Parte
terza
Salmo cinquantunesimo
Di
Davide. Quando venne da lui il profeta Natan dopo che aveva
peccato con Betsabea.
Pietà di me, o Dio, secondo la tua
misericordia;
nella tua grande bontà cancella il mio peccato.
Lavami da tutte le mie colpe,
mondami dal mio peccato.
Riconosco la mia colpa,
il mio peccato mi sta sempre dinanzi.
Contro di te, contro te solo ho peccato,
quello che è male ai tuoi occhi, io l'ho fatto;
perciò sei giusto quando parli,
retto nel tuo giudizio.
Ecco, nella colpa sono stato
generato,
nel peccato mi ha concepito mia madre.
Ma tu vuoi la sincerità del cuore
e nell'intimo m'insegni la sapienza.
Purificami con issopo e sarò mondo;
lavami e sarò più bianco della neve.
Fammi sentire gioia e letizia,
esulteranno le ossa che hai spezzato.
Distogli lo sguardo dai miei
peccati,
cancella tutte le mie colpe.
Crea in me, o Dio, un cuore puro,
rinnova in me uno spirito saldo.
Non respingermi dalla tua presenza
e non privarmi del tuo santo spirito.
Rendimi la gioia di essere salvato,
sostieni in me un animo generoso.
Insegnerò agli erranti le tue vie
e i peccatori a te ritorneranno.
Liberami dal sangue, Dio, Dio mia salvezza,
la mia lingua esalterà la tua giustizia.
Signore, apri le mie labbra
e la mia bocca proclami la tua lode;
poiché non gradisci il sacrificio
e, se offro olocausti, non li accetti.
Uno spirito contrito è sacrificio a Dio,
un cuore affranto e umiliato, Dio, tu non disprezzi.
Nel tuo amore fa grazia a Sion,
rialza le mura di Gerusalemme.
Allora gradirai i sacrifici prescritti,
l'olocausto e l'intera oblazione,
allora immoleranno vittime sopra il tuo altare.
Salmo cinquantaduesimo
Di
Davide.
Dopo che l'idumeo Doeg venne da Saul per informarlo e
dirgli: "Davide è entrato in casa di Abimelech".
Perché ti vanti del male
o prepotente nella tua iniquità?
Ordisci insidie ogni giorno;
la tua lingua è come lama affilata,
artefice di inganni.
Tu preferisci il male al bene,
la menzogna al parlare sincero.
Ami ogni parola di rovina,
o lingua di impostura.
Perciò Dio ti demolirà per sempre,
ti spezzerà e ti strapperà dalla tenda
e ti sradicherà dalla terra dei viventi.
Vedendo, i giusti saran presi da timore
e di lui rideranno:
"Ecco l'uomo che non ha posto in Dio la sua difesa,
ma confidava nella sua grande ricchezza
e si faceva forte dei suoi crimini".
Io invece come olivo verdeggiante
nella casa di Dio.
Mi abbandono alla fedeltà di Dio
ora e per sempre.
Voglio renderti grazie in eterno
per quanto hai operato;
spero nel tuo nome, perché è buono,
davanti ai tuoi fedeli.
Salmo cinquantatreesimo
Di Davide.
Lo stolto pensa:
"Dio non esiste".
Sono corrotti, fanno cose abominevoli,
nessuno fa il bene.
Dio dal cielo si china sui figli dell'uomo
per vedere se c'è un uomo saggio che cerca Dio.
Tutti hanno traviato,
tutti sono corrotti;
nessuno fa il bene;
neppure uno.
Non comprendono forse i malfattori
che divorano il mio popolo come il pane
e non invocano Dio?
Hanno tremato di spavento,
là dove non c'era da temere.
Dio ha disperso le ossa degli aggressori,
sono confusi perché Dio li ha respinti.
Chi manderà da Sion la salvezza di Israele?
Quando Dio farà tornare i deportati del suo popolo,
esulterà Giacobbe, gioirà Israele.
Salmo cinquantaquattresimo
Di Davide.
Dopo che gli Zifei vennero da Saul a dirgli: "Ecco,
Davide se ne sta nascosto presso di noi".
Dio, per il tuo nome, salvami,
per la tua potenza rendimi giustizia.
Dio, ascolta la mia preghiera,
porgi l'orecchio alle parole della mia bocca;
poiché sono insorti contro di me gli arroganti
e i prepotenti insidiano la mia vita,
davanti a sé non pongono Dio.
Ecco, Dio è il mio aiuto,
il Signore mi sostiene.
Fa' ricadere il male sui miei nemici,
nella tua fedeltà disperdili.
Di tutto cuore ti offrirò un sacrificio,
Signore, loderò il tuo nome perché è buono;
da ogni angoscia mi hai liberato
e il mio occhio ha sfidato i miei nemici.
Salmo cinquantacinquesimo
Di Davide.
Porgi l'orecchio, Dio, alla mia
preghiera,
non respingere la mia supplica;
dammi ascolto e rispondimi,
mi agito nel mio lamento e sono sconvolto
al grido del nemico, al clamore dell'empio.
Contro di me riversano sventura,
mi perseguitano con furore.
Dentro di me freme il mio cuore,
piombano su di me terrori di morte.
