Parte prima

1

Ogni sapienza viene dal Signore
ed è sempre con lui.


La sabbia del mare, le gocce della pioggia
e i giorni del mondo chi potrà contarli?
L'altezza del cielo, l'estensione della terra,
la profondità dell'abisso chi potrà esplorarle?
Prima di ogni cosa fu creata la sapienza
e la saggia prudenza è da sempre.
A chi fu rivelata la radice della sapienza?
Chi conosce i suoi disegni?
Uno solo è sapiente, molto terribile,
seduto sopra il trono.
Il Signore ha creato la sapienza;
l'ha vista e l'ha misurata,
l'ha diffusa su tutte le sue opere,
su ogni mortale, secondo la sua generosità,
la elargì a quanti lo amano.

Il timore del Signore è gloria e vanto,
gioia e corona di esultanza.
Il timore del Signore allieta il cuore
e dà contentezza, gioia e lunga vita.
Per chi teme il Signore andrà bene alla fine,
sarà benedetto nel giorno della sua morte.
Principio della sapienza è temere il Signore;
essa fu creata con i fedeli nel seno materno.
Tra gli uomini essa ha posto il nido, fondamento
resterà fedelmente con i loro discendenti.
Pienezza della sapienza è temere il Signore;
essa inebria di frutti i propri devoti.
Tutta la loro casa riempirà di cose desiderabili,
i magazzini dei suoi frutti.
Corona della sapienza è il timore del Signore;
fa fiorire la pace e la salute.
Dio ha visto e misurato la sapienza;
ha fatto piovere la scienza e il lume dell'intelligenza;
ha esaltato la gloria di quanti la possiedono.
Radice della sapienza è temere il Signore;
i suoi rami sono lunga vita.

La collera ingiusta non si potrà giustificare,
poiché il traboccare della sua passione sarà la sua rovina.
Il paziente sopporterà per qualche tempo;
alla fine sgorgherà la sua gioia;
per qualche tempo terrà nascoste le parole
e le labbra di molti celebreranno la sua intelligenza.

Fra i tesori della sapienza sono le massime istruttive,
ma per il peccatore la pietà è un abominio.
Se desideri la sapienza, osserva i comandamenti;
allora il Signore te la concederà.
Il timore del Signore è sapienza e istruzione,
si compiace della fiducia e della mansuetudine.
Non essere disobbediente al timore del Signore
e non avvicinarti ad esso con doppiezza di cuore.
Non essere finto davanti agli uomini
e controlla le tue parole.
Non esaltarti per non cadere
e per non attirarti il disonore;
il Signore svelerà i tuoi segreti
e ti umilierà davanti all'assemblea,
perché non hai ricercato il timore del Signore
e il tuo cuore è pieno di inganno.

2

Figlio, se ti presenti per servire il Signore,
prepàrati alla tentazione.
Abbi un cuore retto e sii costante,
non ti smarrire nel tempo della seduzione.
Sta' unito a lui senza separartene,
perché tu sia esaltato nei tuoi ultimi giorni.
Accetta quanto ti capita,
sii paziente nelle vicende dolorose,
perché con il fuoco si prova l'oro,
e gli uomini ben accetti nel crogiuolo del dolore.
Affidati a lui ed egli ti aiuterà;
segui la via diritta e spera in lui.
Quanti temete il Signore, aspettate la sua misericordia;
non deviate per non cadere.
Voi che temete il Signore, confidate in lui;
il vostro salario non verrà meno.
Voi che temete il Signore, sperate i suoi benefici,
la felicità eterna e la misericordia.
Considerate le generazioni passate e riflettete:
chi ha confidato nel Signore ed è rimasto deluso?
O chi ha perseverato nel suo timore e fu abbandonato?
O chi lo ha invocato ed è stato da lui trascurato?
Perché il Signore è clemente e misericordioso,
rimette i peccati e salva al momento della tribolazione.
Guai ai cuori pavidi e alle mani indolenti
e al peccatore che cammina su due strade!
Guai al cuore indolente perché non ha fede;
per questo non sarà protetto.
Guai a voi che avete perduto la pazienza;
che farete quando il Signore verrà a visitarvi?
Coloro che temono il Signore non disobbediscono alle sue parole;
e coloro che lo amano seguono le sue vie.
Coloro che temono il Signore cercano di piacergli;
e coloro che lo amano si saziano della legge.
Coloro che temono il Signore tengono pronti i loro cuori
e umiliano l'anima loro davanti a lui.
Gettiamoci nelle braccia del Signore
e non nelle braccia degli uomini;
poiché, quale è la sua grandezza,
tale è anche la sua misericordia.

3

Figli, ascoltatemi, sono vostro padre;
agite in modo da essere salvati.
Il Signore vuole che il padre sia onorato dai figli,
ha stabilito il diritto della madre sulla prole.
Chi onora il padre espia i peccati;
chi riverisce la madre è come chi accumula tesori.
Chi onora il padre avrà gioia dai propri figli
e sarà esaudito nel giorno della sua preghiera.
Chi riverisce il padre vivrà a lungo;
chi obbedisce al Signore dà consolazione alla madre.
Chi teme il Signore rispetta il padre
e serve come padroni i genitori.
Onora tuo padre a fatti e a parole,
perché scenda su di te la sua benedizione.
La benedizione del padre consolida le case dei figli,
la maledizione della madre ne scalza le fondamenta.
Non vantarti del disonore di tuo padre,
perché il disonore del padre non è gloria per te;
la gloria di un uomo dipende dall'onore del padre,
vergogna per i figli è una madre nel disonore.
Figlio, soccorri tuo padre nella vecchiaia,
non contristarlo durante la sua vita.
Anche se perdesse il senno, compatiscilo
e non disprezzarlo, mentre sei nel pieno vigore.
Poiché la pietà verso il padre non sarà dimenticata,
ti sarà computata a sconto dei peccati.
Nel giorno della tua tribolazione Dio si ricorderà di te;
come fa il calore sulla brina, si scioglieranno i tuoi peccati.
Chi abbandona il padre è come un bestemmiatore,
chi insulta la madre è maledetto dal Signore.

Figlio, nella tua attività sii modesto,
sarai amato dall'uomo gradito a Dio.
Quanto più sei grande, tanto più umìliati;
così troverai grazia davanti al Signore;
perché grande è la potenza del Signore
e dagli umili egli è glorificato.
Non cercare le cose troppo difficili per te,
non indagare le cose per te troppo grandi.
Bada a quello che ti è stato comandato,
poiché tu non devi occuparti delle cose misteriose.
Non sforzarti in ciò che trascende le tue capacità,
poiché ti è stato mostrato
più di quanto comprende un'intelligenza umana.
Molti ha fatto smarrire la loro presunzione,
una misera illusione ha fuorviato i loro pensieri.

Un cuore ostinato alla fine cadrà nel male;
chi ama il pericolo in esso si perderà.
Un cuore ostinato sarà oppresso da affanni,
il peccatore aggiungerà peccato a peccato.
La sventura non guarisce il superbo,
perché la pianta del male si è radicata in lui.
Una mente saggia medita le parabole,
un orecchio attento è quanto desidera il saggio.

L'acqua spegne un fuoco acceso,
l'elemosina espia i peccati.
Chi ricambia il bene provvede all'avvenire,
al momento della sua caduta troverà un sostegno.

4

Figlio, non rifiutare il sostentamento al povero,
non essere insensibile allo sguardo dei bisognosi.
Non rattristare un affamato,
non esasperare un uomo già in difficoltà.
Non turbare un cuore esasperato,
non negare un dono al bisognoso.
Non respingere la supplica di un povero,
non distogliere lo sguardo dall'indigente.
Da chi ti chiede non distogliere lo sguardo,
non offrire a nessuno l'occasione di maledirti,
perché se uno ti maledice con amarezza,
il suo creatore esaudirà la sua preghiera.
Fatti amare dalla comunità,
davanti a un grande abbassa il capo.
Porgi l'orecchio al povero
e rispondigli al saluto con affabilità.
Strappa l'oppresso dal potere dell'oppressore,
non esser pusillanime quando giudichi.
Sii come un padre per gli orfani
e come un marito per la loro madre
e sarai come un figlio dell'Altissimo,
ed egli ti amerà più di tua madre.

 

La sapienza esalta i suoi figli
e si prende cura di quanti la cercano.
Chi la ama ama la vita,
quanti la cercano solleciti saranno ricolmi di gioia.
Chi la possiede erediterà la gloria,
qualunque cosa intraprenda, il Signore lo benedice.
Coloro che la venerano rendono culto al Santo,
e il Signore ama coloro che la amano.
Chi l'ascolta giudica con equità;
chi le presta attenzione vivrà tranquillo.
Chi confida in lei la otterrà in eredità;
i suoi discendenti ne conserveranno il possesso.
Dapprima lo condurrà per luoghi tortuosi,
gli incuterà timore e paura,
lo tormenterà con la sua disciplina,
finché possa fidarsi di lui,
e lo abbia provato con i suoi decreti;
ma poi lo ricondurrà sulla retta via
e gli manifesterà i propri segreti.
Se egli batte una falsa strada, lo lascerà andare
e l'abbandonerà in balìa del suo destino.

Figlio, bada alle circostanze e guàrdati dal male
così non ti vergognerai di te stesso.
C'è una vergogna che porta al peccato
e c'è una vergogna che è onore e grazia.
Non usare riguardi a tuo danno
e non vergognarti a tua rovina.
Non astenerti dal parlare nel momento opportuno,
non nascondere la tua sapienza.
Difatti dalla parola si riconosce la sapienza
e l'istruzione dai detti della lingua.
Non contraddire alla verità,
ma vergògnati della tua ignoranza.
Non arrossire di confessare i tuoi peccati,
non opporti alla corrente di un fiume.
Non sottometterti a un uomo stolto,
e non essere parziale a favore di un potente.
Lotta sino alla morte per la verità
e il Signore Dio combatterà per te.
Non essere arrogante nel tuo linguaggio,
fiacco e indolente invece nelle opere.
Non essere come un leone in casa tua,
sospettoso con i tuoi dipendenti.
La tua mano non sia tesa per prendere
e chiusa invece nel restituire.

