L'Arca
dell'Alleanza
25
Il Signore disse a Mosè: "Ordina agli
Israeliti che raccolgano per me un'offerta. La raccoglierete da chiunque
sia generoso di cuore. Ed ecco che cosa raccoglierete da
loro come contributo: oro, argento e rame, tessuti di
porpora viola e rossa, di scarlatto, di bisso e di pelo di capra, pelle
di montone tinta di rosso, pelle di tasso e legno di acacia, olio
per il candelabro, balsami per unguenti e per l'incenso aromatico, pietre
di ònice e pietre da incastonare nell'efod e nel pettorale. Essi
mi faranno un santuario e io abiterò in mezzo a loro. Eseguirete
ogni cosa secondo quanto ti mostrerò, secondo il modello della Dimora e
il modello di tutti i suoi arredi.
Faranno dunque un'arca di legno di acacia: avrà due
cubiti e mezzo di lunghezza, un cubito e mezzo di larghezza, un cubito e
mezzo di altezza. La rivestirai d'oro puro: dentro e fuori
la rivestirai e le farai intorno un bordo d'oro. Fonderai
per essa quattro anelli d'oro e li fisserai ai suoi quattro piedi: due
anelli su di un lato e due anelli sull'altro. Farai stanghe
di legno di acacia e le rivestirai d'oro. Introdurrai le
stanghe negli anelli sui due lati dell'arca per trasportare l'arca con
esse. Le stanghe dovranno rimanere negli anelli dell'arca:
non verranno tolte di lì. Nell'arca collocherai la
Testimonianza che io ti darò.
Farai il coperchio, o propiziatorio, d'oro puro; avrà
due cubiti e mezzo di lunghezza e un cubito e mezzo di larghezza. Farai
due cherubini d'oro: li farai lavorati a martello sulle due estremità
del coperchio. Fa' un cherubino ad una estremità e un
cherubino all'altra estremità. Farete i cherubini tutti di un pezzo con
il coperchio alle sue due estremità. I cherubini avranno
le due ali stese di sopra, proteggendo con le ali il coperchio; saranno
rivolti l'uno verso l'altro e le facce dei cherubini saranno rivolte
verso il coperchio. Porrai il coperchio sulla parte
superiore dell'arca e collocherai nell'arca la Testimonianza che io ti
darò.
Io ti darò convegno appunto in quel luogo: parlerò con
te da sopra il propiziatorio, in mezzo ai due cherubini che saranno
sull'arca della Testimonianza, ti darò i miei ordini riguardo agli
Israeliti.
Farai una tavola di legno di acacia: avrà due cubiti di
lunghezza, un cubito di larghezza, un cubito e mezzo di altezza. La
rivestirai d'oro puro e le farai intorno un bordo d'oro. Le
farai attorno una cornice di un palmo e farai un bordo d'oro per la
cornice. Le farai quattro anelli d'oro e li fisserai ai
quattro angoli che costituiranno i suoi quattro piedi. Gli
anelli saranno contigui alla cornice e serviranno a inserire le stanghe
destinate a trasportare la tavola. Farai le stanghe di
legno di acacia e le rivestirai d'oro; con esse si trasporterà la
tavola. Farai anche i suoi accessori, piatti, coppe, anfore
e tazze per le libazioni: li farai d'oro puro. Sulla tavola
collocherai i pani dell'offerta: saranno sempre alla mia presenza.
Farai anche un candelabro d'oro puro. Il candelabro
sarà lavorato a martello, il suo fusto e i suoi bracci; i suoi calici,
i suoi bulbi e le sue corolle saranno tutti di un pezzo.
Sei bracci usciranno dai suoi lati: tre bracci del
candelabro da un lato e tre bracci del candelabro dall'altro lato.
Vi saranno su di un braccio tre calici in forma di fiore
di mandorlo, con bulbo e corolla e così anche sull'altro braccio tre
calici in forma di fiore di mandorlo, con bulbo e corolla. Così sarà
per i sei bracci che usciranno dal candelabro. Il fusto del
candelabro avrà quattro calici in forma di fiore di mandorlo, con i
loro bulbi e le loro corolle: un bulbo sotto i due bracci
che si dipartano da esso e un bulbo sotto gli altri due bracci e un
bulbo sotto i due altri bracci che si dipartano da esso; così per tutti
i sei bracci che escono dal candelabro. I bulbi e i
relativi bracci saranno tutti di un pezzo: il tutto sarà formato da una
sola massa d'oro puro lavorata a martello.