Timore e spavento mi invadono
e lo sgomento mi opprime.
Dico: "Chi mi darà ali come di
colomba,
per volare e trovare riposo?
Ecco, errando, fuggirei lontano,
abiterei nel deserto.
Riposerei in un luogo di riparo
dalla furia del vento e dell'uragano".
Disperdili, Signore,
confondi le loro lingue:
ho visto nella città violenza e contese.
Giorno e notte si aggirano
sulle sue mura,
all'interno iniquità, travaglio e insidie
e non cessano nelle sue piazze
sopruso e inganno.
Se mi avesse insultato un nemico,
l'avrei sopportato;
se fosse insorto contro di me un avversario,
da lui mi sarei nascosto.
Ma sei tu, mio compagno,
mio amico e confidente;
ci legava una dolce amicizia,
verso la casa di Dio camminavamo in festa.
Piombi su di loro la morte,
scendano vivi negli inferi;
perché il male è nelle loro case,
e nel loro cuore.
Io invoco Dio
e il Signore mi salva.
Di sera, al mattino, a mezzogiorno mi lamento e sospiro
ed egli ascolta la mia voce;
mi salva, mi dà pace da coloro che mi combattono:
sono tanti i miei avversari.
Dio mi ascolta e li umilia,
egli che domina da sempre.
Per essi non c'è conversione
e non temono Dio.
Ognuno ha steso la mano contro i suoi amici,
ha violato la sua alleanza.
Più untuosa del burro è la sua bocca,
ma nel cuore ha la guerra;
più fluide dell'olio le sue parole,
ma sono spade sguainate.
Getta sul Signore il tuo affanno
ed egli ti darà sostegno,
mai permetterà che il giusto vacilli.
Tu, Dio, li sprofonderai nella tomba
gli uomini sanguinari e fraudolenti:
essi non giungeranno alla metà dei loro giorni.
Ma io, Signore, in te confido.
Salmo cinquantaseiesimo
Di Davide.
Pietà di me, o Dio, perché l'uomo
mi calpesta,
un aggressore sempre mi opprime.
Mi calpestano sempre i miei nemici,
molti sono quelli che mi combattono.
Nell'ora della paura,
io in te confido.
In Dio, di cui lodo la parola,
in Dio confido, non avrò timore:
che cosa potrà farmi un uomo?
Travisano sempre le mie parole,
non pensano che a farmi del male.
Suscitano contese e tendono insidie,
osservano i miei passi,
per attentare alla mia vita.
Per tanta iniquità non abbiano
scampo:
nella tua ira abbatti i popoli, o Dio.
I passi del mio vagare tu li hai contati,
le mie lacrime nell'otre tuo raccogli;
non sono forse scritte nel tuo libro?
Allora ripiegheranno i miei nemici,
quando ti avrò invocato:
so che Dio è in mio favore.
Lodo la parola di Dio,
lodo la parola del Signore,
in Dio confido, non avrò timore:
che cosa potrà farmi un uomo?
Su di me, o Dio, i voti che ti ho
fatto:
ti renderò azioni di grazie,
perché mi hai liberato dalla morte.
Hai preservato i miei piedi dalla caduta,
perché io cammini alla tua presenza
nella luce dei viventi, o Dio.
Salmo cinquantasettesimo
Di Davide.
Quando fuggì da Saul nella caverna.
Pietà di me, pietà di me, o Dio,
in te mi rifugio;
mi rifugio all'ombra delle tue ali
finché sia passato il pericolo.
Invocherò Dio, l'Altissimo,
Dio che mi fa il bene.
Mandi dal cielo a salvarmi
dalla mano dei miei persecutori,
Dio mandi la sua fedeltà e la sua grazia.
Io sono come in mezzo a leoni,
che divorano gli uomini;
i loro denti sono lance e frecce,
la loro lingua spada affilata.
Innàlzati sopra il cielo, o Dio,
su tutta la terra la tua gloria.
Hanno teso una rete ai miei piedi,
mi hanno piegato,
hanno scavato davanti a me una fossa
e vi sono caduti.
Saldo è il mio cuore, o Dio,
saldo è il mio cuore.
Voglio cantare, a te voglio inneggiare:
svègliati, mio cuore,
svègliati arpa, cetra,
voglio svegliare l'aurora.
Ti loderò tra i popoli, Signore,
a te canterò inni tra le genti.
perché la tua bontà è grande fino ai cieli,
e la tua fedeltà fino alle nubi.
Innàlzati sopra il cielo, o Dio,
su tutta la terra la tua gloria.
Salmo cinquantottesimo
Di Davide.
Rendete veramente giustizia o
potenti,
giudicate con rettitudine gli uomini?
Voi tramate iniquità con il cuore,
sulla terra le vostre mani preparano violenze.
Sono traviati gli empi fin dal seno
materno,
si pervertono fin dal grembo gli operatori di menzogna.
Sono velenosi come il serpente,
come vipera sorda che si tura le orecchie
per non udire la voce dell'incantatore,
del mago che incanta abilmente.
Spezzagli, o Dio, i denti nella
bocca,
rompi, o Signore, le mascelle dei leoni.