5

Non confidare nelle tue ricchezze
e non dire: "Questo mi basta".
Non seguire il tuo istinto e la tua forza,
assecondando le passioni del tuo cuore.
Non dire: "Chi mi dominerà?",
perché il Signore senza dubbio farà giustizia.
Non dire: "Ho peccato, e che cosa mi è successo?",
perché il Signore è paziente.
Non esser troppo sicuro del perdono
tanto da aggiungere peccato a peccato.
Non dire: "La sua misericordia è grande;
mi perdonerà i molti peccati",
perché presso di lui ci sono misericordia e ira,
il suo sdegno si riverserà sui peccatori.
Non aspettare a convertirti al Signore
e non rimandare di giorno in giorno,
poiché improvvisa scoppierà l'ira del Signore
e al tempo del castigo sarai annientato.
Non confidare in ricchezze ingiuste,
perché non ti gioveranno nel giorno della sventura.

Non ventilare il grano a qualsiasi vento
e non camminare su qualsiasi sentiero.
Sii costante nel tuo sentimento,
e unica sia la tua parola.
Sii pronto nell'ascoltare,
lento nel proferire una risposta.
Se conosci una cosa, rispondi al tuo prossimo;
altrimenti mettiti la mano sulla bocca.
Nel parlare ci può essere onore o disonore;
la lingua dell'uomo è la sua rovina.
Non meritare il titolo di calunniatore
e non tendere insidie con la lingua,
poiché la vergogna è per il ladro
e una condanna severa per l'uomo falso.
Non far male né molto né poco,
e da amico non divenire nemico,

6

perché un cattivo nome si attira vergogna e disprezzo;
così accade al peccatore, falso nelle sue parole.
Non ti abbandonare alla tua passione,
perché non ti strazi come un toro furioso;
divorerà le tue foglie e tu perderai i tuoi frutti,
sì da renderti come un legno secco.
Una passione malvagia rovina chi la possiede
e lo fa oggetto di scherno per i nemici.

Una bocca amabile moltiplica gli amici,
un linguaggio gentile attira i saluti.
Siano in molti coloro che vivono in pace con te,
ma i tuoi consiglieri uno su mille.
Se intendi farti un amico, mettilo alla prova;
e non fidarti subito di lui.
C'è infatti chi è amico quando gli fa comodo,
ma non resiste nel giorno della tua sventura.
C'è anche l'amico che si cambia in nemico
e scoprirà a tuo disonore i vostri litigi.
C'è l'amico compagno a tavola,
ma non resiste nel giorno della tua sventura.
Nella tua fortuna sarà come un altro te stesso,
e parlerà liberamente con i tuoi familiari.
Ma se sarai umiliato, si ergerà contro di te
e dalla tua presenza si nasconderà.
Tieniti lontano dai tuoi nemici,
e dai tuoi amici guàrdati.
Un amico fedele è una protezione potente,
chi lo trova, trova un tesoro.
Per un amico fedele, non c'è prezzo,
non c'è peso per il suo valore.
Un amico fedele è un balsamo di vita,
lo troveranno quanti temono il Signore.
Chi teme il Signore è costante nella sua amicizia,
perché come uno è, così sarà il suo amico.

Figlio, sin dalla giovinezza medita la disciplina,
conseguirai la sapienza fino alla canizie.
Accòstati ad essa come chi ara e chi semina
e attendi i suoi ottimi frutti;
poiché faticherai un po' per coltivarla,
ma presto mangerai dei suoi prodotti.
Essa è davvero aspra per gli stolti,
l'uomo senza coraggio non ci resiste;
per lui peserà come una pietra di prova,
non tarderà a gettarla via.
La sapienza infatti è come dice il suo nome,
ma non a molti essa è chiara.
Ascolta, figlio, e accetta il mio parere;
non rigettare il mio consiglio.
Introduci i tuoi piedi nei suoi ceppi,
il collo nella sua catena.
Piega la tua spalla e portala,
non disdegnare i suoi legami.
Avvicìnati ad essa con tutta l'anima
e con tutta la tua forza resta nelle sue vie.
Seguine le orme e cercala, ti si manifesterà;
e una volta raggiunta, non lasciarla.
Alla fine troverai in lei il riposo,
ed essa ti si cambierà in gioia.
I suoi ceppi saranno per te una protezione potente,
le sue catene una veste di gloria.
Un ornamento d'oro ha su di sé,
i suoi legami sono fili di porpora violetta.
Te ne rivestirai come di una veste di gloria,
te ne cingerai come di una corona magnifica.
Se lo vuoi, figlio, diventerai saggio;
applicandoti totalmente, diventerai abile.
Se ti è caro ascoltare, imparerai;
se porgerai l'orecchio, sarai saggio.
Frequenta le riunioni degli anziani;
qualcuno è saggio? Unisciti a lui.
Ascolta volentieri ogni parola divina
e le massime sagge non ti sfuggano.
Se vedi una persona saggia, va' presto da lei;
il tuo piede logori i gradini della sua porta.
Rifletti sui precetti del Signore,
medita sempre sui suoi comandamenti;
egli renderà saldo il tuo cuore,
e il tuo desiderio di sapienza sarà soddisfatto.

7

Non fare il male, perché il male non ti prenda.
Allontànati dall'iniquità ed essa si allontanerà da te.
Figlio, non seminare nei solchi dell'ingiustizia
per non raccoglierne sette volte tanto.
Non domandare al Signore il potere
né al re un posto di onore.
Non farti giusto davanti al Signore
né saggio davanti al re.
Non cercare di divenire giudice,
che poi ti manchi la forza di estirpare l'ingiustizia;
altrimenti temeresti alla presenza del potente
e getteresti una macchia sulla tua dirittura.
Non offendere l'assemblea della città
e non degradarti in mezzo al popolo.
Non ti impigliare due volte nel peccato,
perché neppure di uno resterai impunito.
Non dire: "Egli guarderà all'abbondanza dei miei doni,
e quando farò l'offerta al Dio altissimo
egli l'accetterà".
Non mancar di fiducia nella tua preghiera
e non trascurare di fare elemosina.
Non deridere un uomo dall'animo amareggiato,
poiché c'è chi umilia e innalza.
Non fabbricare menzogne contro tuo fratello
e neppure qualcosa di simile contro l'amico.
Non volere in nessun modo ricorrere alla menzogna,
perché le sue conseguenze non sono buone.
Non parlar troppo nell'assemblea degli anziani
e non ripetere le parole della tua preghiera.
Non disprezzare il lavoro faticoso,
neppure l'agricoltura creata dall'Altissimo.
Non unirti alla moltitudine dei peccatori,
ricòrdati che la collera divina non tarderà.
Umilia profondamente la tua anima,
perché castigo dell'empio sono fuoco e vermi.
Non cambiare un amico per interesse,
né un fratello fedele per l'oro di Ofir.
Non disdegnare una sposa saggia e buona,
poiché la sua bontà val più dell'oro.
Non maltrattare uno schiavo che lavora fedelmente
né un mercenario che dà tutto se stesso.
Ami l'anima tua un servo saggio
e non ricusargli la libertà.

Hai bestiame? Abbine cura;
se ti è utile, resti in tuo possesso.
Hai figli? Educali e sottomettili fin dalla giovinezza.
Hai figlie? Vigila sui loro corpi
e non mostrare loro un volto troppo indulgente.
Accasa una figlia e avrai compiuto un grande affare;
ma sposala a un uomo assennato.
Hai una moglie secondo il tuo cuore? Non ripudiarla;
ma di quella odiata non fidarti.

Onora tuo padre con tutto il cuore
e non dimenticare i dolori di tua madre.
Ricorda che essi ti hanno generato;
che darai loro in cambio di quanto ti hanno dato?

Temi con tutta l'anima il Signore
e riverisci i suoi sacerdoti.
Ama con tutta la forza chi ti ha creato
e non trascurare i suoi ministri.
Temi il Signore e onora il sacerdote,
consegna la sua parte, come ti è stato comandato:
primizie, sacrifici espiatori, offerta delle spalle,
vittima di santificazione e primizie delle cose sante.

Al povero stendi la tua mano,
perché sia perfetta la tua benedizione.
La tua generosità si estenda a ogni vivente
e al morto non negare la tua grazia.
Non evitare coloro che piangono
e con gli afflitti mòstrati afflitto.
Non indugiare a visitare un malato,
perché per questo sarai amato.
In tutte le tue opere ricordati della tua fine
e non cadrai mai nel peccato.

8

Non litigare con un uomo potente
per non cadere poi nelle sue mani.
Non litigare con un uomo ricco,
perché egli non t'opponga il peso del suo danaro,
poiché l'oro ha corrotto molti
e ha fatto deviare il cuore dei re.
Non litigare con un uomo linguacciuto
e non aggiungere legna sul suo fuoco.
Non scherzare con l'ignorante,
perché non siano disprezzati i tuoi antenati.
Non insultare un uomo convertito dal peccato,
ricòrdati che siamo tutti degni di pena.
Non disprezzare un uomo quando è vecchio,
perché anche di noi alcuni invecchieranno.
Non gioire per la morte di qualcuno;
ricòrdati che tutti moriremo.