Farai le sue sette lampade: vi si collocheranno sopra in
modo da illuminare lo spazio davanti ad esso. I suoi
smoccolatoi e i suoi portacenere saranno d'oro puro. Lo si
farà con un talento di oro puro, esso con tutti i suoi accessori. Guarda ed eseguisci secondo il modello che ti è stato
mostrato sul monte.
26
Quanto alla Dimora, la farai con dieci teli di bisso
ritorto, di porpora viola, di porpora rossa e di scarlatto. Vi farai
figure di cherubini, lavoro d'artista. Lunghezza di un telo:
ventotto cubiti; larghezza: quattro cubiti per un telo; la stessa
dimensione per tutti i teli. Cinque teli saranno uniti l'uno
all'altro e anche gli altri cinque saranno uniti l'uno all'altro. Farai
cordoni di porpora viola sull'orlo del primo telo all'estremità della
sutura; così farai sull'orlo del telo estremo nella seconda sutura. Farai
cinquanta cordoni al primo telo e farai cinquanta cordoni all'estremità
della seconda sutura: i cordoni corrisponderanno l'uno all'altro. Farai
cinquanta fibbie d'oro e unirai i teli l'uno all'altro mediante le
fibbie, così il tutto formerà una sola Dimora. Farai poi
teli di pelo di capra per costituire la tenda al di sopra della Dimora.
Ne farai undici teli. Lunghezza di un telo: trenta cubiti;
larghezza: quattro cubiti per un telo. La stessa dimensione per gli
undici teli. Unirai insieme cinque teli a parte e sei teli a
parte. Piegherai indietro il sesto telo raddoppiandolo sulla parte
anteriore della tenda. Farai cinquanta cordoni sull'orlo
del primo telo, che è all'estremità della sutura, e cinquanta cordoni
sull'orlo del telo della seconda sutura. Farai cinquanta
fibbie di rame, introdurrai le fibbie nei cordoni e unirai insieme la
tenda; così essa formerà un tutto unico. La parte che
pende in eccedenza nei teli della tenda, la metà cioè di un telo che
sopravanza, penderà sulla parte posteriore della Dimora. Il
cubito in eccedenza da una parte, come il cubito in eccedenza dall'altra
parte, nel senso della lunghezza dei teli della tenda, ricadranno sui
due lati della Dimora per coprirla da una parte e dall'altra. Farai
poi per la tenda una copertura di pelli di montone tinte di rosso e al
di sopra una copertura di pelli di tasso.
Poi farai per la Dimora le assi di legno di acacia, da
porsi verticali. Dieci cubiti la lunghezza di un'asse e un
cubito e mezzo la larghezza. Ogni asse avrà due sostegni,
congiunti l'uno all'altro da un rinforzo. Così farai per tutte le assi
della Dimora. Farai dunque le assi per la Dimora: venti
assi sul lato verso il mezzogiorno, a sud. Farai anche
quaranta basi d'argento sotto le venti assi, due basi sotto un'asse, per
i suoi due sostegni e due basi sotto l'altra asse per i suoi sostegni. Per
il secondo lato della Dimora, verso il settentrione, venti assi, come
anche le loro quaranta basi d'argento, due basi sotto un'asse e due basi
sotto l'altra asse. Per la parte posteriore della Dimora,
verso occidente, farai sei assi. Farai inoltre due assi per
gli angoli della Dimora sulla parte posteriore. Esse
saranno formate ciascuna da due pezzi uguali abbinati e perfettamente
congiunti dal basso fino alla cima, all'altezza del primo anello. Così
sarà per ambedue: esse formeranno i due angoli. Vi saranno
dunque otto assi con le loro basi d'argento: sedici basi, due basi sotto
un'asse e due basi sotto l'altra asse. Farai inoltre
traverse di legno di acacia: cinque per le assi di un lato della Dimora e
cinque traverse per le assi dell'altro lato della Dimora e cinque
traverse per le assi della parte posteriore, verso occidente. La
traversa mediana, a mezza altezza delle assi, le attraverserà da una
estremità all'altra. Rivestirai d'oro le assi, farai in
oro i loro anelli, che serviranno per inserire le traverse, e rivestirai
d'oro anche le traverse. Costruirai la Dimora nel modo che
ti è stato mostrato sul monte.
