figli di Gad
avevano bestiame in numero molto grande; quando videro che
il paese di Iazer e il paese di Gàlaad erano luoghi da
bestiame, i figli di Gad e i figli di Ruben vennero a
parlare a Mosè, al sacerdote Eleazaro e ai principi della
comunità e dissero: "Atarot, Dibon, Iazer, Nimra, Chesbon,
Eleale, Sebam, Nebo e Beon, terre che il Signore ha
sconfitte alla presenza della comunità d'Israele, sono terre
da bestiame e i tuoi servi hanno appunto il bestiame".
Aggiunsero: "Se abbiamo trovato grazia ai tuoi occhi, sia
concesso ai tuoi servi il possesso di questo paese: non ci
far passare il Giordano".
Ma Mosè rispose ai figli di Gad e
ai figli di Ruben: "Andrebbero dunque i vostri fratelli in
guerra e voi ve ne stareste qui? Perché volete scoraggiare
gli Israeliti dal passare nel paese che il Signore ha dato
loro? Così fecero i vostri padri, quando li mandai da
Kades-Barnea per esplorare il paese. Salirono fino alla
valle di Escol e, dopo aver esplorato il paese,
scoraggiarono gli Israeliti dall'entrare nel paese che il
Signore aveva loro dato. Così l'ira del Signore si accese in
quel giorno ed egli giurò: Gli uomini che sono usciti
dall'Egitto, dall'età di vent'anni in su, non vedranno mai
il paese che ho promesso con giuramento ad Abramo, a Isacco
e a Giacobbe, perché non mi hanno seguito fedelmente, se non
Caleb, figlio di Iefunne, il Kenizzita, e Giosuè figlio di
Nun, che hanno seguito il Signore fedelmente. L'ira del
Signore si accese dunque contro Israele; lo fece errare nel
deserto per quarant'anni, finché fosse finita tutta la
generazione che aveva agito male agli occhi del Signore. Ed
ecco voi sorgerete al posto dei vostri padri, razza di
uomini peccatori, per aumentare ancora l'ira del Signore
contro Israele. Perché se voi non volete più seguirlo, il
Signore continuerà a lasciarlo nel deserto e voi farete
perire tutto questo popolo".
Ma quelli si avvicinarono a lui e
gli dissero: "Costruiremo qui ovili per il nostro bestiame e
città per i nostri fanciulli; ma, quanto a noi, ci terremo
pronti in armi, per marciare davanti agli Israeliti, finché
li avremo condotti al luogo destinato loro; intanto, i
nostri fanciulli dimoreranno nelle fortezze per timore degli
abitanti del paese. Non torneremo alle nostre case finché
ogni Israelita non abbia preso possesso della sua eredità;
non possiederemo nulla con loro al di là del Giordano e più
oltre, perché la nostra eredità ci è toccata da questa parte
del Giordano, a oriente".
Allora Mosè disse loro: "Se fate
questo, se vi armate per andare a combattere davanti al
Signore, se tutti quelli di voi che si armeranno passeranno
il Giordano davanti al Signore finché egli abbia scacciato i
suoi nemici dalla sua presenza, se non tornerete fin quando
il paese vi sarà sottomesso davanti al Signore, voi sarete
innocenti di fronte al Signore e di fronte a Israele e
questo paese sarà vostra proprietà alla presenza del
Signore. Ma, se non fate così, voi peccherete contro il
Signore; sappiate che il vostro peccato vi raggiungerà.
Costruitevi pure città per i vostri fanciulli e ovili per i
vostri greggi, ma fate quello che la vostra bocca ha
promesso".
I figli di Gad e i figli di Ruben
dissero a Mosè: "I tuoi servi faranno quello che il mio
signore comanda. I nostri fanciulli, le nostre mogli, i
nostri greggi e tutto il nostro bestiame rimarranno qui
nelle città di Gàlaad; ma i tuoi servi, tutti armati per la
guerra, andranno a combattere davanti al Signore, come dice
il mio signore".
Allora Mosè diede per loro ordini
al sacerdote Eleazaro, a Giosuè figlio di Nun e ai
capifamiglia delle tribù degli Israeliti. Mosè disse loro:
"Se i figli di Gad e i figli di Ruben passeranno con voi il
Giordano tutti armati per combattere davanti al Signore e se
il paese sarà sottomesso davanti a voi, darete loro in
proprietà il paese di Gàlaad. Ma se non passano armati con
voi, avranno la loro proprietà in mezzo a voi nel paese di
Canaan". I figli di Gad e i figli di Ruben risposero:
"Faremo come il Signore ha ordinato ai tuoi servi. Passeremo
in armi davanti al Signore nel paese di Canaan, ma il
possesso della nostra eredità resti per noi di qua dal
Giordano".