Non disdegnare i discorsi dei saggi,
medita piuttosto le loro massime,
perché da essi imparerai la dottrina
e potrai essere a servizio dei grandi.
Non trascurare i discorsi dei vecchi,
perché anch'essi hanno imparato dai loro padri;
da essi imparerai l'accorgimento
e come rispondere a tempo opportuno.

Non attizzare le braci del peccatore,
per non bruciare nel fuoco della sua fiamma.
Non ritirarti dalla presenza del violento,
perché egli non ponga un agguato contro di te.
Non imprestare a un uomo più forte di te;
quello che gli hai prestato, consideralo come perduto.
Non garantire oltre la tua possibilità;
se hai garantito, preòccupati di soddisfare.
Non muovere causa a un giudice,
perché giudicheranno in suo favore secondo il suo parere.
Con un avventuriero non metterti in viaggio,
per paura che ti diventi insopportabile;
egli agirà secondo il suo capriccio
e andrai con lui in rovina per la sua insipienza.
Non litigare con un irascibile
e non traversare con lui un luogo solitario,
perché ai suoi occhi il sangue è come nulla,
dove non c'è possibilità di aiuto ti assalirà.
Non consigliarti con lo stolto,
perché non saprà mantenere un segreto.
Davanti a uno straniero non fare nulla di riservato,
perché non sai che cosa ne seguirà.
Con un uomo qualsiasi non aprire il tuo cuore
ed egli non abbia a portar via il tuo bene.

9

Non essere geloso della sposa amata,
per non inculcarle malizia a tuo danno.
Non dare l'anima tua alla tua donna,
sì che essa s'imponga sulla tua forza.
Non incontrarti con una donna cortigiana,
che non abbia a cadere nei suoi lacci.
Non frequentare una cantante,
per non esser preso dalle sue moine.
Non fissare il tuo sguardo su una vergine,
per non essere coinvolto nei suoi castighi.
Non dare l'anima tua alle prostitute,
per non perderci il patrimonio.
Non curiosare nelle vie della città,
non aggirarti nei suoi luoghi solitari.
Distogli l'occhio da una donna bella,
non fissare una bellezza che non ti appartiene.
Per la bellezza di una donna molti sono periti;
per essa l'amore brucia come fuoco.
Non sederti mai accanto a una donna sposata,
non frequentarla per bere insieme con lei
perché il tuo cuore non si innamori di lei
e per la tua passione tu non scivoli nella rovina.

Non abbandonare un vecchio amico,
perché quello recente non è uguale a lui.
Vino nuovo, amico nuovo;
quando sarà invecchiato, lo berrai con piacere.
Non invidiare la gloria del peccatore,
perché non sai quale sarà la sua fine.
Non compiacerti del benessere degli empi,
ricòrdati che non giungeranno agli inferi impuniti.
Tieniti lontano dall'uomo che ha il potere di uccidere
e non sperimenterai il timore della morte.
Se l'avvicini, sta' attento a non sbagliare
perché egli non ti tolga la vita;
sappi che cammini in mezzo ai lacci
e ti muovi sull'orlo delle mura cittadine.
Rispondi come puoi al prossimo
e consìgliati con i saggi.
Conversa con uomini assennati
e ogni tuo colloquio sia sulle leggi dell'Altissimo.
Tuoi commensali siano gli uomini giusti,
il tuo vanto sia nel timore del Signore.
Un lavoro per mano di esperti viene lodato,
ma il capo del popolo è saggio per il parlare.
Un uomo linguacciuto è il terrore della sua città,
chi non sa controllar le parole sarà detestato.

10

Un governatore saggio educa il suo popolo,
l'autorità di un uomo assennato sarà ben ordinata.
Quale il governatore del popolo, tali i suoi ministri;
quale il capo di una città, tali tutti gli abitanti.
Un re senza formazione rovinerà il suo popolo;
una città prospererà per il senno dei capi.
Il governo del mondo è nelle mani del Signore;
egli vi susciterà al momento giusto l'uomo adatto.
Il successo dell'uomo è nelle mani del Signore,
che investirà il magistrato della sua autorità.

Non crucciarti con il tuo prossimo per un torto qualsiasi;
non far nulla in preda all'ira.
Odiosa al Signore e agli uomini è la superbia,
all'uno e agli altri è in abominio l'ingiustizia.
L'impero passa da un popolo a un altro
a causa delle ingiustizie, delle violenze e delle ricchezze.
Perché mai si insuperbisce chi è terra e cenere?
Anche da vivo le sue viscere sono ripugnanti.
La malattia è lunga, il medico se la ride;
chi oggi è re, domani morirà.
Quando l'uomo muore eredita insetti, belve e vermi.
Principio della superbia umana è allontanarsi dal Signore,
tenere il proprio cuore lontano da chi l'ha creato.
Principio della superbia infatti è il peccato;
chi vi si abbandona diffonde intorno a sé l'abominio.
Per questo il Signore rende incredibili i suoi castighi
e lo flagella sino a finirlo.
Il Signore ha abbattuto il trono dei potenti,
al loro posto ha fatto sedere gli umili.
Il Signore ha estirpato le radici delle nazioni,
al loro posto ha piantato gli umili.
Il Signore ha sconvolto le regioni delle nazioni,
e le ha distrutte fin dalle fondamenta della terra.
Le ha estirpate e annientate,
ha fatto scomparire dalla terra il loro ricordo.
Non è fatta per gli uomini la superbia,
né per i nati di donna l'arroganza.

Quale stirpe è onorata? La stirpe dell'uomo.
Quale stirpe è onorata? Coloro che temono il Signore.
Quale stirpe è ignobile? La stirpe dell'uomo.
Quale stirpe è ignobile?
Coloro che trasgrediscono i comandamenti.
Tra i fratelli è onorato il loro capo,
ma coloro che temono il Signore lo sono ai suoi occhi.
Uno ricco, onorato o povero,
ponga il proprio vanto nel timore del Signore.
Non è giusto disprezzare un povero assennato
e non conviene esaltare un uomo peccatore.
Il nobile, il giudice e il potente sono onorati;
ma nessuno di loro è più grande di chi teme il Signore.
Uomini liberi serviranno un servo sapiente;
un uomo intelligente non mormora per questo.

Non fare il saccente nel compiere il tuo lavoro
e non gloriarti al momento del bisogno.
Meglio uno che lavora e abbonda di tutto
che chi va in giro vantandosi e manca di cibo.
Figlio, con modestia glorifica l'anima tua
e rendile onore secondo che merita.
Chi darà ragione a uno che si dà torto da sé?
Chi stimerà uno che si disprezza?
Un povero è onorato per la sua scienza,
un ricco è onorato per la sua ricchezza.
Chi è onorato nella povertà,
quanto più lo sarà nella ricchezza?
Chi è disprezzato nella ricchezza,
quanto più lo sarà nella povertà?

11

La sapienza dell'umile gli farà tenere alta la testa,
gli permetterà di sedere tra i grandi.
Non lodare un uomo per la sua bellezza
e non detestare un uomo per il suo aspetto.
L'ape è piccola tra gli esseri alati,
ma il suo prodotto ha il primato fra i dolci sapori.
Non ti vantare per le vesti che indossi
e non insuperbirti nel giorno della gloria,
poiché stupende sono le opere del Signore,
eppure sono nascoste agli uomini le opere sue.
Molti sovrani sedettero sulla polvere
e uno sconosciuto cinse il loro diadema.
Molti potenti furono umiliati profondamente;
uomini illustri furono consegnati in potere altrui.

Non biasimare prima di avere indagato,
prima rifletti e quindi condanna.
Non rispondere prima di avere ascoltato,
in mezzo ai discorsi non intrometterti.
Per una cosa di cui non hai bisogno non litigare,
non immischiarti nelle liti dei peccatori.
Figlio, la tua attività non abbracci troppe cose;
se esageri, non sarai esente da colpa;
anche se corri, non arriverai
e non riuscirai a scampare con la fuga.
C'è chi lavora, fatica e si affanna:
eppure resta tanto più indietro.

C'è chi è debole e ha bisogno di soccorso,
chi è privo di beni e ricco di miseria:
eppure il Signore lo guarda con benevolenza,
lo solleva dalla sua bassezza
e lo fa stare a testa alta, sì che molti ne sono stupiti.
Bene e male, vita e morte,
povertà e ricchezza, tutto proviene dal Signore.
Sapienza, senno e conoscenza della legge vengono dal Signore;
carità e rettitudine sono dono del Signore.
Errore e tenebre sono per gli empi
e il male resta per i malvagi.
Il dono del Signore è assicurato ai pii
e il suo favore li rende felici per sempre.
C'è chi è ricco a forza di attenzione e di risparmio;
ed ecco la parte della sua ricompensa:
mentre dice: "Ho trovato riposo;
ora mi godrò i miei beni",
non sa quanto tempo ancora trascorrerà;
lascerà tutto ad altri e morirà.
Sta' fermo al tuo impegno e fanne la tua vita,
invecchia compiendo il tuo lavoro.
Non ammirare le opere del peccatore,
confida nel Signore e persevera nella fatica,
perché è facile per il Signore
arricchire un povero all'improvviso.
La benedizione del Signore è la ricompensa del pio;
in un istante Dio farà sbocciare la sua benedizione.
Non dire: "Di che cosa ho bisogno
e di quali beni disporrò d'ora innanzi?".
Non dire: "Ho quanto mi occorre;
che cosa potrà ormai capitarmi di male?".
Nel tempo della prosperità si dimentica la sventura;
nel tempo della sventura non si ricorda la prosperità.
È facile per il Signore nel giorno della morte
rendere all'uomo secondo la sua condotta.
L'infelicità di un'ora fa dimenticare il benessere;
alla morte di un uomo si rivelano le sue opere.
Prima della fine non chiamare nessuno beato;
un uomo si conosce veramente alla fine.