Farai il velo di porpora viola, di porpora rossa, di
scarlatto e di bisso ritorto. Lo si farà con figure di cherubini,
lavoro di disegnatore. Lo appenderai a quattro colonne di
acacia, rivestite d'oro, con uncini d'oro e poggiate su quattro basi
d'argento.
Collocherai il velo sotto le fibbie e là, nell'interno
oltre il velo, introdurrai l'arca della Testimonianza. Il velo sarà per
voi la separazione tra il Santo e il Santo dei santi. Porrai
il coperchio sull'arca della Testimonianza nel Santo dei santi. Collocherai la tavola fuori del velo e il candelabro di fronte alla
tavola sul lato meridionale della Dimora; collocherai la tavola sul lato
settentrionale. Poi farai una cortina all'ingresso della tenda, di
porpora viola e di porpora rossa, di scarlatto e di bisso ritorto,
lavoro di ricamatore. Farai per la cortina cinque colonne di acacia e le
rivestirai d'oro. I loro uncini saranno d'oro e fonderai per esse cinque
basi di rame.
27
Farai l'altare di legno di acacia: avrà cinque cubiti di
lunghezza e cinque cubiti di larghezza. L'altare sarà quadrato e avrà l'altezza
di tre cubiti. Farai ai suoi quattro angoli quattro corni e saranno tutti di un
pezzo. Lo rivestirai di rame. Farai i suoi recipienti per raccogliere le ceneri,
le sue pale, i suoi vasi per la aspersione, le sue forchette e i suoi bracieri.
Farai di rame tutti questi accessori. Farai per esso una graticola di rame alle
sue quattro estremità. La porrai sotto la cornice dell'altare, in basso: la rete
arriverà a metà dell'altezza dell'altare. Farai anche stanghe per l'altare:
saranno stanghe di legno di acacia e le rivestirai di rame. Si introdurranno
queste stanghe negli anelli e le stanghe saranno sui due lati dell'altare quando
lo si trasporta. Lo farai di tavole, vuoto nell'interno: lo si farà come ti fu
mostrato sul monte.
Farai poi il recinto della Dimora. Sul lato meridionale, verso sud, il recinto
avrà tendaggi di bisso ritorto, per la lunghezza di cento cubiti sullo stesso
lato. Vi saranno venti colonne con venti basi di rame. Gli uncini delle colonne
e le loro aste trasversali saranno d'argento. Allo stesso modo sul lato rivolto
a settentrione: tendaggi per cento cubiti di lunghezza, le relative venti
colonne con le venti basi di rame, gli uncini delle colonne e le aste
trasversali d'argento. La larghezza del recinto verso occidente avrà cinquanta
cubiti di tendaggi, con le relative dieci colonne e le dieci basi. La larghezza
del recinto sul lato orientale verso levante sarà di cinquanta cubiti: quindici
cubiti di tendaggi con le relative tre colonne e le tre basi alla prima ala;
all'altra ala quindici cubiti di tendaggi, con le tre colonne e le tre basi.
Alla porta del recinto vi sarà una cortina di venti cubiti, lavoro di
ricamatore, di porpora viola, porpora rossa, scarlatto e bisso ritorto, con le
relative quattro colonne e le quattro basi. Tutte le colonne intorno al recinto
saranno fornite di aste trasversali d'argento: i loro uncini saranno d'argento e
le loro basi di rame. La lunghezza del recinto sarà di cento cubiti, la
larghezza di cinquanta, l'altezza di cinque cubiti; di bisso ritorto, con le
basi di rame. Tutti gli arredi della Dimora per tutti i suoi servizi e tutti i
picchetti come anche i picchetti del recinto saranno di rame.