Mosè dunque diede ai figli di Gad e
ai figli di Ruben e a metà della tribù di Manàsse, figlio di
Giuseppe, il regno di Sicon, re degli Amorrei, e il regno di
Og, re di Basan: il paese con le sue città comprese entro i
confini, le città del paese che si stendeva intorno. I figli
di Gad ricostruirono Dibon, Atarot, Aroer, Aterot-Sofan,
Iazer, Iogbea, Bet-Nimra e Bet-Aran, fortezze, e fecero
ovili per i greggi. I figli di Ruben ricostruirono Chesbon,
Eleale, Kiriataim, Nebo e Baal-Meon, i cui nomi furono
mutati, e Sibma e diedero nomi alle città che avevano
ricostruite. I figli di Machir, figlio di Manàsse, andarono
nel paese di Gàlaad, lo presero e ne cacciarono gli Amorrei
che vi abitavano. Mosè allora diede Gàlaad a Machir, figlio
di Manàsse, che vi si stabilì. Anche Iair, figlio di Manàsse,
andò e prese i loro villaggi e li chiamò villaggi di Iair.
Nobach andò e prese Kenat con le dipendenze e la chiamò
Nobach.
33
Queste sono le tappe degli
Israeliti che uscirono dal paese d'Egitto, ordinati secondo
le loro schiere, sotto la guida di Mosè e di Aronne. Mosè
scrisse i loro punti di partenza, tappa per tappa, per
ordine del Signore; queste sono le loro tappe nell'ordine
dei loro punti di partenza.
Partirono da Ramses il primo mese,
il quindici del primo mese. Il giorno dopo la pasqua, gli
Israeliti uscirono a mano alzata, alla vista di tutti gli
Egiziani, mentre gli Egiziani seppellivano quelli che il
Signore aveva colpiti fra di loro, cioè tutti i primogeniti,
quando il Signore aveva fatto giustizia anche dei loro dèi.
Gli Israeliti partirono dunque da
Ramses e si accamparono a Succot. Partirono da Succot e si
accamparono a Etam che è sull'estremità del deserto.
Partirono da Etam e piegarono verso Pi-Achirot, che è di
fronte a Baal-Zefon, e si accamparono davanti a Migdol.
Partirono da Pi-Achirot, attraversarono il mare in direzione
del deserto, fecero tre giornate di marcia nel deserto di
Etam e si accamparono a Mara. Partirono da Mara e giunsero
ad Elim; ad Elim c'erano dodici sorgenti di acqua e settanta
palme; qui si accamparono. Partirono da Elim e si
accamparono presso il Mare Rosso. Partirono dal Mare Rosso e
si accamparono nel deserto di Sin. Partirono dal deserto di
Sin e si accamparono a Dofka. Partirono da Dofka e si
accamparono ad Alus. Partirono da Alus e si accamparono a
Refidim dove non c'era acqua da bere per il popolo.
Partirono da Refidim e si accamparono nel deserto del Sinai.
Partirono dal deserto del Sinai e
si accamparono a Kibrot-Taava. Partirono da Kibrot-Taava e
si accamparono a Cazerot. Partirono da Cazerot e si
accamparono a Ritma. Partirono da Ritma e si accamparono a
Rimmon-Perez. Partirono da Rimmon-Perez e si accamparono a
Libna. Partirono da Libna e si accamparono a Rissa.
Partirono da Rissa e si accamparono a Keelata. Partirono da
Keelata e si accamparono al monte Sefer. Partirono dal monte
Sefer e si accamparono ad Arada. Partirono da Arada e si
accamparono a Makelot. Partirono da Makelot e si accamparono
a Tacat. Partirono da Tacat e si accamparono a Terach.
Partirono da Terach e si accamparono a Mitka. Partirono da
Mitka e si accamparono ad Asmona. Partirono da Asmona e si
accamparono a Moserot. Partirono da Moserot e si accamparono
a Bene-Iaakan. Partirono da Bene-Iaakan e si accamparono a
Or-Ghidgad. Partirono da Or-Ghidgad e si accamparono a
Iotbata. Partirono da Iotbata e si accamparono ad Abrona.
Partirono da Abrona e si accamparono a Ezion-Gheber.
