Ero un bambino di
sei o sette anni con una passione incontenibile per la lettura... Leggevo
libri, fumetti, giornali, riviste, la settimana enigmistica e tutto
quanto passasse per casa... Mio padre mi sgridò severamente perchè una
notte l'avevo passata a leggere uno dei suoi libri gialli lasciato
inusualmente incustodito... Per me il racconto era racconto, la favola
era favola, la cronaca era cronaca... Qualcuno (chi? Quando? Non lo
ricordo, purtroppo) mi regalò un libricino rosso dal titolo "I quattro
Vangeli". Cominciai subito a leggere: non era una favola, sembrava più
un racconto... Che belle cose diceva il personaggio principale! Mi
sembrava che fossero tutte cose naturali, che ognuno avrebbe dovuto
avere nel cuore... Sì, era proprio un bel racconto... Ma no, non era un
racconto! Più leggevo e più "sentivo" che stavo leggendo una storia
vera, realmente accaduta... e cominciavo a seguire con amore i passi di
quel Gesù che guariva i malati e diceva solo cose buone e belle...
Attendevo il suo trionfo, l'acclamazione del suo popolo, attendevo che
fosse riconosciuto come Figlio di Dio... E invece i suoi passi lo
portavano in un tribunale, dove veniva calunniato, offeso, frustato;
dove lo si derideva e gli si sputava in faccia; che ingratitudine, per
chi aveva dato solo amore e salute nel suo cammino! Ecco, adesso si
ribellerà, darà loro un segno grande che non potranno negare, dovranno
chiedergli scusa... Gesù... Gesù... Ma che fai? Ti lasci trascinare via?
Lasci che ti giudichi uno straniero? Perchè? Reagisci! Fagli vedere chi
sei! Non reagiva... Ponzio Pilato capì che gli avevano portato un
innocente del quale si dovevano liberare perché minacciava il loro
potere... Tentava invano di liberarlo... Volete Gesù, o Barabba
l'assassino? Barabba, Barabba! Gesù, ti prego... dagli un segno... fagli
vedere che sei il Figlio di Dio... una corona di spine, bastonate, uno
dei pali della croce da trascinare su quelle spalle martoriate dalle
frustate... una caduta, un'altra, un'altra ancora... No, Gesù, no!
Fermati, non salire sul Golgota, non lasciare che ti uccidano... Lo puoi
fare! Chiodi. Lunghi. Grezzi. Arrugginiti. Nella carne. Gesù, adesso
scendi, ti prego... Fulminali tutti! |
Durante la mia vita ho avuto tanti momenti bui, di sconforto, di
ribellione durati, a volte, anni, ma non ho mai smesso di credere in
Lui. E, pur essendo sempre un povero peccatore, fino all'ultimo giorno
della mia vita crederò in Lui; e insieme a una moltitudine infinita di
fratelli di ogni Paese e di ogni tempo, gli dirò: "Ti amo, Gesù".
Non voglio convincere nessuno: non ne sarei capace. Ma auguro ad ognuno
di sentire, prima o poi, dentro di sé questo amore.
(bc 2001-2004)
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