Tu ordinerai agli Israeliti che ti procurino olio puro di olive schiacciate per
il candelabro, per tener sempre accesa una lampada. Nella tenda del convegno, al
di fuori del velo che sta davanti alla Testimonianza, Aronne e i suoi figli la
prepareranno, perché dalla sera alla mattina essa sia davanti al Signore: rito
perenne presso gli Israeliti di generazione in generazione.
28
Tu fa' avvicinare a te tra gli Israeliti, Aronne
tuo fratello e i suoi figli con lui, perché siano miei sacerdoti; Aronne
e Nadab, Abiu, Eleazaro, Itamar, figli di Aronne.
Farai per Aronne, tuo fratello, abiti sacri, che esprimano gloria e
maestà. Tu parlerai a tutti gli artigiani più esperti, ai quali io ho
dato uno spirito di saggezza, ed essi faranno gli abiti di Aronne per la
sua consacrazione e per l'esercizio del sacerdozio in mio onore. Ed ecco
gli abiti che faranno: il pettorale e l'efod, il manto, la tunica
damascata, il turbante e la cintura. Faranno vesti sacre per Aronne tuo
fratello e per i suoi figli, perché esercitino il sacerdozio in mio
onore. Essi dovranno usare oro, porpora viola e porpora rossa, scarlatto
e bisso.
Faranno l'efod con oro, porpora viola e porpora rossa, scarlatto e bisso
ritorto, artisticamente lavorati. Avrà due spalline attaccate alle due
estremità e in tal modo formerà un pezzo ben unito. La cintura per
fissarlo e che sta sopra di esso sarà della stessa fattura e sarà d'un
sol pezzo: sarà intessuta d'oro, di porpora viola e porpora rossa,
scarlatto e bisso ritorto. Prenderai due pietre di ònice e inciderai su
di esse i nomi degli Israeliti: sei dei loro nomi sulla prima pietra e
gli altri sei nomi sulla seconda pietra, in ordine di nascita. Inciderai
le due pietre con i nomi degli Israeliti, seguendo l'arte
dell'intagliatore di pietre per l'incisione di un sigillo; le inserirai
in castoni d'oro. Fisserai le due pietre sulle spalline dell'efod, come
pietre che ricordino presso di me gli Israeliti; così Aronne porterà i
loro nomi sulle sue spalle davanti al Signore, come un memoriale. Farai
anche i castoni d'oro e due catene d'oro in forma di cordoni, con un
lavoro d'intreccio; poi fisserai le catene a intreccio sui castoni.
Farai il pettorale del giudizio, artisticamente lavorato, di fattura
uguale a quella dell'efod: con oro, porpora viola, porpora rossa,
scarlatto e bisso ritorto. Sarà quadrato, doppio; avrà una spanna di
lunghezza e una spanna di larghezza. Lo coprirai con una incastonatura
di pietre preziose, disposte in quattro file. Una fila: una cornalina,
un topazio e uno smeraldo: così la prima fila. La seconda fila: un
turchese, uno zaffìro e un berillo. La terza fila: un giacinto, un'àgata
e un'ametista. La quarta fila: un crisòlito, un ònice e un diaspro.
Saranno inserite nell'oro mediante i loro castoni. Le pietre
corrisponderanno ai nomi degli Israeliti: dodici, secondo i loro nomi, e
saranno incise come sigilli, ciascuna con il nome corrispondente,
secondo le dodici tribù. Poi farai sul pettorale catene in forma di
cordoni, lavoro d'intreccio d'oro puro. Farai sul pettorale due anelli
d'oro e metterai i due anelli alle estremità del pettorale. Metterai le
due catene d'oro sui due anelli alle estremità del pettorale. Quanto
alle due altre estremità delle catene, le fisserai sui due castoni e le
farai passare sulle due spalline dell'efod nella parte anteriore. Farai
due anelli d'oro e li metterai sulle due estremità del pettorale sul suo
bordo che è dalla parte dell'efod, verso l'interno.