Partirono da Ezion-Gheber e si
accamparono nel deserto di Sin, cioè a Kades. Poi partirono
da Kades e si accamparono al monte Or all'estremità del
paese di Edom. Il sacerdote Aronne salì sul monte Or per
ordine del Signore e in quel luogo morì il quarantesimo anno
dopo l'uscita degli Israeliti dal paese d'Egitto, il quinto
mese, il primo giorno del mese. Aronne era in età di
centoventitrè anni quando morì sul monte Or. Il cananeo re
di Arad, che abitava nel Negheb, nel paese di Canaan, venne
a sapere che gli Israeliti arrivavano.
Partirono dal monte Or e si
accamparono a Salmona. Partirono da Salmona e si accamparono
a Punon. Partirono da Punon e si accamparono a Obot.
Partirono da Obot e si accamparono a Iie-Abarim sui confini
di Moab. Partirono da Iie-Abarim e si accamparono a
Dibon-Gad. Partirono da Dibon-Gad e si accamparono ad
Almon-Diblataim. Partirono da Almon-Diblataim e si
accamparono ai monti Abarim di fronte a Nebo. Partirono dai
monti Abarim e si accamparono nelle steppe di Moab, presso
il Giordano di Gèrico. Si accamparono presso il Giordano, da
Bet-Iesimot fino ad Abel-Sittim nelle steppe di Moab.
Il Signore disse a Mosè nelle
steppe di Moab presso il Giordano di Gèrico: "Parla agli
Israeliti e riferisci loro: Quando avrete passato il
Giordano e sarete entrati nel paese di Canaan, caccerete
dinanzi a voi tutti gli abitanti del paese, distruggerete
tutte le loro immagini, distruggerete tutte le loro statue
di metallo fuso e distruggerete tutte le loro alture.
Prenderete possesso del paese e in esso vi stabilirete,
perché io vi ho dato il paese in proprietà. Dividerete il
paese a sorte secondo le vostre famiglie. A quelle che sono
più numerose darete una porzione maggiore e a quelle che
sono meno numerose darete una porzione minore. Ognuno avrà
quello che gli sarà toccato in sorte; farete la divisione
secondo le tribù dei vostri padri. Ma se non cacciate
dinanzi a voi gli abitanti del paese, quelli di loro che vi
avrete lasciati saranno per voi come spine negli occhi e
pungoli nei fianchi e vi faranno tribolare nel paese che
abiterete. Allora io tratterò voi come mi ero proposto di
trattare loro".
34
Il Signore disse a Mosè: "Da'
questo ordine agli Israeliti e riferisci loro: Quando
entrerete nel paese di Canaan, questa sarà la terra che vi
toccherà in eredità: il paese di Canaan.
Il vostro confine meridionale
comincerà al deserto di Sin, vicino a Edom; così la vostra
frontiera meridionale partirà dall'estremità del Mar Morto,
a oriente; questa frontiera volgerà al sud della salita di
Akrabbim, passerà per Sin e si estenderà a mezzogiorno di
Kades-Barnea; poi continuerà verso Cazar-Addar e passerà per
Asmon. Da Asmon la frontiera girerà fino al torrente
d'Egitto e finirà al mare. La vostra frontiera a occidente
sarà il Mar Mediterraneo: quella sarà la vostra frontiera
occidentale. Questa sarà la vostra frontiera settentrionale:
partendo dal Mar Mediterraneo, traccerete una linea fino al
monte Or; dal monte Or, la traccerete in direzione di Amat e
l'estremità della frontiera sarà a Zedad; la frontiera
continuerà fino a Zifron e finirà a Cazar-Enan: questa sarà
la vostra frontiera settentrionale. Traccerete la vostra
frontiera orientale da Cazar-Enan a Sefam; la frontiera
scenderà da Sefam verso Ribla, a oriente di Ain; poi la
frontiera scenderà e si estenderà lungo il mare di Genèsaret,
a oriente; poi la frontiera scenderà lungo il Giordano e
finirà al Mar Morto. Questo sarà il vostro paese con le sue
frontiere tutt'intorno".
Mosè comunicò quest'ordine agli
Israeliti e disse loro: "Questo è il paese che vi
distribuirete a sorte e che il Signore ha ordinato di dare a
nove tribù e mezza; poiché la tribù dei figli di Ruben,
secondo i loro casati paterni, e la tribù dei figli di Gad,
secondo i loro casati paterni, e metà della tribù di Manàsse
hanno ricevuto la loro porzione. Queste due tribù e mezza
hanno ricevuto la loro porzione oltre il Giordano di Gèrico,
dal lato orientale".