Si dissolvano come acqua che si disperde,
come erba calpestata inaridiscano.
Passino come lumaca che si
discioglie,
come aborto di donna che non vede il sole.
Prima che le vostre caldaie sentano i pruni,
vivi li travolga il turbine.
Il giusto godrà nel vedere la vendetta,
laverà i piedi nel sangue degli empi.
Gli uomini diranno: "C'è un premio per il giusto,
c'è Dio che fa giustizia sulla terra!".
Salmo cinquantanovesimo
Al maestro del coro. Su "Non
distruggere". Di Davide.
Quando Saul mandò uomini a sorvegliare la casa e ad ucciderlo.
Liberami dai nemici, mio Dio,
proteggimi dagli aggressori.
Liberami da chi fa il male,
salvami da chi sparge sangue.
Ecco, insidiano la mia vita,
contro di me si avventano i potenti.
Signore, non c'è colpa in me, non c'è peccato;
senza mia colpa accorrono e si appostano.
Svègliati, vienimi incontro e guarda.
Tu, Signore, Dio degli eserciti, Dio d'Israele,
lèvati a punire tutte le genti;
non avere pietà dei traditori.
Ritornano a sera e ringhiano come
cani,
si aggirano per la città.
Ecco, vomitano ingiurie,
le loro labbra sono spade.
Dicono: "Chi ci ascolta?".
Ma tu, Signore, ti ridi di loro,
ti burli di tutte le genti.
A te, mia forza, io mi rivolgo:
sei tu, o Dio, la mia difesa.
La grazia del mio Dio mi viene in aiuto,
Dio mi farà sfidare i miei nemici.
Non ucciderli, perché il mio popolo
non dimentichi,
disperdili con la tua potenza e abbattili,
Signore, nostro scudo.
Peccato è la parola delle loro labbra,
cadano nel laccio del loro orgoglio
per le bestemmie e le menzogne che pronunziano.
Annientali nella tua ira,
annientali e più non siano;
e sappiano che Dio domina in Giacobbe,
fino ai confini della terra.
Ritornano a sera e ringhiano come cani,
per la città si aggirano
vagando in cerca di cibo;
latrano, se non possono saziarsi.
Ma io canterò la tua potenza,
al mattino esalterò la tua grazia
perché sei stato mia difesa,
mio rifugio nel giorno del pericolo.
O mia forza, a te voglio cantare,
poiché tu sei, o Dio, la mia difesa,
tu, o mio Dio, sei la mia misericordia.
Salmo sessantesimo
Di Davide.
Quando uscì contro gli Aramei della Valle dei due fiumi
e contro gli Aramei di Soba.
Dio, tu ci hai respinti, ci hai
dispersi;
ti sei sdegnato: ritorna a noi.
Hai scosso la terra, l'hai
squarciata,
risana le sue fratture, perché crolla.
Hai inflitto al tuo popolo dure prove,
ci hai fatto bere vino da vertigini.
Hai dato un segnale ai tuoi fedeli
perché fuggissero lontano dagli archi.
Perché i tuoi amici siano liberati,
salvaci con la destra e a noi rispondi.
Dio ha parlato nel suo tempio:
"Esulto e divido Sichem,
misuro la valle di Succot.
Mio è Gàlaad, mio è Manasse,
Èfraim è la difesa del mio capo,
Giuda lo scettro del mio comando.
Moab è il bacino per lavarmi,
sull'Idumea getterò i miei sandali,
sulla Filistea canterò vittoria".
Chi mi condurrà alla città
fortificata,
chi potrà guidarmi fino all'Idumea?
Non forse tu, o Dio, che ci hai respinti,
e più non esci, o Dio, con le nostre schiere?
Nell'oppressione vieni in nostro aiuto
perché vana è la salvezza dell'uomo.
Con Dio noi faremo prodigi:
egli calpesterà i nostri nemici.
Salmo sessantunesimo
Di Davide.
Ascolta, o Dio, il mio grido,
sii attento alla mia preghiera.
Dai confini della terra io t'invoco;
mentre il mio cuore viene meno,
guidami su rupe inaccessibile.
Tu sei per me rifugio,
torre salda davanti all'avversario.
Dimorerò nella tua tenda per sempre,
all'ombra delle tue ali troverò riparo;
perché tu, Dio, hai ascoltato i miei voti,
mi hai dato l'eredità di chi teme il tuo nome.
Ai giorni del re aggiungi altri
giorni,
per molte generazioni siano i suoi anni.
Regni per sempre sotto gli occhi di Dio;
grazia e fedeltà lo custodiscano.
Allora canterò inni al tuo nome,
sempre,
sciogliendo i miei voti giorno per giorno.
Salmo sessantaduesimo
Di Davide.
Solo in Dio riposa l'anima mia;
da lui la mia salvezza.
Lui solo è mia rupe e mia salvezza,
mia roccia di difesa: non potrò vacillare.
Fino a quando vi scaglierete contro un uomo,
per abbatterlo tutti insieme,
come muro cadente,
come recinto che crolla?
Tramano solo di precipitarlo dall'alto,
si compiacciono della menzogna.
Con la bocca benedicono,
e maledicono nel loro cuore.