Farai due altri
anelli d'oro e li metterai sulle due spalline dell'efod in basso, sul
suo lato anteriore, in vicinanza del punto di attacco, al di sopra della
cintura dell'efod. Si legherà il pettorale con i suoi anelli agli anelli
dell'efod mediante un cordone di porpora viola, perché stia al di sopra
della cintura dell'efod e perché il pettorale non si distacchi
dall'efod. Così Aronne porterà i nomi degli Israeliti sul pettorale del
giudizio, sopra il suo cuore, quando entrerà nel Santo, come memoriale
davanti al Signore per sempre. Unirai al pettorale del giudizio gli urim
e i tummim. Saranno così sopra il cuore di Aronne quando entrerà alla
presenza del Signore: Aronne porterà il giudizio degli Israeliti sopra
il suo cuore alla presenza del Signore per sempre.
Farai il manto dell'efod, tutto di porpora viola con in mezzo una
scollatura per la testa; il bordo attorno alla scollatura sarà un lavoro
di tessitore come la scollatura di una corazza, che non si lacera. Farai
sul suo lembo melagrane di porpora viola, di porpora rossa e di
scarlatto, intorno al suo lembo, e in mezzo porrai sonagli d'oro: un
sonaglio d'oro e una melagrana, un sonaglio d'oro e una melagrana
intorno all'orlo del manto. Esso rivestirà Aronne nelle funzioni
sacerdotali e se ne sentirà il suono quando egli entrerà nel Santo alla
presenza del Signore e quando ne uscirà; così non morirà.
Farai una lamina d'oro puro e vi inciderai, come su di un sigillo:
"Sacro al Signore". L'attaccherai con un cordone di porpora viola al
turbante, sulla parte anteriore. Starà sulla fronte di Aronne; Aronne
porterà il carico delle colpe che potranno commettere gli Israeliti, in
occasione delle offerte sacre da loro presentate. Aronne la porterà
sempre sulla sua fronte, per attirare su di essi il favore del Signore.
Tesserai la tunica di bisso. Farai un turbante di bisso e una cintura,
lavoro di ricamo.
Per i figli di Aronne farai tuniche e cinture. Per essi farai anche
berretti a gloria e decoro. Farai indossare queste vesti ad Aronne, tuo
fratello, e ai suoi figli. Poi li ungerai, darai loro l'investitura e li
consacrerai, perché esercitino il sacerdozio in mio onore. Farai loro
inoltre calzoni di lino, per coprire la loro nudità; dovranno arrivare
dai fianchi fino alle cosce. Aronne e i suoi figli li indosseranno
quando entreranno nella tenda del convegno o quando si avvicineranno
all'altare per officiare nel santuario, perché non incorrano in una
colpa che li farebbe morire. È una prescrizione rituale perenne per lui
e per i suoi discendenti.
L'idolo
d'oro
32
Il popolo,
visto che Mosè tardava a ridiscendere dalla
montagna, si affollò intorno ad Aronne e gli disse: "Facci un dio
che cammini davanti a noi, perché a quel Mosè, l'uomo che ci ha
fatti uscire dal paese d'Egitto, non sappiamo che cosa sia successo". Aronne rispose loro: "Prendete i
pendenti d'oro che hanno agli orecchi le vostre mogli e le vostre figlie
e portateli qui". Tutto il popolo tolse i pendenti che
ciascuno aveva agli orecchi e li portò ad Aronne. Egli li
ricevette dalle loro mani e li fece fondere in una forma e ne ottenne un
vitello di metallo fuso. Allora dissero: "Ecco il tuo Dio, o
Israele, colui che ti ha fatto uscire dal paese d'Egitto!". Ciò
vedendo, Aronne costruì un altare davanti al vitello e proclamò:
"Domani sarà festa in onore del Signore". Il
giorno dopo si alzarono presto, offrirono olocausti e presentarono
sacrifici di comunione. Il popolo sedette per mangiare e bere, poi si
alzò per darsi al divertimento.
Allora il Signore disse a Mosè: "Va', scendi,
perché il tuo popolo, che tu hai fatto uscire dal paese d'Egitto, si è
pervertito. Non hanno tardato ad allontanarsi dalla via che
io avevo loro indicata! Si son fatti un vitello di metallo fuso, poi gli
si sono prostrati dinanzi, gli hanno offerto sacrifici e hanno detto:
Ecco il tuo Dio, Israele; colui che ti ha fatto uscire dal paese di
Egitto".