Il Signore disse a Mosè: "Questi
sono i nomi degli uomini che spartiranno il paese fra di
voi: il sacerdote Eleazaro e Giosuè, figlio di Nun.
Prenderete anche un capo di ogni tribù per fare la
spartizione del paese. Ecco i nomi di questi uomini. Per la
tribù di Giuda, Caleb figlio di Iefunne. Per la tribù dei
figli di Simeone, Samuele figlio di Ammiud. Per la tribù di
Beniamino, Elidad figlio di Chislon. Per la tribù dei figli
di Dan, il capo Bukki figlio di Iogli. Per i figli di
Giuseppe, per la tribù dei figli di Manàsse, il capo Anniel
figlio di Efod; per la tribù dei figli di Efraim, il capo
Kemuel figlio di Siptan. Per la tribù dei figli di Zàbulon,
il capo Elisafan figlio di Parnach. Per la tribù dei figli
di Issacar, il capo Paltiel figlio di Azzan. Per la tribù
dei figli di Aser, il capo Achiud, figlio di Selomi. Per la
tribù dei figli di Nèftali, il capo Pedael figlio di Ammiud".
Questi sono coloro ai quali il Signore ordinò di spartire il
possesso del paese di Canaan tra gli Israeliti.
35
Il Signore disse ancora a Mosè
nelle steppe di Moab presso il Giordano di Gèrico: "Ordina
agli Israeliti che dell'eredità che possiederanno riservino
ai leviti città da abitare; darete anche ai leviti il
contado che è intorno alla città. Essi avranno le città per
abitarvi e il contado servirà per il loro bestiame, per i
loro beni e per tutti i loro animali. Il contado delle città
che darete ai leviti si estenderà per lo spazio di mille
cubiti fuori dalle mura della città tutt'intorno. Misurerete
dunque, fuori della città, duemila cubiti dal lato
orientale, duemila cubiti dal lato meridionale, duemila
cubiti dal lato occidentale e duemila cubiti dal lato
settentrionale; la città sarà in mezzo. Tale sarà il contado
di ciascuna delle loro città. Fra le città che darete ai
leviti, sei saranno città di asilo, che voi designerete
perché vi si rifugi l'omicida: a queste aggiungerete altre
quarantadue città. Tutte le città che darete ai leviti
saranno dunque quarantotto con il relativo contado. Di
queste città che darete ai leviti, prendendole dalla
proprietà degli Israeliti, ne prenderete di più da quelli
che ne hanno di più e di meno da quelli che ne hanno di
meno; ognuno ai leviti darà delle sue città in proporzione
della eredità che gli sarà toccata".
Il Signore disse a Mosè: "Parla
agli Israeliti e riferisci loro: Quando avrete passato il
Giordano e sarete entrati nel paese di Canaan, designerete
città che siano per voi città di asilo, dove possa
rifugiarsi l'omicida che avrà ucciso qualcuno
involontariamente. Queste città vi serviranno di asilo
contro il vendicatore del sangue, perché l'omicida non sia
messo a morte prima di comparire in giudizio dinanzi alla
comunità. Delle città che darete, sei saranno dunque per voi
città di asilo. Darete tre città di qua dal Giordano e
darete tre altre città nel paese di Canaan; saranno città di
rifugio. Queste sei città serviranno di rifugio agli
Israeliti, al forestiero e all'ospite che soggiornerà in
mezzo a voi, perché vi si rifugi chiunque abbia ucciso
qualcuno involontariamente.
Ma se uno colpisce un altro con uno
strumento di ferro e quegli muore, quel tale è omicida;
l'omicida dovrà essere messo a morte. Se lo colpisce con una
pietra che aveva in mano, atta a causare la morte, e il
colpito muore, quel tale è un omicida; l'omicida dovrà
essere messo a morte. O se lo colpisce con uno strumento di
legno che aveva in mano, atto a causare la morte, e il
colpito muore, quel tale è un omicida; l'omicida dovrà
essere messo a morte. Sarà il vendicatore del sangue quegli
che metterà a morte l'omicida; quando lo incontrerà, lo
ucciderà. Se uno da' a un altro una spinta per odio o gli
getta contro qualcosa con premeditazione, e quegli muore, o
lo colpisce per inimicizia con la mano, e quegli muore, chi
ha colpito dovrà essere messo a morte; egli è un omicida e
il vendicatore del sangue ucciderà l'omicida quando lo
incontrerà.