Solo in Dio riposa l'anima mia,
da lui la mia speranza.
Lui solo è mia rupe e mia salvezza,
mia roccia di difesa: non potrò vacillare.
In Dio è la mia salvezza e la mia gloria;
il mio saldo rifugio, la mia difesa è in Dio.
Confida sempre in lui, o popolo,
davanti a lui effondi il tuo cuore,
nostro rifugio è Dio.
Sì, sono un soffio i figli di Adamo,
una menzogna tutti gli uomini,
insieme, sulla bilancia, sono meno di un soffio.
Non confidate nella violenza,
non illudetevi della rapina;
alla ricchezza, anche se abbonda,
non attaccate il cuore.
Una parola ha detto Dio,
due ne ho udite:
il potere appartiene a Dio,
tua, Signore, è la grazia;
secondo le sue opere
tu ripaghi ogni uomo.
Salmo sessantatreesimo
Di Davide, quando dimorava
nel deserto di Giuda.
O Dio, tu sei il mio Dio, all'aurora
ti cerco,
di te ha sete l'anima mia,
a te anela la mia carne,
come terra deserta,
arida, senz'acqua.
Così nel santuario ti ho cercato,
per contemplare la tua potenza e la tua gloria.
Poiché la tua grazia vale più della vita,
le mie labbra diranno la tua lode.
Così ti benedirò finché io viva,
nel tuo nome alzerò le mie mani.
Mi sazierò come a lauto convito,
e con voci di gioia ti loderà la mia bocca.
Quando nel mio giaciglio di te mi ricordo
e penso a te nelle veglie notturne,
a te che sei stato il mio aiuto,
esulto di gioia all'ombra delle tue ali.
A te si stringe l'anima mia
e la forza della tua destra mi sostiene.
Ma quelli che attentano alla mia vita
scenderanno nel profondo della terra,
saranno dati in potere alla spada,
diverranno preda di sciacalli.
Il re gioirà in Dio,
si glorierà chi giura per lui,
perché ai mentitori verrà chiusa la bocca.
Salmo sessantaquattresimo
Di Davide.
Ascolta, Dio, la voce, del mio
lamento,
dal terrore del nemico preserva la mia vita.
Proteggimi dalla congiura degli empi
dal tumulto dei malvagi.
Affilano la loro lingua come spada,
scagliano come frecce parole amare
per colpire di nascosto l'innocente;
lo colpiscono di sorpresa e non hanno timore.
Si ostinano nel fare il male,
si accordano per nascondere tranelli;
dicono: "Chi li potrà vedere?".
Meditano iniquità, attuano le loro trame:
un baratro è l'uomo e il suo cuore un abisso.
Ma Dio li colpisce con le sue frecce:
all'improvviso essi sono feriti,
la loro stessa lingua li farà cadere;
chiunque, al vederli, scuoterà il capo.
Allora tutti saranno presi da timore,
annunzieranno le opere di Dio
e capiranno ciò che egli ha fatto.
Il giusto gioirà nel Signore
e riporrà in lui la sua speranza,
i retti di cuore ne trarranno gloria.
Salmo sessantacinquesimo
Di
Davide.
A te si deve lode, o Dio, in Sion;
a te si sciolga il voto in Gerusalemme.
A te, che ascolti la preghiera,
viene ogni mortale.
Pesano su di noi le nostre colpe,
ma tu perdoni i nostri peccati.
Beato chi hai scelto e chiamato
vicino,
abiterà nei tuoi atrii.
Ci sazieremo dei beni della tua casa,
della santità del tuo tempio.
Con i prodigi della tua giustizia,
tu ci rispondi, o Dio, nostra salvezza,
speranza dei confini della terra
e dei mari lontani.
Tu rendi saldi i monti con la tua
forza,
cinto di potenza.
Tu fai tacere il fragore del mare,
il fragore dei suoi flutti,
tu plachi il tumulto dei popoli.
Gli abitanti degli estremi confini
stupiscono davanti ai tuoi prodigi:
di gioia fai gridare la terra,
le soglie dell'oriente e dell'occidente.
Tu visiti la terra e la disseti:
la ricolmi delle sue ricchezze.
Il fiume di Dio è gonfio di acque;
tu fai crescere il frumento per gli uomini.
Così prepari la terra:
Ne irrighi i solchi, ne spiani le zolle,
la bagni con le piogge
e benedici i suoi germogli.
Coroni l'anno con i tuoi benefici,
al tuo passaggio stilla l'abbondanza.
Stillano i pascoli del deserto
e le colline si cingono di esultanza.
I prati si coprono di greggi,
le valli si ammantano di grano;
tutto canta e grida di gioia.
Salmo sessantaseiesimo
Acclamate a Dio da tutta la terra,
cantate alla gloria del suo nome,
date a lui splendida lode.
Dite a Dio: "Stupende sono le tue opere!
Per la grandezza della tua potenza
a te si piegano i tuoi nemici.
A te si prostri tutta la terra,
a te canti inni, canti al tuo nome".
Venite e vedete le opere di Dio,
mirabile nel suo agire sugli uomini.
Egli cambiò il mare in terra ferma,
passarono a piedi il fiume;
per questo in lui esultiamo di gioia.