Il Signore disse inoltre a Mosè: "Ho osservato
questo popolo e ho visto che è un popolo dalla dura cervice. Ora
lascia che la mia ira si accenda contro di loro e li distrugga. Di te
invece farò una grande nazione".
Mosè allora supplicò il Signore, suo Dio, e disse:
"Perché, Signore, divamperà la tua ira contro il tuo popolo, che
tu hai fatto uscire dal paese d'Egitto con grande forza e con mano
potente? Perché dovranno dire gli Egiziani: Con malizia li
ha fatti uscire, per farli perire tra le montagne e farli sparire dalla
terra? Desisti dall'ardore della tua ira e abbandona il proposito di
fare del male al tuo popolo. Ricòrdati di Abramo, di
Isacco, di Israele, tuoi servi, ai quali hai giurato per te stesso e hai
detto: Renderò la vostra posterità numerosa come le stelle del cielo e
tutto questo paese, di cui ho parlato, lo darò ai tuoi discendenti, che
lo possederanno per sempre".
Il Signore abbandonò il proposito di nuocere al suo
popolo.
Mosè ritornò e scese dalla montagna con in mano le due
tavole della Testimonianza, tavole scritte sui due lati, da una parte e
dall'altra. Le tavole erano opera di Dio, la scrittura era
scrittura di Dio, scolpita sulle tavole.
Giosuè sentì il rumore del popolo che urlava e disse a
Mosè: " Nell'accampamento c'è rumore di battaglia". Ma
rispose Mosè:
"Non è il grido di chi canta: Vittoria!
Non è il grido di chi canta: Disfatta!
Il grido di chi canta a due cori io sento".
Quando si fu avvicinato all'accampamento, vide il
vitello e le danze. Allora si accese l'ira di Mosè: egli scagliò dalle
mani le tavole e le spezzò ai piedi della montagna. Poi
afferrò il vitello che quelli avevano fatto, lo bruciò nel fuoco, lo
frantumò fino a ridurlo in polvere, ne sparse la polvere nell'acqua e
la fece trangugiare agli Israeliti.
Mosè disse ad Aronne: "Che ti ha fatto questo
popolo, perché tu l'abbia gravato di un peccato così grande?". Aronne
rispose: "Non si accenda l'ira del mio signore; tu stesso sai che
questo popolo è inclinato al male. Mi dissero: Facci un
dio, che cammini alla nostra testa, perché a quel Mosè, l'uomo che ci
ha fatti uscire dal paese d'Egitto, non sappiamo che cosa sia capitato. Allora
io dissi: Chi ha dell'oro? Essi se lo sono tolto, me lo hanno dato; io
l'ho gettato nel fuoco e ne è uscito questo vitello".
Mosè vide che il popolo non aveva più freno, perché
Aronne gli aveva tolto ogni freno, così da farne il ludibrio dei loro
avversari. Mosè si pose alla porta dell'accampamento e
disse: "Chi sta con il Signore, venga da me!". Gli si
raccolsero intorno tutti i figli di Levi. Gridò loro:
"Dice il Signore, il Dio d'Israele: Ciascuno di voi tenga la spada
al fianco. Passate e ripassate nell'accampamento da una porta all'altra:
uccida ognuno il proprio fratello, ognuno il proprio amico, ognuno il
proprio parente".I figli di Levi agirono secondo il comando di Mosè e in
quel giorno perirono circa tremila uomini del popolo. Allora
Mosè disse: "Ricevete oggi l'investitura dal Signore; ciascuno di
voi è stato contro suo figlio e contro suo fratello, perché oggi Egli
vi accordasse una benedizione".
Il giorno dopo Mosè disse al popolo: "Voi avete
commesso un grande peccato; ora salirò verso il Signore: forse otterrò
il perdono della vostra colpa".Mosè ritornò dal Signore e disse: "Questo popolo
ha commesso un grande peccato: si sono fatti un dio d'oro. Ma
ora, se tu perdonassi il loro peccato... E se no, cancellami dal tuo
libro che hai scritto!". Il Signore disse a Mosè: "Io cancellerò dal mio
libro colui che ha peccato contro di me. Ora va', conduci
il popolo là dove io ti ho detto. Ecco il mio angelo ti precederà; ma
nel giorno della mia visita li punirò per il loro peccato". Il Signore percosse il popolo, perché aveva fatto il
vitello fabbricato da Aronne.