Non portare in casa qualsiasi persona,
perché sono molte le insidie del fraudolento.
Una pernice da richiamo in gabbia, tale il cuore del superbo;
come una spia egli attende la tua caduta.
Cambiando il bene in male tende insidie,
troverà difetti anche nelle cose migliori.
Con una scintilla di fuoco si riempie il braciere,
il peccatore sta in agguato per spargere sangue.
Guàrdati dal malvagio, poiché egli il male prepara,
che non contamini per sempre anche te.
Ospita un estraneo, ti metterà sottosopra ogni cosa
e ti renderà estraneo ai tuoi.

12

Se fai il bene, sappi a chi lo fai;
così avrai una ricompensa per i tuoi benefici.
Fa' il bene al pio e ne avrai il contraccambio,
se non da lui, certo dall'Altissimo.
Nessun beneficio a chi si ostina nel male
né a chi rifiuta di fare l'elemosina.
Dà al pio e non aiutare il peccatore.
Benefica il misero e non dare all'empio,
impedisci che gli diano il pane e tu non dargliene,
perché egli non ne usi per dominarti;
difatti tu riceverai il male in doppia misura
per tutti i benefici che gli avrai fatto.
Poiché anche l'Altissimo odia i peccatori
e farà giustizia degli empi.
Dà al buono e non aiutare il peccatore.

L'amico non si può riconoscere nella prosperità,
ma nell'avversità il nemico non si nasconderà.
Quando uno prospera, i suoi nemici sono nel dolore;
ma quando uno è infelice, anche l'amico se ne separa.
Non fidarti mai del tuo nemico,
poiché, come il metallo s'arrugginisce, così la sua malvagità.
Anche se si abbassa e cammina curvo,
sta' attento e guardati da lui;
compòrtati con lui come chi pulisce uno specchio
e ti accorgerai che la sua ruggine non resiste a lungo.
Non metterlo al tuo fianco,
perché non ti rovesci e si ponga al tuo posto,
non farlo sedere alla tua destra,
perché non ricerchi la tua sedia,
e alla fine tu conosca la verità delle mie parole
e senta rimorso per i miei detti.
Chi avrà pietà di un incantatore morso da un serpente
e di quanti si avvicinano alle belve?
Così capita a chi si associa a un peccatore
e s'imbratta dei suoi misfatti.
Per un momento rimarrà con te,
ma se cadi, egli non reggerà più.
Il nemico ha il dolce sulle labbra,
ma in cuore medita di gettarti in una fossa.
Il nemico avrà lacrime agli occhi,
ma se troverà l'occasione, non si sazierà del tuo sangue.
Se ti capiterà il male, egli sarà là per il primo
e, con il pretesto di aiutarti, ti prenderà per il tallone.
Scuoterà il capo e batterà le mani,
poi bisbigliando a lungo cambierà faccia.

13

Chi maneggia la pece si sporca,
chi frequenta il superbo diviene simile a lui.
Non portare un peso troppo grave,
non associarti ad uno più forte e più ricco di te.
Come una pentola di coccio farà società con una caldaia?
Questa l'urterà e quella andrà in frantumi.
Il ricco commette ingiustizia e per di più grida forte,
il povero riceve ingiustizia e per di più deve scusarsi.
Se puoi essergli utile, approfitterà di te;
se hai bisogno, ti abbandonerà.
Se possiedi, vivrà con te;
ti spoglierà e non ne avrà alcuna pena.
Ha bisogno di te? Ti imbroglierà, ti sorriderà
e ti darà una speranza, ti rivolgerà belle parole
e domanderà: "Di che cosa hai bisogno?".
Ti farà arrossire con i suoi banchetti,
finché non ti avrà spremuto due o tre volte.
Alla fine ti deriderà; poi vedendoti ti eviterà
e scuoterà il capo davanti a te.
Sta' attento a non lasciarti imbrogliare
né umiliare per la tua stoltezza.
Quando un potente ti chiama, allontànati;
egli ti chiamerà sempre di più.
Non essere invadente per non essere respinto,
ma non allontanarti troppo per non essere dimenticato.
Non credere di trattare alla pari con lui
e non fidarti delle sue molte parole;
con la sua molta loquacità ti metterà alla prova
e quasi sorridendo ti esaminerà.
Spietato chi non mantiene le parole,
non ti risparmierà maltrattamenti e catene.
Guardati e sta' attento,
perché cammini insieme alla tua rovina.
Ogni creatura vivente ama il suo simile,
ogni uomo il suo vicino.
Ogni essere si accoppia secondo la sua specie;
l'uomo si associa a chi gli è simile.
Che cosa vi può essere in comune tra il lupo e l'agnello?
Lo stesso accade fra il peccatore e il pio.
Quale pace può esservi fra la iena e il cane?
Quale intesa tra il ricco e il povero?
Sono preda dei leoni gli ònagri nel deserto;
così pascolo dei ricchi sono i poveri.
La condizione umile è in abominio al superbo,
così il povero è in abominio al ricco.
Se il ricco vacilla, è sostenuto dagli amici;
se il povero cade, anche dagli amici è respinto.
Se cade il ricco, molti lo aiutano;
dice cose insulse? Eppure lo si felicita.
Se cade il povero, lo si rimprovera;
se dice cose assennate, non ci si bada.
Parla il ricco, tutti tacciono
ed esaltano fino alle nuvole il suo discorso.
Parla il povero e dicono: "Chi è costui?".
Se inciampa, l'aiutano a cadere.
La ricchezza è buona, se è senza peccato;
la povertà è cattiva a detta dell'empio.
Il cuore dell'uomo cambia il suo volto
o in bene o in male.
Indice di un cuore buono è una faccia gioiosa,
ma la scoperta di proverbi è un lavoro ben faticoso.

14

Beato l'uomo che non ha peccato con le parole
e non è tormentato dal rimorso dei peccati.
Beato chi non ha nulla da rimproverarsi
e chi non ha perduto la sua speranza.

A un uomo gretto non conviene la ricchezza,
a che servono gli averi a un uomo avaro?
Chi accumula a forza di privazioni accumula per altri,
con i suoi beni faran festa gli estranei.
Chi è cattivo con se stesso con chi si mostrerà buono?
Non sa godere delle sue ricchezze.
Nessuno è peggiore di chi tormenta se stesso;
questa è la ricompensa della sua malizia.
Se fa il bene, lo fa per distrazione;
ma alla fine mostrerà la sua malizia.
È malvagio l'uomo dall'occhio invidioso;
volge altrove lo sguardo e disprezza la vita altrui.
L'occhio dell'avaro non si accontenta di una parte,
l'insana cupidigia inaridisce l'anima sua.
Un occhio cattivo è invidioso anche del pane
e sulla sua tavola esso manca.
Figlio, per quanto ti è possibile, tràttati bene
e presenta al Signore le offerte dovute.
Ricòrdati che la morte non tarderà
e il decreto degli inferi non t'è stato rivelato.
Prima di morire fa' del bene all'amico,
secondo le tue possibilità sii con lui generoso.
Non privarti di un giorno felice;
non ti sfugga alcuna parte di un buon desiderio.
Forse non lascerai a un altro le tue sostanze
e le tue fatiche per esser divise fra gli eredi?
Regala e accetta regali, distrai l'anima tua,
perché negli inferi non c'è gioia da ricercare.
Ogni corpo invecchia come un abito,
è una legge da sempre: "Certo si muore!".
Come foglie verdi su un albero frondoso:
le une lascia cadere, altre ne fa spuntare,
lo stesso avviene per le generazioni di carne e di sangue:
le une muoiono, altre ne nascono.
Ogni opera corruttibile scompare;
chi la compie se ne andrà con essa.

Beato l'uomo che medita sulla sapienza
e ragiona con l'intelligenza,
e considera nel cuore le sue vie:
ne penetrerà con la mente i segreti.
La insegue come uno che segue una pista,
si apposta sui suoi sentieri.
Egli spia alle sue finestre
e starà ad ascoltare alla sua porta.
Fa sosta vicino alla sua casa
e fisserà un chiodo nelle sue pareti;
alzerà la propria tenda presso di essa
e si riparerà in un rifugio di benessere;
metterà i propri figli sotto la sua protezione
e sotto i suoi rami soggiornerà;
da essa sarà protetto contro il caldo,
egli abiterà all'ombra della sua gloria.

15

Così agirà chi teme il Signore;
chi è fedele alla legge otterrà anche la sapienza.
Essa gli andrà incontro come una madre,
l'accoglierà come una vergine sposa;
lo nutrirà con il pane dell'intelligenza,
e l'acqua della sapienza gli darà da bere.
Egli si appoggerà su di lei e non vacillerà,
si affiderà a lei e non resterà confuso.
Essa l'innalzerà sopra i suoi compagni
e gli farà aprir bocca in mezzo all'assemblea;
egli troverà contentezza e una corona di gioia
e otterrà fama perenne.
Gli insensati non conseguiranno mai la sapienza,
i peccatori non la contempleranno mai.
Essa sta lontana dalla superbia,
i bugiardi non pensano ad essa.
La sua lode non s'addice alla bocca del peccatore,
perché non gli è stata concessa dal Signore.
La lode infatti va celebrata con sapienza;
è il Signore che la dirigerà.

