Dal Vangelo secondo Matteo: Allora gli si avvicinarono alcuni farisei per metterlo alla prova e gli chiesero: "È lecito ad un uomo ripudiare la propria moglie per qualsiasi motivo?". Ed egli rispose: "Non avete letto che il Creatore da principio li creò maschio e femmina e disse: Per questo l'uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due saranno una carne sola? Così che non sono più due, ma una carne sola. Quello dunque che Dio ha congiunto, l'uomo non lo separi". Ogni tanto si riapre il discorso... La Chiesa dovrebbe concedere il divorzio! La Chiesa dovrebbe permettere la contraccezione! La chiesa dovrebbe acconsentire all'aborto terapeutico! La Chiesa dovrebbe consentire il matrimonio ai consacrati! E così via...Sembra quasi che la Chiesa e il Suo Pastore vivano nel Medioevo, culturalmente arretrati di fronte al mondo "evoluto". Ma a nessuno passa per la testa l'idea che la Chiesa ed il Papa sono "Vicari" di Gesù sulla Terra, e non Suoi sostituti? Le "Leggi" della Chiesa sono state dettate da Gesù, e solo Lui potrebbe cambiarle... Ma non lo farà mai, perché Dio non è volubile, non è soggetto a cambiare idea e non può aver dato disposizioni sbagliate. E in ogni caso chi vuole far parte della Chiesa deve adeguarsi anche alle disposizioni del Papa, a meno che non contrastino con le Sacre Scritture, che nessun uomo può modificare. Qualcuno
contesta i Dieci Comandamenti, e non capisce che non sono Leggi ma
istruzioni per vivere in pace; non a caso Gesù li ha sintetizzati nel
"Comandamento Nuovo": "Vi
do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri; come io vi ho
amato, così amatevi anche voi gli uni gli altri. Da
questo tutti sapranno che siete miei discepoli, se avrete amore gli uni
per gli altri". Qualcuno verrebbe anche il matrimonio gay celebrato in chiesa: e questo la Chiesa non lo può concedere perché la famiglia voluta da Dio è composta da un uomo e da una donna. Come accade nello sport, ci sono delle regole: e vanno seguite. Se desidero giocare con un pallone, e non mi sta bene non poterlo toccare con le mani, non sono obbligato a giocare al calcio... C'è la pallacanestro... Se non mi stanno bene le Leggi della Chiesa... Non sono obbligato a farne parte. Ma perché PRETENDERE di entrare in una comunità religiosa, con delle regole ben precise, se non si vogliono accettare quelle regole? Se un BAR (locale PUBBLICO) mettesse un divieto di ingresso a chi ha un diverso colore della pelle, o nazionalità diversa, o non avesse un particolare abbigliamento, quel divieto sarebbe una DISCRIMINAZIONE verso le persone... Ma una Chiesa non è un bar! (bc 2004, sotto il Pontificato del Santo Padre Giovanni Paolo II). |