Ma se gli da' una spinta per caso e
non per inimicizia o gli getta contro qualcosa senza
premeditazione o se, senza volerlo, gli fa cadere addosso
una pietra che possa causare la morte e quegli ne muore,
senza che l'altro che fosse nemico o gli volesse fare del
male, allora ecco le regole secondo le quali la comunità
giudicherà fra colui che ha colpito e il vendicatore del
sangue. La comunità libererà l'omicida dalle mani del
vendicatore del sangue e lo farà tornare alla città di asilo
dove era fuggito. Lì dovrà abitare fino alla morte del sommo
sacerdote che fu unto con l'olio santo. Ma se l'omicida esce
dai confini della città di asilo dove si era rifugiato e se
il vendicatore del sangue trova l'omicida fuori dei confini
della sua città di asilo e l'uccide, il vendicatore del
sangue non sarà reo del sangue versato. Perché l'omicida
deve stare nella sua città di asilo fino alla morte del
sommo sacerdote; dopo la morte del sommo sacerdote,
l'omicida potrà tornare nella terra di sua proprietà.
Queste vi servano come norme di
diritto, di generazione in generazione, in tutti i luoghi
dove abiterete. Se uno uccide un altro, l'omicida sarà messo
a morte in seguito a deposizione di testimoni, ma un unico
testimone non basterà per condannare a morte una persona.
Non accetterete prezzo di riscatto per la vita di un
omicida, reo di morte, perché dovrà essere messo a morte.
Non accetterete prezzo di riscatto che permetta all'omicida
di fuggire dalla sua città di rifugio e di tornare ad
abitare nel suo paese fino alla morte del sacerdote. Non
contaminerete il paese dove sarete, perché il sangue
contamina il paese; non si potrà fare per il paese alcuna
espiazione del sangue che vi sarà stato sparso, se non
mediante il sangue di chi l'avrà sparso. Non contaminerete
dunque il paese che andate ad abitare e in mezzo al quale io
dimorerò; perché io sono il Signore che dimoro in mezzo agli
Israeliti".
36
I capifamiglia dei figli di Gàlaad,
figlio di Machir, figlio di Manàsse, tra le famiglie dei
figli di Giuseppe, si fecero avanti a parlare in presenza di
Mosè e dei principi capifamiglia degli Israeliti e dissero:
"Il Signore ha ordinato al mio signore di dare il paese in
eredità agli Israeliti in base alla sorte; il mio signore ha
anche ricevuto l'ordine da Dio di dare l'eredità di Zelofcad,
nostro fratello, alle figlie di lui. Se queste si maritano a
qualche figlio delle altre tribù degli Israeliti, la loro
eredità sarà detratta dalla eredità dei nostri padri e
aggiunta all'eredità della tribù nella quale esse saranno
entrate; così sarà detratta dall'eredità che ci è toccata in
sorte. Quando verrà il giubileo per gli Israeliti, la loro
eredità sarà aggiunta a quella della tribù nella quale
saranno entrate e l'eredità loro sarà detratta dalla eredità
della tribù dei nostri padri".
Allora Mosè comunicò agli Israeliti
quest'ordine ricevuto dal Signore: "La tribù dei figli di
Giuseppe dice bene. Questo il Signore ha ordinato riguardo
alle figlie di Zelofcad: si mariteranno a chi vorranno,
purché si maritino in una famiglia della tribù dei loro
padri. Nessuna eredità tra gli Israeliti potrà passare da
una tribù all'altra, ma ciascuno degli Israeliti si terrà
vincolato all'eredità della tribù dei suoi padri. Ogni
fanciulla che possiede una eredità in una tribù degli
Israeliti, si mariterà ad uno che appartenga ad una famiglia
della tribù di suo padre, perché ognuno degli Israeliti
rimanga nel possesso dell'eredità dei suoi padri e nessuna
eredità passi da una tribù all'altra; ognuna delle tribù
degli Israeliti si terrà vincolata alla propria eredità".
Le figlie di Zelofcad fecero
secondo l'ordine che il Signore aveva dato a Mosè. Macla,
Tirza, Ogla, Milca e Noa, le figlie di Zelofcad, sposarono i
figli dei loro zii paterni; si maritarono nelle famiglie dei
figli di Manàsse, figlio di Giuseppe, e la loro eredità
rimase nella tribù della famiglia del padre loro.
Questi sono i comandi e le leggi
che il Signore diede agli Israeliti per mezzo di Mosè, nelle
steppe di Moab, presso il Giordano di Gèrico. |