Non dire: "Mi son ribellato per colpa del Signore",
perché ciò che egli detesta, non devi farlo.
Non dire: "Egli mi ha sviato",
perché egli non ha bisogno di un peccatore.
Il Signore odia ogni abominio,
esso non è voluto da chi teme Dio.
Egli da principio creò l'uomo
e lo lasciò in balìa del suo proprio volere.
Se vuoi, osserverai i comandamenti;
l'essere fedele dipenderà dal tuo buonvolere.
Egli ti ha posto davanti il fuoco e l'acqua;
là dove vuoi stenderai la tua mano.
Davanti agli uomini stanno la vita e la morte;
a ognuno sarà dato ciò che a lui piacerà.
Grande infatti è la sapienza del Signore,
egli è onnipotente e vede tutto.
I suoi occhi su coloro che lo temono,
egli conosce ogni azione degli uomini.
Egli non ha comandato a nessuno di essere empio
e non ha dato a nessuno il permesso di peccare.

16

Non desiderare una moltitudine di figli buoni a nulla,
non gioire per figli empi.
Se aumentano di numero non gioire,
se sono privi del timore del Signore.
Non confidare su una loro vita lunga
e non fondarti sul loro numero,
poiché è preferibile uno a mille
e morir senza figli che averne degli empi.
La città potrà ripopolarsi per opera di un solo assennato,
mentre la stirpe degli iniqui sarà distrutta.
Il mio occhio ha visto molte simili cose;
il mio orecchio ne ha sentite ancora più gravi.
Nell'assemblea dei peccatori un fuoco si accende,
contro un popolo ribelle è divampata l'ira.
Dio non perdonò agli antichi giganti,
che si erano ribellati per la loro forza.
Non risparmiò i concittadini di Lot,
che egli aveva in orrore per la loro superbia.
Non ebbe pietà di nazioni di perdizione,
che si erano esaltate per i loro peccati.
Così trattò i seicentomila uomini
che sono periti per l'ostinazione del loro cuore.
Ci fosse un solo uomo di dura cervice,
sarebbe strano se restasse impunito,
poiché misericordia e ira sono in Dio,
potente quando perdona e quando riversa l'ira.
Tanto grande la sua misericordia,
quanto grande la sua severità;
egli giudicherà l'uomo secondo le sue opere.
Non sfuggirà il peccatore con la sua rapina,
ma neppure la pazienza del pio sarà delusa.
Egli farà posto a tutta la sua generosità;
ciascuno sarà trattato secondo le sue opere.

Non dire: "Mi terrò celato al Signore!
Chi penserà a me lassù?
Non sarò riconosciuto fra un popolo numeroso,
chi sarò io in mezzo a una creazione senza numero?".
Ecco il cielo e il cielo dei cieli,
l'abisso e la terra sussultano quando egli appare.
Anche i monti e le fondamenta della terra
si scuotono di spavento quando egli li guarda.
Ma nessuno riflette su queste cose;
al suo modo di agire chi ci bada?
Anche la bufera che nessuno contempla,
e la maggior parte delle sue opere, sono nel mistero.
"Chi a Dio annunzierà le opere di giustizia?
Ovvero chi le attende? L'alleanza infatti è lontana".
Tali cose pensa chi ha il cuore perverso;
lo stolto, appunto errando, pensa sciocchezze.

Ascoltami, figlio, e impara la scienza;
e sii attento nel tuo cuore alle mie parole.
Manifesterò con esattezza la mia dottrina;
con cura annunzierò la scienza.
Nella creazione del Signore le sue opere sono fin dal principio,
e dalla loro origine ne separò le parti.
Egli ordinò per l'eternità le sue opere,
ne stabilì l'attività per le generazioni future.
Non hanno fame né si stancano,
eppure non interrompono il loro lavoro.
Nessuna di loro urta la sua vicina,
mai disubbidiranno ad un suo comando.
Dopo ciò il Signore riguardò sulla terra
e la riempì dei suoi doni.
Ne ricoprì la superficie con ogni genere di viventi
e ad essa faranno ritorno.

17

Il Signore creò l'uomo dalla terra
e ad essa lo fa tornare di nuovo.
Egli assegnò agli uomini giorni contati e un tempo fissato,
diede loro il dominio di quanto è sulla terra.
Secondo la sua natura li rivestì di forza,
e a sua immagine li formò.
Egli infuse in ogni essere vivente il timore dell'uomo,
perché l'uomo dominasse sulle bestie e sugli uccelli.
Discernimento, lingua, occhi, orecchi e cuore
diede loro perché ragionassero.
Li riempì di dottrina e d'intelligenza,
e indicò loro anche il bene e il male.
Pose lo sguardo nei loro cuori
per mostrar loro la grandezza delle sue opere.
Loderanno il suo santo nome
per narrare la grandezza delle sue opere.
Inoltre pose davanti a loro la scienza
e diede loro in eredità la legge della vita.
Stabilì con loro un'alleanza eterna
e fece loro conoscere i suoi decreti.
I loro occhi contemplarono la grandezza della sua gloria,
i loro orecchi sentirono la magnificenza della sua voce.
Disse loro: "Guardatevi da ogni ingiustizia!"
e diede a ciascuno precetti verso il prossimo.

Le loro vie sono sempre davanti a lui,
non restano nascoste ai suoi occhi.
Su ogni popolo mise un capo,
ma Israele è la porzione del Signore.
Tutte le loro opere sono davanti a lui come il sole,
i suoi occhi osservano sempre la loro condotta.
A lui non sono nascoste le loro ingiustizie,
tutti i loro peccati sono davanti al Signore.
La beneficenza dell'uomo è per lui come un sigillo,
egli serberà la generosità come la propria pupilla.
Alla fine si leverà e renderà loro la ricompensa,
riverserà su di loro il contraccambio.
Ma a chi si pente egli offre il ritorno,
consola quanti vengono meno nella pazienza.

Ritorna al Signore e cessa di peccare,
prega davanti a lui e cessa di offendere.
Fa' ritorno all'Altissimo e volta le spalle all'ingiustizia;
detesta interamente l'iniquità.
Negli inferi infatti chi loderà l'Altissimo,
al posto dei viventi e di quanti gli rendono lode?
Da un morto, che non è più, la riconoscenza si perde,
chi è vivo e sano loda il Signore.
Quanto è grande la misericordia del Signore,
il suo perdono per quanti si convertono a lui!
L'uomo non può avere tutto,
poiché un figlio dell'uomo non è immortale.
Che c'è di più luminoso del sole? Anch'esso scompare.
Così carne e sangue pensano al male.
Esso sorveglia le schiere dell'alto cielo,
ma gli uomini sono tutti terra e cenere.

18

Colui che vive per sempre ha creato l'intero universo.
Il Signore soltanto è riconosciuto giusto.
A nessuno è possibile svelare le sue opere
e chi può indagare le sue grandezze?
La potenza della sua maestà chi potrà misurarla?
Chi riuscirà a narrare le sue misericordie?
Non c'è nulla da togliere e nulla da aggiungere;
non è possibile indagare le meraviglie del Signore.
Quando uno ha finito, allora comincia;
quando si ferma, allora rimane perplesso.

Che è l'uomo? E a che può servire?
Qual è il suo bene e qual è il suo male?
Quanto al numero dei giorni dell'uomo,
cento anni sono già molti.
Come una goccia d'acqua nel mare e un grano di sabbia
così questi pochi anni in un giorno dell'eternità.
Per questo il Signore è paziente con gli uomini
e riversa su di essi la sua misericordia.
Vede e conosce che la loro sorte è misera,
per questo moltiplica il perdono.
La misericordia dell'uomo riguarda il prossimo,
la misericordia del Signore ogni essere vivente.
Egli rimprovera, corregge, ammaestra
e guida come un pastore il suo gregge.
Ha pietà di quanti accettano la dottrina
e di quanti sono zelanti per le sue decisioni.

Figlio, ai benefici non aggiungere il rimprovero,
e a ogni dono parole amare.
La rugiada non mitiga forse il calore?
Così una parola è più pregiata del dono.
Ecco, non vale una parola più di un ricco dono?
L'uomo caritatevole offre l'una e l'altro.
Lo stolto rimprovera senza riguardo,
il dono dell'invidioso fa languire gli occhi.

Prima di parlare, impara;
curati ancor prima di ammalarti.
Prima del giudizio esamina te stesso,
così al momento del verdetto troverai perdono.
Umìliati, prima di cadere malato,
e quando hai peccato, mostra il pentimento.
Nulla ti impedisca di soddisfare a tempo un voto,
non aspettare fino alla morte per sdebitarti.
Prima di fare un voto prepara te stesso,
non fare come un uomo che tenta il Signore.
Pensa all'ira del giorno della morte,
al tempo della vendetta,
quando egli distoglierà lo sguardo da te.
Pensa alla carestia nel tempo dell'abbondanza;
alla povertà e all'indigenza nei giorni di ricchezza.
Dal mattino alla sera il tempo cambia;
e tutto è effimero davanti al Signore.
Un uomo saggio è circospetto in ogni cosa;
nei giorni del peccato si astiene dalla colpa.
Ogni uomo assennato conosce la sapienza
e a colui che l'ha trovata rende omaggio.
Quelli istruiti nel parlare anch'essi diventano saggi,
fanno piovere massime eccellenti.

Non seguire le passioni;
poni un freno ai tuoi desideri.
Se ti concedi la soddisfazione della passione,
essa ti renderà oggetto di scherno ai tuoi nemici.
Non godere una vita di piaceri,
sua conseguenza è una doppia povertà.
Non impoverire scialacquando con denaro preso a prestito,
quando non hai nulla nella borsa.

19

Un operaio ubriacone non arricchirà;
chi disprezza il poco cadrà presto.
Vino e donne traviano anche i saggi,
ancor più temerario è chi frequenta prostitute.
Tarli e vermi lo erediteranno,
il temerario sarà eliminato.