Con la sua forza domina in eterno,
il suo occhio scruta le nazioni;
i ribelli non rialzino la fronte.
Benedite, popoli, il nostro Dio,
fate risuonare la sua lode;
è lui che salvò la nostra vita
e non lasciò vacillare i nostri passi.
Dio, tu ci hai messi alla prova;
ci hai passati al crogiuolo, come l'argento.
Ci hai fatti cadere in un agguato,
hai messo un peso ai nostri fianchi.
Hai fatto cavalcare uomini sulle nostre teste;
ci hai fatto passare per il fuoco e l'acqua,
ma poi ci hai dato sollievo.
Entrerò nella tua casa con
olocausti,
a te scioglierò i miei voti,
i voti pronunziati dalle mie labbra,
promessi nel momento dell'angoscia.
Ti offrirò pingui olocausti
con fragranza di montoni,
immolerò a te buoi e capri.
Venite, ascoltate, voi tutti che
temete Dio,
e narrerò quanto per me ha fatto.
A lui ho rivolto il mio grido,
la mia lingua cantò la sua lode.
Se nel mio cuore avessi cercato il male,
il Signore non mi avrebbe ascoltato.
Ma Dio ha ascoltato,
si è fatto attento alla voce della mia preghiera.
Sia benedetto Dio che non ha
respinto la mia preghiera,
non mi ha negato la sua misericordia.
Salmo sessantasettesimo
Dio abbia pietà di noi e ci
benedica,
su di noi faccia splendere il suo volto;
perché si conosca sulla terra la tua via,
fra tutte le genti la tua salvezza.
Ti lodino i popoli, Dio,
ti lodino i popoli tutti.
Esultino le genti e si rallegrino,
perché giudichi i popoli con giustizia,
governi le nazioni sulla terra.
Ti lodino i popoli, Dio,
ti lodino i popoli tutti.
La terra ha dato il suo frutto.
Ci benedica Dio, il nostro Dio,
ci benedica Dio
e lo temano tutti i confini della terra.
Salmo sessantottesimo
Di Davide.
Sorga Dio, i suoi nemici si
disperdano
e fuggano davanti a lui quelli che lo odiano.
Come si disperde il fumo, tu li disperdi;
come fonde la cera di fronte al fuoco,
periscano gli empi davanti a Dio.
I giusti invece si rallegrino,
esultino davanti a Dio
e cantino di gioia.
Cantate a Dio, inneggiate al suo
nome,
spianate la strada a chi cavalca le nubi:
"Signore" è il suo nome,
gioite davanti a lui.
Padre degli orfani e difensore delle vedove
è Dio nella sua santa dimora.
Ai derelitti Dio fa abitare una casa,
fa uscire con gioia i prigionieri;
solo i ribelli abbandona in arida terra.
Dio, quando uscivi davanti al tuo popolo,
quando camminavi per il deserto,
la terra tremò, stillarono i cieli
davanti al Dio del Sinai,
davanti a Dio, il Dio di Israele.
Pioggia abbondante riversavi, o Dio,
rinvigorivi la tua eredità esausta.
E il tuo popolo abitò il paese
che nel tuo amore, o Dio, preparasti al misero.
Il Signore annunzia una notizia,
le messaggere di vittoria sono grande schiera:
"Fuggono i re, fuggono gli eserciti,
anche le donne si dividono il bottino.
Mentre voi dormite tra gli ovili,
splendono d'argento le ali della colomba,
le sue piume di riflessi d'oro".
Quando disperdeva i re l'Onnipotente,
nevicava sullo Zalmon.
Monte di Dio, il monte di Basan,
monte dalle alte cime, il monte di Basan.
Perché invidiate, o monti dalle
alte cime,
il monte che Dio ha scelto a sua dimora?
Il Signore lo abiterà per sempre.
I carri di Dio sono migliaia e migliaia:
il Signore viene dal Sinai nel santuario.
Sei salito in alto conducendo prigionieri,
hai ricevuto uomini in tributo:
anche i ribelli abiteranno
presso il Signore Dio.
Benedetto il Signore sempre;
ha cura di noi il Dio della salvezza.
Il nostro Dio è un Dio che salva;
il Signore Dio libera dalla morte.
Sì, Dio schiaccerà il capo dei suoi nemici,
la testa altèra di chi percorre la via del delitto.
Ha detto il Signore: "Da Basan
li farò tornare,
li farò tornare dagli abissi del mare,
perché il tuo piede si bagni nel sangue,
e la lingua dei tuoi cani riceva la sua parte tra i nemici".
Appare il tuo corteo, Dio,
il corteo del mio Dio, del mio re, nel santuario.
Precedono i cantori, seguono ultimi i citaredi,
in mezzo le fanciulle che battono cèmbali.
"Benedite Dio nelle vostre assemblee,
benedite il Signore, voi della stirpe di Israele".
Ecco, Beniamino, il più giovane,
guida i capi di Giuda nelle loro schiere,
i capi di Zàbulon, i capi di Nèftali.
Dispiega, Dio, la tua potenza,
conferma, Dio, quanto hai fatto per noi.
Per il tuo tempio, in Gerusalemme,
a te i re porteranno doni.
