Dal Vangelo secondo Giovanni:

Dette queste cose, Gesù si commosse profondamente e dichiarò: "In verità, in verità vi dico: uno di voi mi tradirà". I discepoli si guardarono gli uni gli altri, non sapendo di chi parlasse. Ora uno dei discepoli, quello che Gesù amava, si trovava a tavola al fianco di Gesù. Simon Pietro gli fece un cenno e gli disse: "Di', chi è colui a cui si riferisce?". Ed egli reclinandosi così sul petto di Gesù, gli disse: "Signore, chi è?". Rispose allora Gesù: "È colui per il quale intingerò un boccone e glielo darò". E intinto il boccone, lo prese e lo diede a Giuda Iscariota, figlio di Simone. E allora, dopo quel boccone, satana entrò in lui. Gesù quindi gli disse: "Quello che devi fare fallo al più presto".

Uno dei personaggi del Vangelo che provoca maggiori interrogativi è Giuda. Indubbiamente il suo è un "ruolo chiave", un anello necessario al compimento della Storia della Salvezza, pur essendo una figura negativa, quella del traditore e del suicida; ma è proprio sulla "necessità" di un Giuda, che nascono le domande: Era un predestinato? Poteva sottrarsi a quel ruolo? E' all'inferno? O potrebbe esser stato perdonato? Domande alle quali è difficile rispondere, ma che hanno una risposta ben precisa.                                   

Sicuramente Giuda non era "predestinato" a interpretare la parte del traditore: ogni uomo nasce spiritualmente libero e resta libero fino alla morte, e non è nemmeno lontanamente ipotizzabile che il Dio d'Amore scegliesse deliberatamente uno dei Suoi figli per quella parte; quindi Giuda ha potuto usare tranquillamente del suo libero arbitrio, quando si è aggregato a Gesù (come tutti gli altri Apostoli e Discepoli, chiamati sì dal Maestro, ma seguaci per volontà propria). E qui sta la "chiave" del personaggio: le motivazioni che lo spinsero a seguire Gesù. Giuda  apparteneva alla setta degli "Zeloti", il braccio armato dei Farisei. Come gli altri Apostoli, aveva riconosciuto in Lui il Messia; ma gli altri ascoltando la Sua parola la compresero;  lui rimase ancorato a quell'idea che voleva il Messia grande guerriero che con la forza e con la spada doveva ricostituire il regno perduto di Israele ed espanderlo fino agli estremi confini della terra; non riuscì a comprendere ciò che il Maestro predicava, e cioè che solo l'Amore può conquistare il mondo. Quando si rese conto che Gesù non incarnava quella figura di conquistatore-vendicatore, non credette più in lui. Cominciò a coltivare un sordo rancore per l'uomo che lo aveva deluso e attese l'occasione per vendicarsi di Lui. Bisogna notare, a questo punto, che la fissazione per "il Messia guerriero" deve averlo reso cieco e sordo... Gesù guariva gli ammalati, resuscitava i morti, moltiplicava pani e pesci... e lui quasi non se ne accorgeva! Anche perché aveva un secondo fine quando si unì al gruppo degli Apostoli: non restava indifferente al fascino del denaro e credeva che seguendo il Messia si sarebbe potuto arricchire: infatti fece presto a farsi assegnare il ruolo di cassiere... Per poter rubare liberamente! Per questi motivi, anche se era libero di farlo, non si sottrasse al suo ruolo... e satana poté entrare in lui. La convinzione più diffusa vuole Giuda all'inferno, per il tradimento e con l'aggravante del suicidio. Bastava anche solo una di queste gravissime colpe. Giuda si suicidò quando comprese cosa aveva fatto: e lo comprese così bene, che continuare a vivere con "quel" rimorso gli apparve impossibile. Forse (sottolineo Forse) il suicidio fu il suo primo atto di amore per Gesù...  Ma fu anche l'atto che non gli si sarebbe potuto perdonare. Anche Pietro aveva tradito, rinnegandolo, Gesù... Ma PIETRO aveva saputo chiedere perdono, era tornato dalla Madre del suo Signore, tra gli altri Apostoli che lo accolsero e lo confortarono... e non rinnegò Gesù neanche quando arrivò il suo turno di salire sulla croce.  GIUDA dimenticò completamente quei fratelli e quella Mamma che lo avevano accolto e AMATO per tre anni... Non pensò minimamente che, se fosse tornato da loro, lo avrebbero perdonato e riabbracciato, CON LO STESSO AMORE, perché questo aveva loro insegnato Gesù! GIUDA non chiese perdono e non visse abbastanza da vedere GESÙ' morire sulla Croce ANCHE PER CHI LO AVEVA TRADITO! Non visse abbastanza da sentire le SUE ultime parole: "PADRE... perdona loro, perché NON SANNO quello che fanno!" Per chi ancora si domanda (o peggio ancora, lo afferma) se Giuda possa essere in qualche modo sfuggito al castigo finale, la cosa migliore da fare, come sempre, è affidarsi al  giudizio di Gesù... nella Sua stupenda preghiera nel Getsemani, disse:"nessuno di loro è andato perduto, tranne il figlio della perdizione, perché si adempisse la Scrittura". Giuda è all'inferno.

(bc 2001-2020)