Chi si fida con troppa facilità è di animo leggero,
chi pecca danneggia se stesso.
Chi si compiace del male sarà condannato;
chi odia la loquacità sfugge al male.
Non riferire mai una diceria
e non ne avrai alcun danno;
non parlarne né all'amico né al nemico,
e se puoi farlo senza colpa, non svelar nulla.
Altrimenti chi ti ascolta diffiderà di te
e all'occasione ti avrà in odio.
Hai udito una parola? Muoia con te!
Sta' sicuro, non ti farà scoppiare.
Per una parola lo stolto ha i dolori,
come la partoriente per un bambino.
Una freccia confitta nella carne della coscia:
tale una parola in seno allo stolto.

Interroga l'amico: forse non ha fatto nulla,
e se qualcosa ha fatto, perché non continui più.
Interroga il prossimo: forse non ha detto nulla,
e se qualcosa ha detto, perché non lo ripeta.
Interroga l'amico, perché spesso si tratta di calunnia;
non credere a ogni parola.
C'è chi sdrucciola, ma non di proposito;
e chi non ha peccato con la sua lingua?
Interroga il tuo prossimo, prima di minacciarlo;
fa' intervenire la legge dell'Altissimo.

Tutta la sapienza è timore di Dio
e in ogni sapienza è la pratica della legge.
Non c'è sapienza nella conoscenza del male;
non è mai prudenza il consiglio dei peccatori.
V'è un'abilità che è abominevole,
c'è uno stolto cui manca solo la saggezza.
Meglio uno di scarsa intelligenza ma timorato,
che uno molto intelligente ma trasgressore della legge.
Esiste un'abilità scaltra, ma ingiusta;
c'è chi intriga per prevalere in giudizio.
C'è il malvagio curvo nella sua tristezza,
ma il suo intimo è pieno di inganno;
abbassa il volto e finge di essere sordo,
ma, quando non è osservato, avrà il sopravvento.
E se per mancanza di forza gli è impedito di peccare,
all'occasione propizia farà del male.
Dall'aspetto si conosce l'uomo;
dal volto si conosce l'uomo di senno.
Il vestito di un uomo, la bocca sorridente
e la sua andatura rivelano quello che è.

20

C'è un rimprovero che è fuori tempo,
c'è chi tace ed è prudente.
Quanto è meglio rimproverare che covare l'ira!
Chi si confessa colpevole evita l'umiliazione.
Un eunuco che vuol deflorare una ragazza,
così chi vuol rendere giustizia con la violenza.
C'è chi tace ed è ritenuto saggio,
e c'è chi è odiato per la sua loquacità.
C'è chi tace, perché non sa che cosa rispondere,
e c'è chi tace, perché conosce il momento propizio.
L'uomo saggio sta zitto fino al momento opportuno,
il millantatore e lo stolto lo trascurano.
Chi abbonda nel parlare si renderà abominevole;
chi vuole assolutamente imporsi sarà odiato.

Nelle disgrazie può trovarsi la fortuna per un uomo,
mentre un profitto può essere una perdita.
C'è una generosità, che non ti arreca vantaggi
e c'è chi dall'umiliazione alza la testa.
C'è chi compra molte cose con poco,
e chi le paga sette volte il loro valore.
Il saggio si rende amabile con le sue parole,
le cortesie degli stolti sono sciupate.
Il dono di uno stolto non ti gioverà,
perché i suoi occhi bramano ricevere più di quanto ha dato.
Egli darà poco, ma rinfaccerà molto;
aprirà la sua bocca come un banditore.
Oggi darà un prestito e domani richiederà;
uomo odioso è costui.
Lo stolto dice: "Non ho un amico,
non c'è gratitudine per i miei benefici.
Quelli che mangiano il mio pane sono lingue cattive".
Quanto spesso e quanti si burleranno di lui!

Meglio scivolare sul pavimento che con la lingua;
per questo la caduta dei cattivi giunge rapida.
Un uomo senza grazia è un discorso inopportuno:
è sempre sulla bocca dei maleducati.
Non si accetta una massima dalla bocca dello stolto,
perché non è mai detta a proposito.
C'è chi è impedito di peccare dalla miseria
e durante il riposo non avrà rimorsi.
C'è chi si rovina per rispetto umano
e si rovina per la faccia di uno stolto.
C'è chi per rispetto umano fa promesse a un amico;
in tal modo se lo rende gratuitamente nemico.

Brutta macchia nell'uomo la menzogna,
si trova sempre sulla bocca degli ignoranti.
Meglio un ladro che un mentitore abituale,
ma tutti e due condivideranno la rovina.
L'abitudine del bugiardo è un disonore,
la vergogna lo accompagnerà sempre.

Il saggio si fa onore con i discorsi,
l'uomo prudente piace ai grandi.
Chi lavora la terra accrescerà il raccolto;
chi piace ai grandi si fa perdonare l'ingiustizia.
Regali e doni accecano gli occhi dei saggi,
come bavaglio sulla bocca, soffocano i rimproveri.
Sapienza nascosta e tesoro invisibile:
a che servono l'una e l'altro?
Fa meglio chi nasconde la stoltezza
che colui che nasconde la sapienza.

21

Figlio, hai peccato? Non farlo più
e prega per le colpe passate.
Come alla vista del serpente fuggi il peccato:
se ti avvicini, ti morderà.
Denti di leone sono i suoi denti,
capaci di distruggere vite umane.
Ogni trasgressione è come spada a doppio taglio:
non c'è rimedio per la sua ferita.
Spavento e violenza fanno svanire la ricchezza;
così la casa del superbo sarà devastata.
La preghiera del povero va dalla sua bocca agli orecchi di Dio,
il giudizio di lui verrà a suo favore.
Chi odia il rimprovero segue le orme del peccatore,
ma chi teme il Signore si convertirà di cuore.
Da lontano si riconosce il linguacciuto,
ma l'assennato conosce il suo scivolare.
Chi costruisce la sua casa con ricchezze altrui
è come chi ammucchia pietre per l'inverno.
Mucchio di stoppa è una riunione di iniqui;
la loro fine è una fiammata di fuoco.
La via dei peccatori è appianata e senza pietre;
ma al suo termine c'è il baratro degli inferi.

 

Chi osserva la legge domina il suo istinto,
il risultato del timore del Signore è la sapienza.
Non diventerà educato chi manca di capacità,
ma c'è anche una capacità che aumenta l'amarezza.
La scienza del saggio cresce come una piena;
il suo consiglio è come una sorgente di vita.
L'interno dello stolto è come un vaso rotto,
non potrà contenere alcuna scienza.
Se un assennato ascolta un discorso intelligente,
l'approverà e lo completerà;
se l'ascolta un dissoluto, se ne dispiace
e lo getta via dietro la schiena.
Il parlare dello stolto è come un fardello nel cammino,
ma sulle labbra dell'intelligente si trova la grazia.
La parola del prudente è ricercata nell'assemblea;
si rifletterà seriamente sui suoi discorsi.
Come casa in rovina, così la sapienza per lo stolto;
scienza dell'insensato i discorsi incomprensibili.
Ceppi ai piedi è la disciplina per l'insensato
e come manette nella sua destra.
Lo stolto alza la voce mentre ride;
ma l'uomo saggio sorride appena in silenzio.
Ornamento d'oro è la disciplina per l'assennato;
è come un monile al braccio destro.
Il piede dello stolto si precipita verso una casa;
l'uomo sperimentato si mostrerà rispettoso.
Lo stolto spia dalla porta l'interno della casa;
l'uomo educato se ne starà fuori.
È cattiva educazione d'un uomo origliare alla porta;
l'uomo prudente ne resterebbe confuso.
Le labbra degli stolti ripetono sciocchezze,
le parole dei prudenti sono pesate sulla bilancia.
Sulla bocca degli stolti è il loro cuore,
i saggi invece hanno la bocca nel cuore.
Quando un empio maledice l'avversario, maledice se stesso.
Il maldicente danneggia se stesso
e sarà detestato dal suo ambiente.

22

Il pigro è simile a una pietra imbrattata,
ognuno fischia in suo disprezzo.
Il pigro è simile a una palla di sterco,
chi la raccoglie scuote la mano.

Vergogna per un padre avere un figlio maleducato,
se si tratta di una figlia, è la sua rovina.
Una figlia prudente sarà un tesoro per il marito,
quella disonorevole un dolore per chi l'ha generata.
La sfacciata disonora il padre e il marito,
e dall'uno e dall'altro sarà disprezzata.
Come musica durante il lutto i discorsi fuori tempo,
ma frusta e correzione in ogni tempo sono saggezza.

Incolla cocci chi ammaestra uno stolto,
sveglia un dormiglione dal sonno profondo.
Ragiona con un insonnolito chi ragiona con lo stolto;
alla fine egli dirà: "Che cosa c'è?".
Piangi per un morto, poiché ha perduto la luce;
piangi per uno stolto, poiché ha perduto il senno.
Piangi meno tristemente per un morto, ché ora riposa,
ma la vita dello stolto è peggiore della morte.
Il lutto per un morto, sette giorni;
per uno stolto ed empio tutti i giorni della sua vita.
Con un insensato non prolungare il discorso,
non frequentare l'insipiente;
guardati da lui, per non avere noie
e per non contaminarti al suo contatto.
Allontanati da lui e troverai pace,
non sarai seccato dalla sua insipienza.
Che c'è di più pesante del piombo?
E qual è il suo nome, se non "lo stolto"?
Sabbia, sale, palla di ferro
sono più facili a portare che un insensato.
Una travatura di legno ben connessa in una casa
non si scompagina in un terremoto,
così un cuore deciso dopo matura riflessione
non verrà meno al momento del pericolo.
Un cuore basato su sagge riflessioni
è come un intonaco su un muro rifinito.
Una palizzata posta su un'altura
di fronte al vento non resiste,
così un cuore meschino, basato sulle sue fantasie,
di fronte a qualsiasi timore non resiste.

