Dal Vangelo secondo Matteo:
Gesù nacque a Betlemme di
Giudea, al tempo del re Erode. Alcuni Magi giunsero da oriente a
Gerusalemme e domandavano: "Dov'è il re dei Giudei che è nato?
Abbiamo visto sorgere la sua stella, e siamo venuti per adorarlo".
All'udire queste parole, il re Erode restò turbato e con lui tutta
Gerusalemme. Riuniti tutti i sommi sacerdoti e gli scribi del popolo,
s'informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Messia. Gli
risposero: "A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per
mezzo del profeta: E
tu, Betlemme, terra di
Giuda, Allora Erode, chiamati
segretamente i Magi, si fece dire con esattezza da loro il tempo in cui
era apparsa la stella e li inviò a Betlemme esortandoli: "Andate e
informatevi accuratamente del bambino e, quando l'avrete trovato,
fatemelo sapere, perché anch'io venga ad adorarlo". C'è un insegnamento profondo, nel racconto dei Magi: l'essere attivi nei momenti bui, il non lasciarsi prendere dallo scoraggiamento quando gli avvenimenti sfuggono al nostro controllo. I Magi, dice l'Evangelista, venivano dall'Oriente: avevano quindi fatto molta strada, quando arrivarono a Gerusalemme. Una stella li aveva guidati per tutto il viaggio: e loro l'avevano seguita, perchè i loro studi di astronomia e astrologia dicevano chiaramente che quella stella segnava l'evento più importante nella storia dell'umanità: la nascita del Salvatore! Ma ecco che quella stella era scomparsa... Che fare? Tornare indietro? Ma avevano fatto tanta strada... Attendere che ricomparisse? E se poi non fosse ricomparsa? Non potevano star lì per sempre, anche perchè probabilmente conoscevano anche la data della nascita del Re dei Re... Bisognava far qualcosa! Ed ecco i tre re chiedere a tutti: "Dov'è il Re dei Giudei che è nato?" Una ricerca che li porta addirittura davanti al re Erode, una domanda che scolvolge quel turpe assassino che poco tempo dopo ordinerà l'uccisione di tutti i bambini! Ma Erode dissimula la sua ira nel sentir parlare di un Re dei Giudei, sorride agli illustri ospiti, convoca scribi e sacerdoti, e fornisce loro l'indicazione richiesta: "A Betlemme di Giudea". Cerca di ingannarli, "Fatemi sapere dov'è esattamente , perchè anch'io mi rechi a adorarlo". Ma i Magi già non lo ascoltano più, sono ansiosi di riprendere il cammino, ed escono dal suo palazzo. Ed ecco, la stella ricompare: premio ai loro sforzi, ricompensa per la loro buona volontà. Li guiderà, stavolta fino alla casa di Betlemme dove hanno finalmente trovato riparo Giuseppe e Maria con quel Bimbo Divino davanti al quale si prostreranno in adorazione offrendogli doni. Melchiorre, Gasparre e Baltassarre (così li chiama la tradizione) torneranno ai loro Paesi con una ricchezza ben più grande di quella che possedevano... E prepareranno la strada all'arrivo degli Apostoli. Anche noi dobbiamo darci da fare, quando siamo in difficoltà: quando il dolore, la paura, la rabbia spengono in noi la luce di Gesù, non lasciamoci andare: quello è il momento per pregare, quello è il momento per unirci alla comunità, per chieder consiglio e conforto; se lo faremo, la stella si riaccenderà, e tornerà ad indicarci il cammino. (bc 2001-2004)
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