Minaccia la belva dei canneti,
il branco dei tori con i vitelli dei popoli:
si prostrino portando verghe d'argento;
disperdi i popoli che amano la guerra.
Verranno i grandi dall'Egitto,
l'Etiopia tenderà le mani a Dio.
Regni della terra, cantate a Dio,
cantate inni al Signore;
egli nei cieli cavalca, nei cieli eterni,
ecco, tuona con voce potente.
Riconoscete a Dio la sua potenza,
la sua maestà su Israele,
la sua potenza sopra le nubi.
Terribile sei, Dio, dal tuo santuario;
il Dio d'Israele dà forza e vigore al suo popolo,
sia benedetto Dio.
Salmo sessantanovesimo
Di Davide.
Salvami, o Dio:
l'acqua mi giunge alla gola.
Affondo nel fango e non ho sostegno;
sono caduto in acque profonde
e l'onda mi travolge.
Sono sfinito dal gridare,
riarse sono le mie fauci;
i miei occhi si consumano
nell'attesa del mio Dio.
Più numerosi dei capelli del mio capo
sono coloro che mi odiano senza ragione.
Sono potenti i nemici che mi calunniano:
quanto non ho rubato, lo dovrei restituire?
Dio, tu conosci la mia stoltezza
e le mie colpe non ti sono nascoste.
Chi spera in te, a causa mia non sia confuso,
Signore, Dio degli eserciti;
per me non si vergogni
chi ti cerca, Dio d'Israele.
Per te io sopporto l'insulto
e la vergogna mi copre la faccia;
sono un estraneo per i miei fratelli,
un forestiero per i figli di mia madre.
Poiché mi divora lo zelo per la tua
casa,
ricadono su di me gli oltraggi di chi ti insulta.
Mi sono estenuato nel digiuno
ed è stata per me un'infamia.
Ho indossato come vestito un sacco
e sono diventato il loro scherno.
Sparlavano di me quanti sedevano alla porta,
gli ubriachi mi dileggiavano.
Ma io innalzo a te la mia preghiera,
Signore, nel tempo della benevolenza;
per la grandezza della tua bontà, rispondimi,
per la fedeltà della tua salvezza, o Dio.
Salvami dal fango, che io non affondi,
liberami dai miei nemici
e dalle acque profonde.
Non mi sommergano i flutti delle acque
e il vortice non mi travolga,
l'abisso non chiuda su di me la sua bocca.
Rispondimi, Signore, benefica è la
tua grazia;
volgiti a me nella tua grande tenerezza.
Non nascondere il volto al tuo servo,
sono in pericolo: presto, rispondimi.
Avvicinati a me, riscattami,
salvami dai miei nemici.
Tu conosci la mia infamia,
la mia vergogna e il mio disonore;
davanti a te sono tutti i miei nemici.
L'insulto ha spezzato il mio cuore e vengo meno.
Ho atteso compassione, ma invano,
consolatori, ma non ne ho trovati.
Hanno messo nel mio cibo veleno
e quando avevo sete mi hanno dato aceto.
La loro tavola sia per essi un
laccio,
una insidia i loro banchetti.
Si offuschino i loro occhi, non vedano;
sfibra per sempre i loro fianchi.
Riversa su di loro il tuo sdegno,
li raggiunga la tua ira ardente.
La loro casa sia desolata,
senza abitanti la loro tenda;
perché inseguono colui che hai percosso,
aggiungono dolore a chi tu hai ferito.
Imputa loro colpa su colpa
e non ottengano la tua giustizia.
Siano cancellati dal libro dei viventi
e tra i giusti non siano iscritti.
Io sono infelice e sofferente;
la tua salvezza, Dio, mi ponga al sicuro.
Loderò il nome di Dio con il canto,
lo esalterò con azioni di grazie,
che il Signore gradirà più dei tori,
più dei giovenchi con corna e unghie.
Vedano gli umili e si rallegrino;
si ravvivi il cuore di chi cerca Dio,
poiché il Signore ascolta i poveri
e non disprezza i suoi che sono prigionieri.
A lui acclamino i cieli e la terra,
i mari e quanto in essi si muove.
Perché Dio salverà Sion,
ricostruirà le città di Giuda:
vi abiteranno e ne avranno il possesso.
La stirpe dei suoi servi ne sarà erede,
e chi ama il suo nome vi porrà dimora.
Salmo settantesimo
Di Davide.
Vieni a salvarmi, o Dio,
vieni presto, Signore, in mio aiuto.
Siano confusi e arrossiscano
quanti attentano alla mia vita.
Retrocedano e siano svergognati
quanti vogliono la mia rovina.
Per la vergogna si volgano indietro
quelli che mi deridono.
Gioia e allegrezza grande
per quelli che ti cercano;
dicano sempre: "Dio è grande"
quelli che amano la tua salvezza.
Ma io sono povero e infelice,
vieni presto, mio Dio;
tu sei mio aiuto e mio salvatore;
Signore, non tardare.
Salmo settantunesimo
In te mi rifugio, Signore,
ch'io non resti confuso in eterno.
Liberami, difendimi per la tua giustizia,
porgimi ascolto e salvami.