Chi punge un occhio lo farà lacrimare;
chi punge un cuore ne scopre il sentimento.
Chi scaglia pietre contro uccelli li mette in fuga,
chi offende un amico rompe l'amicizia.
Se hai sguainato la spada contro un amico,
non disperare, può esserci un ritorno.
Se hai aperto la bocca contro un amico,
non temere, può esserci riconciliazione,
tranne il caso di insulto e di arroganza,
di segreti svelati e di un colpo a tradimento;
in questi casi ogni amico scomparirà.
Conquistati la fiducia del prossimo nella sua povertà
per godere con lui nella sua prosperità.
Nel tempo della tribolazione restagli vicino,
per aver parte alla sua eredità.
Prima del fuoco vapore e fumo nel camino,
così prima dello spargimento del sangue le ingiurie.
Non mi vergognerò di proteggere un amico,
non mi nasconderò davanti a lui.
Se mi succederà il male a causa sua,
chiunque lo venga a sapere si guarderà da lui.

Chi porrà una guardia sulla mia bocca,
sulle mie labbra un sigillo prudente,
perché io non cada per colpa loro
e la mia lingua non sia la mia rovina?

23

Signore, padre e padrone della mia vita,
non abbandonarmi al loro volere,
non lasciarmi cadere a causa loro.
Chi applicherà la frusta ai miei pensieri,
al mio cuore la disciplina della sapienza?
Perché non siano risparmiati i miei errori
e i miei peccati non restino impuniti,
perché non si moltiplichino i miei errori
e non aumentino di numero i miei peccati,
io non cada davanti ai miei avversari
e il nemico non gioisca sul mio conto.
Signore, padre e Dio della mia vita,
non mettermi in balìa di sguardi sfrontati
e allontana da me la concupiscenza.
Sensualità e libidine non s'impadroniscano di me;
a desideri vergognosi non mi abbandonare.

Figli, ascoltate l'educazione della bocca,
chi l'osserva non si perderà.
Il peccatore è vittima delle proprie labbra,
il maldicente e il superbo vi trovano inciampo.
Non abituare la bocca al giuramento,
non abituarti a nominare il nome del Santo.
Come uno schiavo interrogato di continuo
non sarà senza lividure,
così chi giura e ha sempre in bocca Dio
non sarà esente da peccato.
Un uomo dai molti giuramenti si riempie di iniquità;
il flagello non si allontanerà dalla sua casa.
Se cade in fallo, il suo peccato è su di lui;
se non ne tiene conto, pecca due volte.
Se giura il falso non sarà giustificato,
la sua casa si riempirà di sventure.

C'è un modo di parlare che si può paragonare alla morte;
non si trovi nella discendenza di Giacobbe.
Dagli uomini pii tutto ciò sia respinto,
così non si rotoleranno nei peccati.
La tua bocca non si abitui a volgarità grossolane,
in esse infatti c'è motivo di peccato.
Ricorda tuo padre e tua madre, quando siedi tra i grandi,
non dimenticarli mai davanti a costoro,
e per abitudine non dire sciocchezze;
potresti desiderare di non essere nato
e maledire il giorno della tua nascita.
Un uomo abituato a discorsi ingiuriosi
non si correggerà in tutta la sua vita.
Due specie di colpe moltiplicano i peccati,
la terza provoca l'ira:
una passione ardente come fuoco acceso
non si calmerà finché non sarà consumata;
un uomo impudico nel suo corpo
non smetterà finché non lo divori il fuoco;
per l'uomo impuro ogni pane è appetitoso,
non si stancherà finché non muoia.
L'uomo infedele al proprio letto
dice fra sé: "Chi mi vede?
Tenebra intorno a me e le mura mi nascondono;
nessuno mi vede, che devo temere?
Dei miei peccati non si ricorderà l'Altissimo".
Il suo timore riguarda solo gli occhi degli uomini;
non sa che gli occhi del Signore
sono miriadi di volte più luminosi del sole;
essi vedono tutte le azioni degli uomini
e penetrano fin nei luoghi più segreti.
Tutte le cose, prima che fossero create, gli erano note;
allo stesso modo anche dopo la creazione.
Quest'uomo sarà punito nelle piazze della città,
sarà preso dove meno se l'aspetta.

Così della donna che abbandona suo marito,
e gli presenta eredi avuti da un estraneo.
Prima di tutto ha disobbedito alle leggi dell'Altissimo,
in secondo luogo ha commesso un torto verso il marito,
in terzo luogo si è macchiata di adulterio
e ha introdotto in casa figli di un estraneo.
Costei sarà trascinata davanti all'assemblea
e si procederà a un'inchiesta sui suoi figli.
I suoi figli non avranno radici,
i suoi rami non porteranno frutto.
Lascerà il suo ricordo in maledizione,
la sua infamia non sarà cancellata.
I superstiti sapranno
che nulla è meglio del timore del Signore,
nulla più dolce dell'osservare i suoi comandamenti.

24

La sapienza loda se stessa,
si vanta in mezzo al suo popolo.
Nell'assemblea dell'Altissimo apre la bocca,
si glorifica davanti alla sua potenza:
"Io sono uscita dalla bocca dell'Altissimo
e ho ricoperto come nube la terra.
Ho posto la mia dimora lassù,
il mio trono era su una colonna di nubi.
Il giro del cielo da sola ho percorso,
ho passeggiato nelle profondità degli abissi.
Sulle onde del mare e su tutta la terra,
su ogni popolo e nazione ho preso dominio.
Fra tutti questi cercai un luogo di riposo,
in quale possedimento stabilirmi.
Allora il creatore dell'universo mi diede un ordine,
il mio creatore mi fece posare la tenda
e mi disse: Fissa la tenda in Giacobbe
e prendi in eredità Israele.
Prima dei secoli, fin dal principio, egli mi creò;
per tutta l'eternità non verrò meno.
Ho officiato nella tenda santa davanti a lui,
e così mi sono stabilita in Sion.
Nella città amata mi ha fatto abitare;
in Gerusalemme è il mio potere.
Ho posto le radici in mezzo a un popolo glorioso,
nella porzione del Signore, sua eredità.
Sono cresciuta come un cedro sul Libano,
come un cipresso sui monti dell'Ermon.
Sono cresciuta come una palma in Engaddi,
come le piante di rose in Gerico,
come un ulivo maestoso nella pianura;
sono cresciuta come un platano.

 

Come cinnamòmo e balsamo ho diffuso profumo;
come mirra scelta ho sparso buon odore;
come gàlbano, ònice e storàce,
come nuvola di incenso nella tenda.
Come un terebinto ho esteso i rami
e i miei rami son rami di maestà e di bellezza.
Io come una vite ho prodotto germogli graziosi
e i miei fiori, frutti di gloria e ricchezza.
Avvicinatevi a me, voi che mi desiderate,
e saziatevi dei miei prodotti.
Poiché il ricordo di me è più dolce del miele,
il possedermi è più dolce del favo di miele.
Quanti si nutrono di me avranno ancora fame
e quanti bevono di me, avranno ancora sete.
Chi mi obbedisce non si vergognerà,
chi compie le mie opere non peccherà".

 

 

Tutto questo è il libro dell'alleanza del Dio altissimo,
la legge che ci ha imposto Mosè,
l'eredità delle assemblee di Giacobbe.
Essa trabocca di sapienza come il Pison
e come il Tigri nella stagione dei frutti nuovi;
fa traboccare l'intelligenza come l'Eufrate
e come il Giordano nei giorni della mietitura;
espande la dottrina come il Nilo,
come il Ghicon nei giorni della vendemmia.
Il primo non ne esaurisce la conoscenza
né l'ultimo la può pienamente indagare.
Il suo pensiero infatti è più vasto del mare
e il suo consiglio più del grande abisso.
Io sono come un canale derivante da un fiume
e come un corso d'acqua sono uscita verso un giardino.
Ho detto: "Innaffierò il mio giardino
e irrigherò la mia aiuola".
Ed ecco il mio canale è diventato un fiume,
il mio fiume è diventato un mare.
Farò ancora splendere la mia dottrina come l'aurora;
la farò brillare molto lontano.
Riverserò ancora l'insegnamento come una profezia,
lo lascerò per le generazioni future.
Vedete, non ho lavorato solo per me,
ma per quanti cercano la dottrina.

25

Di tre cose mi compiaccio e mi faccio bella,
di fronte al Signore e agli uomini:
concordia di fratelli, amicizia tra vicini,
moglie e marito che vivono in piena armonia.
Tre tipi di persone io detesto,
la loro vita è per me un grande orrore:
un povero superbo, un ricco bugiardo,
un vecchio adultero privo di senno.

Nella giovinezza non hai raccolto;
come potresti procurarti qualcosa nella vecchiaia?
Come s'addice il giudicare ai capelli bianchi,
e agli anziani intendersi di consigli!
Come s'addice la sapienza ai vecchi,
il discernimento e il consiglio alle persone eminenti!
Corona dei vecchi è un'esperienza molteplice,
loro vanto il timore del Signore.

Nove situazioni io ritengo felici nel mio cuore,
la decima la dirò con le parole:
un uomo allietato dai figli,
chi vede da vivo la caduta dei suoi nemici;
felice chi vive con una moglie assennata,
colui che non pecca con la sua lingua,
chi non deve servire a uno indegno di lui;

 


fortunato chi ha trovato la prudenza,
chi si rivolge a orecchi attenti;
quanto è grande chi ha trovato la sapienza,
ma nessuno supera chi teme il Signore.
Il timore del Signore è più di ogni cosa;
chi lo possiede a chi potrà esser paragonato?

