Dal Vangelo secondo Giovanni:
Tre giorni dopo, ci fu uno
sposalizio a Cana di Galilea e c'era la madre di Gesù. Fu invitato alle
nozze anche Gesù con i suoi discepoli. Nel frattempo, venuto a mancare
il vino, la madre di Gesù gli disse: "Non hanno più vino". E
Gesù rispose: "Che ho da fare con te, o donna? Non è ancora
giunta la mia ora". La madre dice ai servi: "Fate quello che
vi dirà". Qualche tempo fa abbiamo ricevuto questa e-mail: Sbaglio o in una delle lettere di S.Paolo è scritto che c'è un solo mediatore tra Iddio e gli uomini e questo è Gesù? Perché pregare Maria sperando che interceda per noi? C'è qualche base oppure sono solo idee umane? Grazie se riterrete di rispondere. Una curiosa di tutto! Il racconto delle nozze di Cana è un episodio atipico nel Vangelo. L'infanzia di Gesù ci viene mostrata solo fino ai dodici anni (quando, smarrito dai genitori viene ritrovato nel Tempio dove già sta mettendo in difficoltà i Dottori della Legge, che con tutta la loro sapienza devono riconoscere che quel bambino è più preparato di loro), poi lo ritroviamo all'inizio della Sua missione pubblica quando si fa battezzare nel fiume Giordano dal Battista. Questo episodio (che accade tre giorni dopo la chiamata dei primi Apostoli) sembra quasi fuori dal contesto. Proviamo ad analizzarlo un pò: Gesù, invitato alle nozze di un parente, porta con sé i discepoli che ha chiamato solo tre giorni prima, non fa distinzione tra "pubblico" e "privato"e coloro che lo seguono saranno sempre con lui, non devono temere di essere messi in disparte: "non temete: Io sarò con voi fino alla fine del mondo". Durante il banchetto viene a mancare il vino: l'uomo è sempre debole e bisognoso di aiuto; per quanto abbia cercato di organizzare bene il pranzo, questo sposo ha calcolato male la quantità di vino necessaria, o forse il numero degli invitati (Gesù stesso ha portato con sé un gruppetto che non era previsto). Chi si accorge per prima della difficoltà nella quale si è venuto a trovare lo sposo? Maria, Madre di Gesù e Madre dell'umanità: "Donna, ecco tuo figlio". E' lei che intercede per lui:"Non hanno più vino"(Tu puoi aiutarli). La risposta di Gesù sembra aspra, quasi una presa di distanza, ma non è così... Secondo la Sua abitudine, Gesù riassume interi discorsi in poche parole (il contrario di quello che spesso capita a noi, di fare cioè lunghi discorsi dove basterebbero poche parole), perciò il senso completo della Sua risposta dovrebbe essere questo: "Cosa vuoi che faccia? che procuri il vino allo sposo? Lo posso fare; procurerò anche il pane, quando sarà necessario; ridarò la vista ai ciechi, farò camminare i paralitici, resusciterò anche i morti; ma tutte queste cose le farò solamente per dimostrare che sono veramente il Figlio di Dio, e che è Lui che mi ha mandato nel mondo. Che importanza avrebbe, dare da mangiare una sola volta a chi avrà ancora fame, resuscitare chi dovrà nuovamente morire, come è destino di tutti gli uomini, anche di quelli che io ho guarito? Non servirebbe a nulla! Non sono venuto qui a dare spettacolo con i miei miracoli, ma perché attraverso di essi l'uomo creda in Me e si salvi, perché possa partecipare a quella festa senza fine che è preparata per Tutti gli uomini fin dal principio dei tempi!" Sembra quasi che la Mamma non lo abbia sentito parlare. Va diritta dai servi e gli dice: "Fate quello che Egli vi dirà". Ed ecco qui la risposta alla nostra giovane amica, ecco perché viene citato questo episodio nel Vangelo: Gesù nulla nega alla Sua Mamma! Non lo fa, perché non può, proprio Lui, disobbedire al quarto Comandamento: "Onora il padre e la madre", non lo fa perché immenso è l'amore che lo lega alla Mamma, immenso è l'amore che ha ricevuto dalla Mamma! Da quando ha detto sì all'Angelo, accettando tutte le conseguenze di quel "Sì", a quando lo accompagnerà fin sotto la croce, a quando, con Giovanni, Le verrà affidata l'intera umanità! Ecco perché, se S.Paolo dice che l'unico intercessore tra l'uomo e Dio è Gesù, noi sappiamo che potente è l'intercessione di Maria presso Gesù, e lo è anche quella dei Santi, perché sono Suoi amici: "Non vi ho chiamato servi, ma amici, perché i servi non sanno cosa fa il padrone". (bc 2001-2004)
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