Sii per me rupe di difesa,
baluardo inaccessibile,
poiché tu sei mio rifugio e mia fortezza.
Mio Dio, salvami dalle mani dell'empio,
dalle mani dell'iniquo e dell'oppressore.
Sei tu, Signore, la mia speranza,
la mia fiducia fin dalla mia giovinezza.
Su di te mi appoggiai fin dal grembo materno,
dal seno di mia madre tu sei il mio sostegno;
a te la mia lode senza fine.
Sono parso a molti quasi un prodigio:
eri tu il mio rifugio sicuro.
Della tua lode è piena la mia bocca,
della tua gloria, tutto il giorno.
Non mi respingere nel tempo della vecchiaia,
non abbandonarmi quando declinano le mie forze.
Contro di me parlano i miei nemici,
coloro che mi spiano congiurano insieme:
"Dio lo ha abbandonato,
inseguitelo, prendetelo,
perché non ha chi lo liberi".
O Dio, non stare lontano:
Dio mio, vieni presto ad aiutarmi.
Siano confusi e annientati quanti mi accusano,
siano coperti d'infamia e di vergogna
quanti cercano la mia sventura.
Io, invece, non cesso di sperare,
moltiplicherò le tue lodi.
La mia bocca annunzierà la tua giustizia,
proclamerà sempre la tua salvezza,
che non so misurare.
Dirò le meraviglie del Signore,
ricorderò che tu solo sei giusto.
Tu mi hai istruito, o Dio, fin dalla giovinezza
e ancora oggi proclamo i tuoi prodigi.
E ora, nella vecchiaia e nella canizie,
Dio, non abbandonarmi,
finché io annunzi la tua potenza,
a tutte le generazioni le tue meraviglie.
La tua giustizia, Dio, è alta come
il cielo,
tu hai fatto cose grandi:
chi è come te, o Dio?
Mi hai fatto provare molte angosce e sventure:
mi darai ancora vita,
mi farai risalire dagli abissi della terra,
accrescerai la mia grandezza
e tornerai a consolarmi.
Allora ti renderò grazie sull'arpa,
per la tua fedeltà, o mio Dio;
ti canterò sulla cetra, o santo d'Israele.
Cantando le tue lodi, esulteranno le mie labbra
e la mia vita, che tu hai riscattato.
Anche la mia lingua tutto il giorno
proclamerà la tua giustizia,
quando saranno confusi e umiliati
quelli che cercano la mia rovina.
Salmo settantaduesimo
Di Salomone.
Dio, da'al re il tuo giudizio,
al figlio del re la tua giustizia;
regga con giustizia il tuo popolo
e i tuoi poveri con rettitudine.
Le montagne portino pace al popolo
e le colline giustizia.
Ai miseri del suo popolo renderà giustizia,
salverà i figli dei poveri
e abbatterà l'oppressore.
Il suo regno durerà quanto il sole,
quanto la luna, per tutti i secoli.
Scenderà come pioggia sull'erba,
come acqua che irrora la terra.
Nei suoi giorni fiorirà la giustizia
e abbonderà la pace,
finché non si spenga la luna.
E dominerà da mare a mare,
dal fiume sino ai confini della terra.
A lui si piegheranno gli abitanti del
deserto,
lambiranno la polvere i suoi nemici.
Il re di Tarsis e delle isole porteranno offerte,
i re degli Arabi e di Saba offriranno tributi.
A lui tutti i re si prostreranno,
lo serviranno tutte le nazioni.
Egli libererà il povero che grida
e il misero che non trova aiuto,
avrà pietà del debole e del povero
e salverà la vita dei suoi miseri.
Li riscatterà dalla violenza e dal sopruso,
sarà prezioso ai suoi occhi il loro sangue.
Vivrà e gli sarà dato oro di
Arabia;
si pregherà per lui ogni giorno,
sarà benedetto per sempre.
Abbonderà il frumento nel paese,
ondeggerà sulle cime dei monti;
il suo frutto fiorirà come il Libano,
la sua messe come l'erba della terra.
Il suo nome duri in eterno,
davanti al sole persista il suo nome.
In lui saranno benedette
tutte le stirpi della terra
e tutti i popoli lo diranno beato.
Benedetto il Signore, Dio di Israele,
egli solo compie prodigi.
E benedetto il suo nome glorioso per sempre,
della sua gloria sia piena tutta la terra.
Amen, amen.
Salmo settantatreesimo
Di Asaf.
Quanto è buono Dio con i giusti,
con gli uomini dal cuore puro!
Per poco non inciampavano i miei piedi,
per un nulla vacillavano i miei passi,
perché ho invidiato i prepotenti,
vedendo la prosperità dei malvagi.
Non c'è sofferenza per essi,
sano e pasciuto è il loro corpo.
Non conoscono l'affanno dei mortali
e non sono colpiti come gli altri uomini.
Dell'orgoglio si fanno una collana
e la violenza è il loro vestito.
Esce l'iniquità dal loro grasso,
dal loro cuore traboccano pensieri malvagi.
Scherniscono e parlano con malizia,
minacciano dall'alto con prepotenza.
Levano la loro bocca fino al cielo
e la loro lingua percorre la terra.