Qualunque ferita, ma non la ferita del cuore;
qualunque malvagità, ma non la malvagità di una donna;
qualunque sventura, ma non la sventura
causata dagli avversari;
qualunque vendetta, ma non la vendetta dei nemici.
Non c'è veleno peggiore del veleno di un serpente,
non c'è ira peggiore dell'ira di un nemico.
Preferirei abitare con un leone e con un drago
piuttosto che abitare con una donna malvagia.
La malvagità di una donna ne àltera l'aspetto,
ne rende il volto tetro come quello di un orso.
Suo marito siede in mezzo ai suoi vicini
e ascoltandoli geme amaramente.
Ogni malizia è nulla, di fronte alla malizia di una donna,
possa piombarle addosso la sorte del peccatore!
Come una salita sabbiosa per i piedi di un vecchio,
tale la donna linguacciuta per un uomo pacifico.
Non soccombere al fascino di una donna,
per una donna non ardere di passione.
Motivo di sdegno, di rimprovero e di grande disprezzo
è una donna che mantiene il proprio marito.
Animo abbattuto e volto triste
e ferita al cuore è una donna malvagia;
mani inerti e ginocchia infiacchite,
tale colei che non rende felice il proprio marito.
Dalla donna ha avuto inizio il peccato,
per causa sua tutti moriamo.
Non dare all'acqua un'uscita
né libertà di parlare a una donna malvagia.
Se non cammina al cenno della tua mano,
toglila dalla tua presenza.

26

Beato il marito di una donna virtuosa;
il numero dei suoi giorni sarà doppio.
Una brava moglie è la gioia del marito,
questi trascorrerà gli anni in pace.
Una donna virtuosa è una buona sorte,
viene assegnata a chi teme il Signore.
Ricco o povero il cuore di lui ne gioisce,
in ogni tempo il suo volto appare sereno.
Tre cose teme il mio cuore,
per la quarta sono spaventato:
una calunnia diffusa in città, un tumulto di popolo
e una falsa accusa: tutto questo è peggiore della morte;
ma crepacuore e lutto è una donna gelosa di un'altra
e il flagello della sua lingua si lega con tutti.
Giogo di buoi sconnesso è una donna malvagia,
colui che la domina è come chi acchiappa uno scorpione.
Gran motivo di sdegno una donna ubriaca,
non riuscirà a nascondere la vergogna.
La scostumatezza di una donna è nell'eccitazione degli sguardi,
si riconosce dalle sue occhiate.
Fa' buona guardia a una figlia libertina,
perché non ne approfitti, se trova indulgenza.
Guàrdati dal seguire un occhio impudente,
non meravigliarti se ti spinge verso il male.
Come un viandante assetato apre la bocca
e beve qualsiasi acqua a lui vicina,
così essa siede davanti a ogni palo
e apre a qualsiasi freccia la faretra.
La grazia di una donna allieta il marito,
la sua scienza gli rinvigorisce le ossa.
È un dono del Signore una donna silenziosa,
non c'è compenso per una donna educata.
Grazia su grazia è una donna pudica,
non si può valutare il peso di un'anima modesta.
Il sole risplende sulle montagne del Signore,
la bellezza di una donna virtuosa adorna la sua casa.
Lampada che arde sul candelabro santo,
così la bellezza del volto su giusta statura.
Colonne d'oro su base d'argento,
tali sono gambe graziose su solidi piedi.

Due cose mi serrano il cuore,
la terza mi provoca all'ira:
un guerriero che languisca nella miseria,
uomini saggi trattati con disprezzo,
chi passa dalla giustizia al peccato;
il Signore lo tiene pronto per la spada.

A stento un commerciante sarà esente da colpe,
un rivenditore non sarà immune dal peccato.

27

Per amor del denaro molti peccano,
chi cerca di arricchire procede senza scrupoli.
Fra le giunture delle pietre si conficca un piuolo,
tra la compra e la vendita si insinua il peccato.
Se uno non si aggrappa in fretta al timor del Signore,
la sua casa andrà presto in rovina.

Quando si agita un vaglio, restano i rifiuti;
così quando un uomo riflette, gli appaiono i suoi difetti.
La fornace prova gli oggetti del vasaio,
la prova dell'uomo si ha nella sua conversazione.
Il frutto dimostra come è coltivato l'albero,
così la parola rivela il sentimento dell'uomo.
Non lodare un uomo prima che abbia parlato,
poiché questa è la prova degli uomini.

Se cerchi la giustizia, la raggiungerai
e te ne rivestirai come di un manto di gloria.
Gli uccelli sostano presso i loro simili,
la lealtà ritorna a quelli che la praticano.
Il leone sta in agguato della preda,
così il peccato di coloro che praticano l'ingiustizia.
Nel discorso del pio c'è sempre saggezza,
lo stolto muta come la luna.
Tra gli insensati bada al tempo,
tra i saggi fèrmati a lungo.
Il discorso degli stolti è un orrore,
il loro riso fra i bagordi del peccato.
Il linguaggio di chi giura spesso fa rizzare i capelli,
e le loro questioni fan turare gli orecchi.
Uno spargimento di sangue è la rissa dei superbi,
le loro invettive sono un ascolto penoso.

Chi svela i segreti perde la fiducia
e non trova più un amico per il suo cuore.
Ama l'amico e sii a lui fedele,
ma se hai svelato i suoi segreti, non seguirlo più,
perché come chi ha perduto un defunto,
così tu hai perduto l'amicizia del tuo prossimo.
Come un uccello, che ti sei fatto scappare di mano,
così hai lasciato andare il tuo amico e non lo riprenderai.
Non seguirlo, perché ormai è lontano;
è fuggito come una gazzella dal laccio.
Poiché una ferita si può fasciarla
e un'ingiuria si può riparare,
ma chi ha svelato segreti non ha più speranza.

Chi ammicca con l'occhio trama il male,
e nessuno potrà distoglierlo.
Davanti a te il suo parlare è tutto dolce,
ammira i tuoi discorsi,
ma alle tue spalle cambierà il suo parlare
e porrà inciampo alle tue parole.
Io odio molte cose, ma nessuna quanto lui,
anche il Signore lo ha in odio.
Chi scaglia un sasso in alto, se lo scaglia sulla testa,
e un colpo a tradimento ferisce chi lo vibra.
Chi scava una fossa vi cadrà dentro,
chi tende un laccio vi resterà preso.
Il male si riverserà su chi lo fa,
egli non saprà neppure da dove gli venga.
Derisione e insulto per il superbo,
la vendetta, come un leone, lo attende al varco.
Saran presi al laccio quanti gioiscono per la caduta dei pii,
il dolore li consumerà prima della loro morte.

Anche il rancore e l'ira sono un abominio,
il peccatore li possiede.

28

Chi si vendica avrà la vendetta dal Signore
ed egli terrà sempre presenti i suoi peccati.
Perdona l'offesa al tuo prossimo
e allora per la tua preghiera ti saranno rimessi i peccati.
Se qualcuno conserva la collera verso un altro uomo,
come oserà chiedere la guarigione al Signore?
Egli non ha misericordia per l'uomo suo simile,
e osa pregare per i suoi peccati?
Egli, che è soltanto carne, conserva rancore;
chi perdonerà i suoi peccati?
Ricòrdati della tua fine e smetti di odiare,
ricòrdati della corruzione e della morte
e resta fedele ai comandamenti.
Ricòrdati dei comandamenti
e non aver rancore verso il prossimo,
dell'alleanza con l'Altissimo
e non far conto dell'offesa subìta.

Astieniti dalle risse e sarai lontano dal peccato,
perché un uomo passionale attizza una rissa.
Un uomo peccatore semina discordia tra gli amici
e tra persone pacifiche diffonde calunnie.
Secondo la materia del fuoco, esso s'infiamma,
una rissa divampa secondo la sua violenza;
il furore di un uomo è proporzionato alla sua forza,
la sua ira cresce in base alla sua ricchezza.
Una lite concitata accende il fuoco,
una rissa violenta fa versare sangue.
Se soffi su una scintilla, si accende;
se vi sputi sopra, si spegne;
eppure ambedue le cose escono dalla tua bocca.

Maledici il delatore e l'uomo di doppia lingua,
perché fa perire molti che vivono in pace.
Una lingua malèdica ha sconvolto molti,
li ha scacciati di nazione in nazione;
ha demolito forti città e ha rovinato casati potenti.
Una lingua malèdica ha fatto ripudiare donne eccellenti,
privandole del frutto delle loro fatiche.
Chi le presta attenzione non trova pace,
dalla sua dimora scompare la serenità.
Un colpo di frusta produce lividure,
ma un colpo di lingua rompe le ossa.
Molti sono caduti a fil di spada,
ma non quanti sono periti per colpa della lingua.
Beato chi se ne guarda,
chi non è esposto al suo furore,
chi non ha trascinato il suo giogo
e non è stato legato con le sue catene.
Il suo giogo è un giogo di ferro;
le sue catene catene di bronzo.
Spaventosa è la morte che procura,
in confronto è preferibile la tomba.
Essa non ha potere sugli uomini pii,
questi non bruceranno alla sua fiamma.
Quanti abbandonano il Signore in essa cadranno,
fra costoro divamperà senza spegnersi.
Si avventerà contro di loro come un leone
e come una pantera ne farà scempio.
Ecco, recingi pure la tua proprietà con siepe spinosa,
lega in un sacchetto l'argento e l'oro,
ma controlla anche le tue parole pesandole
e chiudi con porte e catenaccio la bocca.
Sta' attento a non sbagliare a causa della lingua,
perché tu non cada davanti a chi ti insidia.