33
Il Signore parlò a Mosè: "Su, esci di qui tu e il popolo che hai fatto uscire
dal paese d'Egitto, verso la terra che ho promesso con giuramento ad Abramo, a
Isacco e a Giacobbe, dicendo: Alla tua discendenza la darò. Manderò davanti a te
un angelo e scaccerò il Cananeo, l'Amorreo, l'Hittita, il Perizzita, l'Eveo e il
Gebuseo. Va' pure verso la terra dove scorre latte e miele... Ma io non verrò in
mezzo a te, per non doverti sterminare lungo il cammino, perché tu sei un popolo
di dura cervice".
Il popolo udì questa triste notizia e tutti fecero lutto: nessuno più indossò i
suoi ornamenti.
Il Signore disse a Mosè: "Riferisci agli Israeliti: Voi siete un popolo di dura
cervice; se per un momento io venissi in mezzo a te, io ti sterminerei. Ora
togliti i tuoi ornamenti e poi saprò che cosa dovrò farti".
Gli Israeliti si spogliarono dei loro ornamenti dal monte Oreb in poi. Mosè a ogni tappa prendeva la tenda e la piantava fuori dell'accampamento, ad
una certa distanza dall'accampamento, e l'aveva chiamata tenda del convegno;
appunto a questa tenda del convegno, posta fuori dell'accampamento, si recava
chiunque volesse consultare il Signore.
Quando Mosè usciva per recarsi alla tenda, tutto il popolo si alzava in piedi,
stando ciascuno all'ingresso della sua tenda: guardavano passare Mosè, finché
fosse entrato nella tenda. Quando Mosè entrava nella tenda, scendeva la colonna
di nube e restava all'ingresso della tenda. Allora il Signore parlava con Mosè.
Tutto il popolo vedeva la colonna di nube, che stava all'ingresso della tenda e
tutti si alzavano e si prostravano ciascuno all'ingresso della propria tenda.
Così il Signore parlava con Mosè faccia a faccia, come un uomo parla con un
altro. Poi questi tornava nell'accampamento, mentre il suo inserviente, il
giovane Giosuè figlio di Nun, non si allontanava dall'interno della tenda.
Mosè disse al Signore: "Vedi, tu mi ordini: Fa' salire questo popolo, ma non mi
hai indicato chi manderai con me; eppure hai detto: Ti ho conosciuto per nome,
anzi hai trovato grazia ai miei occhi. Ora, se davvero ho trovato grazia ai tuoi
occhi, indicami la tua via, così che io ti conosca, e trovi grazia ai tuoi
occhi; considera che questa gente è il tuo popolo".
Rispose: "Io camminerò con voi e ti darò riposo".
Riprese: "Se tu non camminerai
con noi, non farci salire di qui. Come si saprà dunque che ho trovato grazia ai
tuoi occhi, io e il tuo popolo, se non nel fatto che tu cammini con noi? Così
saremo distinti, io e il tuo popolo, da tutti i popoli che sono sulla terra".
Disse il Signore a Mosè: "Anche quanto hai detto io farò, perché hai trovato
grazia ai miei occhi e ti ho conosciuto per nome".
Gli disse: "Mostrami la tua Gloria!".
Rispose: "Farò passare davanti a te tutto il mio splendore e proclamerò il mio
nome: Signore, davanti a te. Farò grazia a chi vorrò far grazia e avrò
misericordia di chi vorrò aver misericordia". Soggiunse: "Ma tu non potrai
vedere il mio volto, perché nessun uomo può vedermi e restare vivo". Aggiunse il
Signore: "Ecco un luogo vicino a me. Tu starai sopra la rupe: quando passerà la
mia Gloria, io ti porrò nella cavità della rupe e ti coprirò con la mano finché
sarò passato. Poi toglierò la mano e vedrai le mie spalle, ma il mio volto non
lo si può vedere".
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