Perciò seggono in alto,
non li raggiunge la piena delle acque.
Dicono: "Come può saperlo Dio?
C'è forse conoscenza nell'Altissimo?".
Ecco, questi sono gli empi:
sempre tranquilli, ammassano ricchezze.
Invano dunque ho conservato puro il mio cuore
e ho lavato nell'innocenza le mie mani,
poiché sono colpito tutto il giorno,
e la mia pena si rinnova ogni mattina.
Se avessi detto: "Parlerò come
loro",
avrei tradito la generazione dei tuoi figli.
Riflettevo per comprendere:
ma fu arduo agli occhi miei,
finché non entrai nel santuario di Dio
e compresi qual è la loro fine.
Ecco, li poni in luoghi scivolosi,
li fai precipitare in rovina.
Come sono distrutti in un istante,
sono finiti, periscono di spavento!
Come un sogno al risveglio, Signore,
quando sorgi, fai svanire la loro immagine.
Quando si agitava il mio cuore
e nell'intimo mi tormentavo,
io ero stolto e non capivo,
davanti a te stavo come una bestia.
Ma io sono con te sempre:
tu mi hai preso per la mano destra.
Mi guiderai con il tuo consiglio
e poi mi accoglierai nella tua gloria.
Chi altri avrò per me in cielo?
Fuori di te nulla bramo sulla terra.
Vengono meno la mia carne e il mio cuore;
ma la roccia del mio cuore è Dio,
è Dio la mia sorte per sempre.
Ecco, perirà chi da te si allontana,
tu distruggi chiunque ti è infedele.
Il mio bene è stare vicino a Dio:
nel Signore Dio ho posto il mio rifugio,
per narrare tutte le tue opere
presso le porte della città di Sion.
Salmo settantaquattresimo
Di Asaf.
O Dio, perché ci respingi per sempre,
perché divampa la tua ira
contro il gregge del tuo pascolo?
Ricordati del popolo
che ti sei acquistato nei tempi antichi.
Hai riscattato la tribù che è tuo possesso,
il monte Sion, dove hai preso dimora.
Volgi i tuoi passi a queste rovine
eterne:
il nemico ha devastato tutto nel tuo santuario.
Ruggirono i tuoi avversari nel tuo
tempio,
issarono i loro vessilli come insegna.
Come chi vibra in alto la scure
nel folto di una selva,
con l'ascia e con la scure
frantumavano le sue porte.
Hanno dato alle fiamme il tuo
santuario,
hanno profanato e demolito la dimora del tuo nome;
pensavano: "Distruggiamoli tutti";
hanno bruciato tutti i santuari di Dio nel paese.
Non vediamo più le nostre insegne,
non ci sono più profeti
e tra di noi nessuno sa fino a quando...
Fino a quando, o Dio, insulterà
l'avversario,
il nemico continuerà a disprezzare il tuo nome?
Perché ritiri la tua mano
e trattieni in seno la destra?
Eppure Dio è nostro re dai tempi antichi,
ha operato la salvezza nella nostra terra.
Tu con potenza hai diviso il mare,
hai schiacciato la testa dei draghi sulle acque.
Al Leviatàn hai spezzato la testa,
lo hai dato in pasto ai mostri marini.
Fonti e torrenti tu hai fatto scaturire,
hai inaridito fiumi perenni.
Tuo è il giorno e tua è la notte,
la luna e il sole tu li hai creati.
Tu hai fissato i confini della terra,
l'estate e l'inverno tu li hai ordinati.
Ricorda: il nemico ha insultato Dio,
un popolo stolto ha disprezzato il tuo nome.
Non abbandonare alle fiere la vita di chi ti loda,
non dimenticare mai la vita dei tuoi poveri.
Sii fedele alla tua alleanza;
gli angoli della terra sono covi di violenza.
L'umile non torni confuso,
l'afflitto e il povero lodino il tuo nome.
Sorgi, Dio, difendi la tua causa,
ricorda che lo stolto ti insulta tutto il giorno.
Non dimenticare lo strepito dei tuoi nemici;
il tumulto dei tuoi avversari cresce senza fine.
Salmo settantacinquesimo
Di
Asaf.
Noi ti rendiamo grazie, o Dio, ti rendiamo grazie:
invocando il tuo nome, raccontiamo le tue meraviglie.
Nel tempo che avrò stabilito
io giudicherò con rettitudine.
Si scuota la terra con i suoi abitanti,
io tengo salde le sue colonne.
Dico a chi si vanta: "Non
vantatevi".
E agli empi: "Non alzate la testa!".
Non alzate la testa contro il cielo,
non dite insulti a Dio.
Non dall'oriente, non dall'occidente,
non dal deserto, non dalle montagne
ma da Dio viene il giudizio:
è lui che abbatte l'uno e innalza l'altro.
Poiché nella mano del Signore è un
calice
ricolmo di vino drogato.
Egli ne versa:
fino alla feccia ne dovranno sorbire,
ne berranno tutti gli empi della terra.
Io invece esulterò per sempre,
canterò inni al Dio di Giacobbe.
Annienterò tutta l'arroganza degli empi,
allora si alzerà la potenza dei giusti.
|